Ecclesia in Europa |
42 La Chiesa è consapevole dell'apporto specifico della donna nel servire il Vangelo della speranza.
Le vicende della comunità cristiana attestano come le donne abbiano sempre avuto un posto di rilievo nella testimonianza del Vangelo.
Va ricordato quanto esse hanno fatto, spesso nel silenzio e nel nascondimento, nell'accogliere e nel trasmettere il dono di Dio, sia attraverso la maternità fisica e spirituale, l'opera educativa, la catechesi, la realizzazione di grandi opere di carità, sia attraverso la vita di preghiera e di contemplazione, le esperienze mistiche e la redazione di scritti ricchi di sapienza evangelica.75
Alla luce delle ricchissime testimonianze del passato, la Chiesa esprime la propria fiducia in ciò che le donne possono fare oggi per la crescita della speranza a tutti i livelli.
Vi sono aspetti della società europea contemporanea che costituiscono una sfida per la capacità che le donne hanno di accogliere, condividere e generare nell'amore, con tenacia e gratuità.
Si pensi, ad esempio, alla diffusa mentalità scientifico-tecnica che pone in ombra la dimensione affettiva e la funzione dei sentimenti, alla carenza di gratuità, al timore diffuso di dare la vita a nuove creature, alla difficoltà a porsi in reciprocità con l'altro e ad accogliere chi è diverso da sé.
È in questo contesto che la Chiesa s'attende dalle donne l'apporto vivificante di una nuova ondata di speranza.
43 Perché ciò possa verificarsi, tuttavia, è necessario che, anzitutto nella Chiesa, venga promossa la dignità della donna, poiché identica è la dignità della donna e dell'uomo, ambedue creati a immagine e somiglianza di Dio ( Gen 1,27 ) e ricolmati ciascuno di doni propri e particolari.
È auspicabile, come è stato sottolineato nel Sinodo, che, per favorire la piena partecipazione della donna alla vita e alla missione della Chiesa, le sue doti vengano maggiormente valorizzate, anche mediante l'assunzione delle funzioni ecclesiali riservate dal diritto ai laici.
Va pure adeguatamente valorizzata la missione della donna come sposa e madre e la sua dedizione alla vita familiare.76
La Chiesa non manca di alzare la sua voce per denunciare le ingiustizie e le violenze perpetrate contro le donne, in qualsiasi luogo e circostanza avvengano.
Essa chiede che siano realmente applicate le leggi che proteggono la donna e siano messe in atto misure efficaci contro l'uso umiliante di immagini femminili nella propaganda commerciale e contro il flagello della prostituzione; auspica che il servizio reso dalla madre, allo stesso modo di quello reso dal padre, nella vita domestica sia considerato come contributo al bene comune, anche mediante forme di riconoscimento economico.
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75 | Propositio 30 |
76 | Propositio 30 |