Direttorio per l'istruzione catechistica del popolo cristiano |
230 Anche l'azione catechistica dei laici ha un carattere peculiare dovuto alla loro condizione nella Chiesa: « Il carattere secolare è proprio e particolare ai laici ».693
I laici esercitano la catechesi a partire dal loro inserimento nel mondo, condividendo tutte le forme di impegno con gli altri uomini e donne e apportando alla trasmissione del Vangelo sensibilità e connotazioni specifiche: « Questa evangelizzazione (…) acquista una certa nota specifica e una particolare efficacia dal fatto che viene compiuta nelle comuni condizioni del secolo ».694
Infatti, nel condividere la stessa forma di vita di coloro che catechizzano, i catechisti laici hanno una speciale sensibilità per incarnare il Vangelo nella vita concreta degli esseri umani.
Gli stessi catecumeni e catechizzandi possono trovare in loro un modello cristiano nel quale proiettare il loro futuro di credenti.
231 La vocazione del laico per la catechesi scaturisce dal sacramento del Battesimo ed è irrobustita dalla Confermazione, sacramenti mediante i quali egli partecipa all'« ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo ».695
Oltre alla vocazione comune all'apostolato, alcuni laici si sentono chiamati interiormente da Dio ad assumere il compito di catechisti.
La Chiesa suscita e discerne questa vocazione divina e conferisce la missione di catechizzare.
Il Signore Gesù invita così uomini e donne, in una maniera speciale, a seguire Lui maestro e formatore dei discepoli.
Questa chiamata personale di Gesù Cristo e il rapporto con Lui, sono il vero motore dell'azione del catechista.
« Da questa amorosa conoscenza di Cristo nasce irresistibile il desiderio di annunziare, di evangelizzare e di condurre altri al "sì" della fede in Gesù Cristo».696
Sentirsi chiamato a essere catechista e ricevere dalla Chiesa la missione per farlo, può acquisire, di fatto, gradi diversi di dedizione, secondo le caratteristiche di ciascuno.
A volte, il catechista può collaborare al servizio della catechesi per un periodo limitato della sua vita, o anche semplicemente in modo occasionale; resta pur sempre un servizio e una collaborazione preziosa.
L'importanza del ministero della catechesi, tuttavia, consiglia che nella diocesi vi sia un certo numero di religiosi e di laici, stabilmente e generosamente dediti alla catechesi, riconosciuti pubblicamente, i quali - in comunione con i sacerdoti e il Vescovo - contribuiscono a dare a questo servizio diocesano la configurazione ecclesiale che gli è propria.697
Indice |
693 | Lumen Gentium 31; In Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 15 si analizza dettagliatamente questo «carattere secolare » |
694 | Lumen Gentium 35 |
695 | Apostolicam Actuositatem 2b; Rituale Romanum, Ordo Baptismi Parvulorum, n. 62, Edito Typica, Typis Polyglottis Vaticanis 1969; Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti, ed. italiana dell'Ordo Initiationis Christianae Adultorum, Editio Typica, 224: Typis Polyglottis Vaticanis 1972 |
696 | Cat. Chiesa Cat. 429 |
697 | Il Codice di Diritto Canonico stabilisce che l'autorità della Chiesa possa affidare ufficialmente un officio o servizio ecclesiale ai laici, prescindendo dal fatto che quel servizio sia o no un « ministero » non ordinato formalmente istituito come tale: « I laici che risultano idonei, sono giuridicamente abili ad essere assunti dai sacri Pastori in quegli uffici ecclesiastici e in quegli incarichi (officia ecclesiastica et munera), che sono in grado di esercitare secondo le disposizioni del diritto » ( Cod. Diritto Can.
228 §1 ); Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 73; Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 23 |