Formazione liturgica nei seminari |
58. Nell'esposizione della materia si inizierà dalla domenica, « perché essa è il fondamento e il nucleo di tutto l'anno liturgico ».105
59. Si attribuisca la massima importanza alla domenica, la cui definizione e i cui elementi si dovranno illustrare secondo la Costituzione sulla sacra liturgia.106
Con argomenti storici si dimostrerà che la domenica è la pasqua settimanale, così strettamente congiunta con la Chiesa primitiva da trarre origine, secondo la tradizione apostolica, dallo stesso giorno della risurrezione del Cristo.107
60. Si devono valutare le ragioni pastorali che portano alla vera santificazione di questo giorno, cui sono in realtà tenuti tutti i fedeli.
61. Le domeniche « durante l'anno » offrono al popolo cristiano le ricchezze della parola di Dio; pertanto bisogna istruire intorno ad esse gli alunni, in modo che ne promuovano con fedeltà e diligenza la celebrazione secondo le leggi liturgiche.
62. Anche se durante l'anno gli alunni sono istruiti dai loro superiori e insegnanti su un'intelligente e fervorosa celebrazione dei tempi e delle feste correnti, è opportuno che nelle lezioni venga presentata in modo sistematico e ordinato una specie di sintesi dell'anno liturgico, alla luce della storia e secondo le indicazioni della Lettera Mysterii paschalis, emanata motu proprio da Paolo VI il 14 febbraio 1969.
63. Si illustri prima di tutto la storia e il carattere spirituale della pasqua e del ciclo pasquale: il tempo pasquale di cinquanta giorni, che termina nella solennità di Pentecoste; il triduo pasquale, il tempo di preparazione o quaresima; ma soprattutto gli alunni devono essere educati in modo da vivere sempre più intensamente nel loro animo il mistero pasquale e da prepararsi al loro futuro ministero pasquale.
64. Si esporrà quindi il ciclo delle feste di Natale e dell'Epifania con la loro storia e il loro significato spirituale.
65. Si illustreranno brevemente le nuove solennità del Signore introdotte nell'anno liturgico: la Trinità, il Corpus Domini, il Sacro Cuore, Cristo Re, ecc.
66. Si illustri storicamente il culto della Beata Vergine nella Chiesa108 e si studino le sue principali feste che ricorrono durante l'anno.
67. Per quanto riguarda i santi, dei quali è stata inserita la memoria nell'anno liturgico, si tenga presente la dottrina della Costituzione liturgica.109
Si descrivano brevemente l'origine e il progresso storico del culto dei martiri e degli altri santi, la devozione verso i loro sepolcri o le loro reliquie, l'importanza che ha nella vita cristiana il culto dei santi.
68. Per aiutare gli alunni a celebrare con devozione e con frutto l'ufficio divino, è utile che l'insegnante di liturgia presenti ad essi l'Introduzione generale premessa al Libro della Liturgia delle Ore promulgato da Paolo VI il 1° novembre 1970.
69. Si insisterà nella parte dottrinale di questa Introduzione ( Cap. I ) e prima di tutto si illustrerà l'ufficio di lode affidato dal Cristo alla Chiesa, che si compie non solo con la celebrazione eucaristica, ma anche in altre forme e soprattutto con la recita dell'ufficio divino.110
70. Partendo dalla testimonianza degli Atti degli Apostoli e dalla tradizione della Chiesa, si metterà in risalto la grandissima importanza delle ore dell'ufficio per la santificazione del giorno e delle sue parti, e per soddisfare in modo adatto al divino precetto di pregare senza interruzione; la forza simbolica di ciascuna delle ore apparirà chiaramente dagli scritti dei primi autori spirituali e dalle orazioni dell'odierno Libro della Liturgia delle Ore.
71. Si metta in risalto la particolare importanza spirituale e pastorale attribuita dal Concilio Vaticano Il alle lodi mattutine e ai vespri, dallo stesso chiamati il duplice cardine di tutto l'ufficio.111
72. Si spieghi come la Chiesa abbia fatto propria questa preghiera quotidiana, così che veramente sia « la voce ( … ) della stessa Sposa che parla al suo Sposo, la preghiera anzi del Cristo, insieme con il suo Corpo mistico, al Padre ».112
73. Si incrementi in modo particolare la devozione degli alunni per i salmi tanto con i commenti esegetici proposti dall'insegnante di sacra Scrittura, quanto con i titoli dei salmi e con le preghiere contenute nel Libro della Liturgia delle Ore.113
74. Alla luce dei decreti114 del Concilio Vaticano II si spieghi sia l'indole comunitaria dell'ufficio, alla cui recitazione sono invitati anche i fedeli, sia lo speciale mandato di cui sono investiti i sacerdoti e altre persone per celebrare questo mirabile cantico.
75. Sarà utile dare alcune informazioni circa le tradizioni delle diverse Chiese sulla struttura e la celebrazione dell'ufficio, e descrivere brevemente la storia dell'ufficio romano con le riforme effettuate dal secolo XVI fino a oggi.
Indice |
105 | Cost. Sacrosanctum Concilium, n. 106 |
106 | Cfr. ibid. |
107 | Cfr. ibid. |
108 | Cfr. Cost. Sacrosanctum Concilium, n. 103 |
109 | Cfr. ibid., n. 104 |
110 | Cfr. ibid., n. 83 |
111 | Cfr. Cost.
Sacrosanctum Concilium, n. 89; Institutio generalis, nn. 37-54 |
112 | Cost.
Sacrosanctum Concilium, n. 84; Institutio generalis, nn. 15-16 |
113 | Cfr. Institutio generalis, nn. 100-135 |
114 | Cfr. Cost.
Sacrosanctum Concilium, nn. 84-100; Decr. Presbyterorum ordinis, n. 6 e n. 13; Cost. Lumen gentium, n. 41; Institutio generalis, nn. 20-37 |