Catechesi tradendae |
67 Desidero ora richiamare il contesto concreto, in cui operano abitualmente tutti questi catechisti, ritornando ancora in forma più sintetica sui « luoghi » della catechesi, alcuni dei quali sono già stati menzionati nel capitolo VI: parrocchia, famiglia, scuola, movimento.
Se è vero che si può catechizzare in qualsiasi luogo, tengo tuttavia a sottolineare - conformemente al desiderio di moltissimi vescovi - che la comunità parrocchiale deve restare l'animatrice della catechesi ed il suo luogo privilegiato.
Certamente in molti paesi, la parrocchia è stata come scossa dal fenomeno dell'urbanizzazione.
Alcuni hanno forse accettato con eccessiva facilità che essa fosse giudicata sorpassata, se non addirittura destinata a sparire, a tutto vantaggio di piccole comunità più adatte e più efficaci.
Lo si voglia o no, la parrocchia resta un punto capitale di riferimento per il popolo cristiano, ed anche per i non praticanti.
Il realismo ed il buon senso, perciò, consigliano di continuare nella strada che tende a restituire alla parrocchia, dove sia necessario, strutture più adeguate e, soprattutto, un nuovo slancio grazie al crescente inserimento in essa di membri qualificati, responsabili e generosi.
Detto questo, e tenuto conto della necessaria diversità dei luoghi di catechesi, nella parrocchia stessa, nelle famiglie che accolgono fanciulli o adolescenti, nell'insegnamento religioso presso le scuole statali, nelle istituzioni scolastiche cattoliche, nei movimenti di apostolato che riservano speciali tempi alla catechesi, nei centri aperti a tutti i giovani, nei fine-settimana dedicati alla formazione spirituale ecc., è sommamente importante che tutti questi canali catechetici convergano veramente verso la stessa confessione di fede, verso una stessa appartenenza alla chiesa, verso impegni nella società che siano vissuti nello stesso spirito evangelico: « … un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre ». ( Ef 4,5s )
È per questo che ogni parrocchia importante ed ogni raggruppamento di parrocchie più piccole hanno il grave dovere di formare dei responsabili completamente dediti all'animazione catechetica - sacerdoti, religiosi, religiose e laici -, di prevedere l'attrezzatura necessaria per ogni aspetto della catechesi, di moltiplicare e di adattare i luoghi di catechesi nella misura possibile ed utile, di vigilare sulla qualità della formazione religiosa e sull'integrazione dei diversi gruppi nel corpo ecclesiale.
In breve, senza stabilire monopoli né rigide uniformità, la parrocchia resta - come ho detto - il luogo privilegiato della catechesi.
Essa deve ritrovare la propria vocazione, che è quella di essere una casa di famiglia, fraterna ed accogliente, dove i battezzati e i cresimati prendono coscienza di essere popolo di Dio.
Lì il pane della buona dottrina ed il pane dell'eucaristia sono ad essi spezzati in abbondanza nel contesto di un medesimo atto di culto;117 di lì essi sono rinviati quotidianamente alla loro missione apostolica, in tutti i cantieri della vita del mondo.
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117 | Sacrosanctum Concilium 35; Sacrosanctum Concilium 52; Institutio Generalis Missalis Romani, promulgata con decreto della S. Congregazione dei Riti il 6 aprile 1969, n. 33, e ciò che è stato detto sopra, al cap. VI, intorno all'omelia |