Ecclesia in Europa |
44 La visione dell'Apocalisse ci parla di « un libro a forma di rotolo, scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli », tenuto « nella mano destra di Colui che era assiso sul trono » ( Ap 5,1 ).
Questo testo contiene il piano creatore e salvifico di Dio, il suo progetto dettagliato su tutta la realtà, sulle persone, sulle cose, sugli avvenimenti.
Nessun essere creato, terrestre o celeste, è in grado di « aprire il libro e di leggerlo » ( Ap 5,3 ), ossia di comprenderne il contenuto.
Nella confusione delle vicende umane, nessuno sa dire la direzione e il senso ultimo delle cose.
Solo Gesù Cristo entra in possesso del volume sigillato ( Ap 5,6-7 ); solo Lui è « degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli » ( Ap 5,9 ).
Solo Gesù, infatti, è in grado di rivelare e attuare il progetto di Dio racchiuso in esso.
Lasciato a se stesso, lo sforzo dell'uomo non è in grado di dare un senso alla storia e alle sue vicende: la vita rimane senza speranza.
Solo il Figlio di Dio è in grado di dissipare le tenebre e di indicare la strada.
Il volume aperto viene consegnato a Giovanni e, tramite lui, alla Chiesa intera.
Giovanni è invitato a prendere il libro e a divorarlo: « Va', prendi il libro aperto dalla mano dell'angelo, che sta ritto sul mare e sulla terra […] Prendilo e divoralo » ( Ap 10,8-9 ).
Solo dopo averlo assimilato in profondità, potrà comunicarlo adeguatamente agli altri, ai quali è mandato con l'ordine di « profetizzare ancora su molti popoli, nazioni e re » ( Ap 10,11 ).
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