Evangelica testificatio

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Stile di vita

30 Ammettiamolo, figli e figlie in Gesù Cristo: nel momento presente, è difficile trovare uno stile di vita che sia in armonia con questa esigenza.

Troppe sollecitazioni contrarie vi spingono a cercare, anzitutto, un'azione umanamente efficace.

Ma non tocca a voi dare l'esempio di un'austerità gioiosa ed equilibrata, accettando le difficoltà inerenti al lavoro ed ai rapporti sociali e sopportando pazientemente le prove della vita con la sua angosciosa insicurezza, quali rinunzie indispensabili alla vita cristiana?

I religiosi infatti " tendono alla santità per una via più stretta ".

In mezzo a queste pene, grandi o piccole, il vostro fervore interiore vi fa scoprire la croce di Cristo e vi aiuta ad accoglierle con fede ed amore.

31 - Sull'esempio di Cristo

A questa condizione voi darete la testimonianza che il popolo di Dio attende: uomini e donne capaci di accettare l'incognita della povertà, di essere attratti dalla semplicità e dall'umiltà, amanti della pace, immuni da compromessi, decisi all'abnegazione totale, liberi ed insieme obbedienti, spontanei e tenaci, dolci e forti nella certezza della fede: questa grazia vi sarà data da Gesù Cristo in proporzione del dono completo che avrete fatto di voi stessi, senza più riprenderlo.

La storia recente di tanti religiosi e religiose che hanno generosamente sofferto per Cristo in diversi paesi ne è una prova eloquente.

Mentre esprimiamo loro la nostra ammirazione, li additiamo alla imitazione di tutti.

32 - Fortificare l'uomo interiore

Durante questo cammino, un aiuto prezioso vi è offerto dalle forme di vita che l'esperienza, fedele ai carismi dei diversi istituti, ha fatto adottare, e di cui essa ha variato le sintesi e propone incessantemente nuovi sviluppi.

Per quanto diverse siano le modalità, questi mezzi sono sempre ordinati alla formazione dell'uomo interiore.

Ed è la premura di fortificarlo che vi aiuterà a riconoscere, nell'ambito di tante sollecitazioni diverse, le forme di vita più appropriate.

Un eccessivo desiderio di flessibilità e di spontaneità creativa può far tacciare, in effetti, di rigidezza il minimum di regolarità nelle consuetudini, che la vita delle comunità e la maturazione delle persone ordinariamente richiedono.

Slanci disordinati, che si appellano alla carità fraterna o a ciò che si crede mozione dello Spirito, possono condurre le istituzioni anche al loro sfacelo.

33 - Importanza dell'ambiente di vita

Non si dovrebbe, pertanto, sottovalutare - lo sapete per esperienza - l'importanza dell'ambiente di vita sia per l'orientamento abituale di tutto l'essere, così complesso e diviso, nel senso della chiamata divina, sia per l'integrazione spirituale delle sue tendenze.

Il cuore non si lascia spesso prendere da ciò che passa?

Orbene, molti fra voi saranno obbligati a condurre la loro esistenza, almeno in parte, in un mondo che tende a esiliare l'uomo da se stesso e a comprometterne, insieme con la sua unità spirituale, l'unione con Dio.

Bisogna dunque che impariate a trovarlo anche in queste condizioni di esistenza, contrassegnate da ritmi sempre più accelerati, dal frastuono e dalle sollecitazioni delle realtà effimere.

34 - Per ritemprarsi in Dio

Chi non vede tutto l'aiuto che vi offre, per arrivare a questa unione, il contesto fraterno di un'esistenza regolare, con le sue discipline di vita liberamente accettate?

Queste appaiono sempre più necessarie a chiunque " ritorna al suo cuore ", nel senso biblico della parola, che esprime qualcosa di più profondo dei nostri sentimenti, delle nostre idee e dei nostri voleri, ed è penetrato dall'idea dell'infinito, dell'assoluto, del nostro eterno destino.

Nello smarrimento presente, i religiosi debbono essere i testimoni dell'uomo, che l'adesione vitale al proprio fine, cioè al Dio vivente, ha realmente unificato e aperto, mediante l'integrazione di tutte le sue facoltà, la purificazione dei suoi pensieri, la spiritualizzazione dei suoi sensi, la profondità e la perseveranza della sua vita in Dio.

35 - Necessario ritiro dal mondo

Nella misura dunque, in cui voi assolvete funzioni esterne, è necessario che impariate a passare da queste attività alla vita raccolta, nella quale le vostre anime si ritemprano.

Se compirete veramente l'opera di Dio, avvertirete da voi stessi il bisogno di tempi di ritiro, che, insieme con i vostri fratelli e le vostre sorelle in religione, trasformerete in tempi di pienezza.

Date le soverchie occupazioni e le tensioni della vita moderna, conviene dunque attribuire una particolare importanza, in aggiunta al ritmo quotidiano della preghiera, a questi momenti più prolungati di orazione, che siano variamente distribuiti nei diversi periodi, secondo le possibilità e la natura delle vostre vocazioni.

