Ecclesia in Europa |
97 La carità operosa ci impegna ad affrettare il Regno venturo.
Per ciò stesso collabora alla promozione degli autentici valori che sono alla base di una civiltà degna dell'uomo.
Come ricorda, infatti, il Concilio Vaticano II, « i cristiani, in cammino verso la città celeste, devono ricercare e pensare alle cose di lassù; questo tuttavia non diminuisce, ma anzi aumenta il peso del loro dovere di collaborare con tutti gli uomini per la costruzione di un mondo più umano ».161
L'attesa dei cieli nuovi e della terra nuova, lungi dall'estraniare dalla storia, intensifica la sollecitudine per la realtà presente dove fin d'ora cresce la novità che è germe e figura del mondo che verrà.
Animati da queste certezze di fede, adoperiamoci per la costruzione di una città degna dell'uomo.
Anche se non è possibile costruire nella storia un ordine sociale perfetto, sappiamo però che ogni sforzo sincero per costruire un mondo migliore è accompagnato dalla benedizione di Dio, e che ogni seme di giustizia e di amore piantato nel tempo presente fiorisce per l'eternità.
98 Nel costruire la città degna dell'uomo, un ruolo ispiratore va riconosciuto alla Dottrina Sociale della Chiesa.
Attraverso di essa, infatti, la Chiesa pone al Continente europeo la questione della qualità morale della sua civiltà.
Essa trae origine dall'incontro tra il messaggio biblico con la ragione da una parte, e i problemi e le situazioni riguardanti la vita dell'uomo e della società dall'altra.
Con l'insieme dei principi da essa offerti, tale dottrina contribuisce a porre solide basi per una convivenza a misura d'uomo, nella giustizia, nella verità, nella libertà e nella solidarietà.
Protesa a difendere e a promuovere la dignità della persona, fondamento non solo della vita economica e politica, ma anche della giustizia sociale e della pace, essa si presenta capace di sostenere i pilastri portanti del futuro del Continente.162
In questa stessa dottrina si trovano i riferimenti per poter difendere la struttura morale della libertà, così da salvaguardare la cultura e la società europea sia dall'utopia totalitaria della « giustizia senza libertà » sia da quella della « libertà senza verità », cui si accompagna un falso concetto di « tolleranza », entrambe foriere di errori ed orrori per l'umanità, come testimonia tristemente la storia recente dell'Europa stessa.163
99 La Dottrina Sociale della Chiesa, per il suo intrinseco legame con la dignità della persona, è fatta per essere compresa anche da coloro che non appartengono alla comunità dei credenti.
È urgente, quindi, diffonderne la conoscenza e lo studio, superando l'ignoranza che di essa si ha anche tra i cristiani.
Lo esige l'Europa nuova in via di costruzione, bisognosa di persone educate secondo questi valori, disposte ad adoperarsi per la realizzazione del bene comune.
È necessaria a tal fine la presenza di laici cristiani che nelle diverse responsabilità della vita civile, dell'economia, della cultura, della sanità, dell'educazione e della politica, agiscano in modo da potervi infondere i valori del Regno.164
Indice |
161 | Gaudium et spes 57 |
162 | Propositio 28; Sinodo dei Vescovi - Prima Assemblea Speciale per l'Europa, Dichiarazione finale ( 13 dicembre 1991 ), 10: Ench. Vat. 13, nn. 659-669 |
163 | Propositio 23 |
164 | Propositio 28 |