Il dialogo e l'annuncio |
Anche a livello umano puro e semplice, praticare il dialogo è già di per sé una cosa difficile.
Il dialogo interreligioso è ancora più difficile.
È importante essere consapevoli degli ostacoli che possono sorgere contro di esso; alcuni dei quali possono applicarsi a tutti i membri di tutte le tradizioni religiose e impedire il successo del dialogo, mentre altri possono porsi più specificatamente alcune tradizioni religiose rende difficile l'inizio di un processo di dialogo.
Verranno menzionati alcuni degli ostacoli principali.
a) Un insufficiente radicamento nella propria fede.
b) Un'insufficiente conoscenza e comprensione della fede e delle pratiche delle altre religioni, che porta a una mancanza di riconoscimento del loro significato e persino, a volte, ad una errata rappresentazione.
c) Fattori socio - politici o retaggi del passato.
d) Una erronea comprensione del significato di termini come conversione, battesimo, dialogo, etc.
e) Supponenza, mancanza di apertura che porta ad atteggiamenti difensivi o aggressivi.
f) Una mancanza di convinzione dell'importanza del dialogo interreligioso, che potrebbe essere visto da qualcuno come un obiettivo riservato agli specialisti, e da altri come un segno di debolezza o addirittura un tradimento della fede.
g) Sospetti sulle autentiche motivazioni dell'altro nel dialogo.
h) Uno spirito polemico nell'esprimere le proprie convinzioni religiose.
i) L'intolleranza, che è spesso aggravata dall'interconnessione con i fattori politici, economici, razionali ed etnici, una mancanza di reciprocità nel dialogo che può portare alla frustrazione.
j) Alcune realtà dell'attuale clima religioso, come ad esempio il crescente materialismo, l'indifferenza religiosa ed il diffondersi sempre maggiore di sette religiose che creano confusione e fanno sorgere nuovi problemi.
Molti di questi ostacoli nascono da una mancanza di comprensione della vera natura e dello scopo del dialogo interreligioso, natura e scopo che devono essere costantemente spiegati, con una grande dose di pazienza.
Bisogna ricordare che l'impegno della chiesa nel dialogo non dipende dal suo riuscire o meno a raggiungere la matura comprensione e il maturo arricchimento, ma scaturisce dall'iniziativa di Dio di entrare in dialogo con l'umanità e dall'esempio di Gesù Cristo la cui vita, morte e resurrezione hanno dato l'espressione più piena a tale dialogo.
Gli ostacoli, anche se reali, non devono indurci a sottovalutare le possibilità di dialogo o a dimenticare i risultati già ottenuti.
Vi è stata una crescita nella matura comprensione e nella cooperazione attiva.
Il dialogo ha avuto un impatto positivo sulla chiesa stessa, e anche nelle altre religioni, tramite il dialogo, sono state spinte al rinnovamento e a una più grande apertura.
Il dialogo interreligioso ha consentito alla chiesa di poter condividere con gli altri credenti i valori del Vangelo.
Così, nonostante le difficoltà, l'impegno nel dialogo da parte della chiesa rimane fermo e irreversibile.
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