Se poi, secondo le vostre costituzioni, le case, a cui appartenete, praticano largamente l'ospitalità fraterna, starà a voi regolarne la frequenza e lo " stile ", in modo da evitare qualsiasi vana agitazione e facilitare ai vostri ospiti l'intima unione con Dio.

36 - Iniziazione spirituale

Questo è il senso delle osservanze che segnano il ritmo della vostra vita quotidiana.

Lungi dal considerarle sotto l'unico aspetto dell'obbligo di una regola, una coscienza vigile le giudica dai benefici che esse apportano, in quanto assicurano una più grande pienezza spirituale.

Bisogna affermarlo: le osservanze religiose richiedono, molto più che un'istruzione razionale o un'educazione della volontà, una vera iniziazione tendente a cristianizzare l'essere, fin nelle sue profondità, secondo le beatitudini evangeliche.

37 - Dottrina di vita

Il concilio considera " una dottrina collaudata per il raggiungimento della perfezione " come uno dei patrimoni degli istituti ed uno dei benefici più grandi che essi vi devono garantire.

E poiché questa perfezione consiste nel procedere sempre più oltre nell'amore di Dio e dei nostri fratelli, occorre intendere una tale " dottrina " in maniera ben concreta, cioè come una dottrina di vita che deve essere effettivamente vissuta.

Ciò vuol dire che le ricerche, alle quali si applicano gli istituti, non possono consistere soltanto in certi adattamenti da compiere in funzione delle trasformazioni del mondo; devono invece favorire la riscoperta feconda dei mezzi indispensabili per condurre un'esistenza che sia tutta penetrata dall'amore di Dio e degli uomini.

38 - Costruzione dell'uomo nuovo

Si impone, di conseguenza, la necessità, tanto per le comunità quanto per le persone che le costituiscono, di passare dallo stato "psichico" a uno stato che sia veramente " spirituale ".

" L'uomo nuovo ", di cui parla san Paolo, non è forse come la pienezza ecclesiale del Cristo ed insieme la partecipazione di ciascun cristiano a questa pienezza?

Un tale orientamento farà delle vostre famiglie religiose l'ambiente vitale, che svilupperà il germe di vita divina, innestato dal battesimo in ciascuno di voi ed al quale la vostra consacrazione, integralmente vissuta, consentirà di produrre i suoi frutti con la più grande abbondanza.

39 - Semplicità accogliente della vita comunitaria

Pur se imperfetti, come ogni cristiano, voi intendete tuttavia creare un ambiente atto a favorire il progresso spirituale di ciascuno dei suoi membri.

Come si può raggiungere questo risultato, se non approfondendo nel Signore i vostri rapporti, anche quelli più ordinari, con ciascuno dei vostri fratelli?

La carità - non dimentichiamolo - deve essere come una operosa speranza di quanto gli altri possono divenire con l'ausilio del nostro sostegno fraterno.

Il segno della sua autenticità si riscontra nella lieta semplicità, con la quale tutti si sforzano di comprendere ciò che sta a cuore a ciascuno.

Se alcuni religiosi danno l'impressione di essersi lasciati spegnere dalla loro vita comunitaria, che avrebbe dovuto invece farli espandere, ciò non avviene forse perché manca, in essa, questa cordialità comprensiva, che alimenta la speranza?

È indubbio che lo spirito di gruppo, i rapporti di amicizia, la collaborazione fraterna in un medesimo apostolato, al pari del sostegno vicendevole in una comunanza di vita, scelta per un migliore servizio del Cristo, siano altrettanti coefficienti preziosi in questo quotidiano cammino.

40 - Piccole comunità

Da tale punto di vista, stanno emergendo alcune tendenze dirette a creare delle comunità più ridotte.

Una specie di reazione spontanea contro l'anonimato delle concentrazioni urbane, la necessità di adattare l'edificio di una comunità all'habitat esiguo delle città moderne ed il bisogno stesso di esser più vicini, per le condizioni di vita, ad una popolazione da evangelizzare, sono tra i motivi che inducono certi istituti a progettare, di preferenza, la fondazione di comunità con un piccolo numero di membri.

Queste possono anche favorire le sviluppo di relazioni più strette tra i religiosi e una reciproca e più fraterna assunzione di responsabilità.

Tuttavia, se un certo schema può effettivamente favorire la nascita di un clima spirituale, sarebbe illusorio credere che esso basti a svilupparlo.

Le piccole comunità, anziché presentare una forma di vita più facile, si rivelano, al contrario, più esigenti per i loro membri.

41 - Grandi comunità

D'altra parte, resta vero che le comunità numerose convengono in maniera particolare a molti religiosi.

Esse possono essere richieste altresì dalla natura di un servizio caritativo, da certi lavori di carattere intellettuale o dall'attuazione della vita contemplativa o monastica: vi regni sempre l'unità perfetta di cuori e di anime, in esatta corrispondenza allo scopo spirituale e soprannaturale, al quale si tende.

Per il resto, a prescindere dalle loro dimensioni, le comunità, piccole o grandi, non potranno aiutare i loro membri se non rimanendo costantemente animate dallo spirito evangelico, alimentate dalla preghiera, dalla mortificazione dell'uomo vecchio, dalle discipline necessarie per la formazione dell'uomo nuovo e dalla fecondità del sacrificio della croce.

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