Cerimoniale dei Vescovi

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Capitolo V - Le riunioni quaresimali

260. Tutti gli aspetti della osservanza quaresimale tendono anche a questo, che la vita della Chiesa locale venga messa in una luce più chiara e sia favorita.

Per questo è anche raccomandato che sia conservata e favorita la forma tradizionale della riunione della chiesa locale a imitazione delle « stazioni » romane, almeno nelle maggiori città e nel modo più adatto ai singoli luoghi.

Queste assemblee di fedeli potranno radunarsi, soprattutto sotto la presidenza del pastore della diocesi, nelle domeniche o in altri giorni infrasettimanali più opportuni, o presso i sepolcri dei santi, o nelle principali chiese o santuari della città, o anche in alcuni luoghi di pellegrinaggio, maggiormente frequentati in diocesi.134

261. Se prima della messa che si celebra in queste riunioni, secondo le circostanze di luogo e di situazione, si fa la processione, allora il raduno dei fedeli si tiene in una chiesa minore o in altro luogo adatto al di fuori della chiesa verso la quale si dirige la processione.

Il vescovo in un luogo adatto indossa le vesti sacre di colore violaceo richieste per la messa.

Al posto della casula può indossare il piviale che depone al termine della processione.

Riceve la mitra semplice e il pastorale e con i ministri e, se è il caso, con i concelebranti che indossano le vesti per la messa, si reca al luogo della riunione, mentre si esegue un canto adatto.

Al termine del canto, il vescovo, senza pastorale e mitra, saluta il popolo.

Quindi, dopo una breve monizione proposta dal vescovo stesso o da uno dei concelebranti o da un diacono, proclama, a mani allargate, l'orazione colletta del mistero della s. croce o per la remissione dei peccati, o per la Chiesa, soprattutto locale, o una delle orazioni sul popolo che si trovano nel "Messale Romano".

Quindi il vescovo, ricevuta la mitra, secondo l'opportunità mette l'incenso nel turibolo.

Dopo che il diacono ha proclamato la monizione: Andiamo in pace, la processione si avvia in modo ordinato verso la chiesa, mentre si cantano la litanie dei santi.

Tuttavia in un punto adatto si possono inserire invocazioni al santo patrono o fondatore e ai santi della Chiesa locale.

Dopo che la processione è giunta alla chiesa, tutti si dispongono al posto loro assegnato.

Il vescovo, giunto all'altare, depone il pastorale e la mitra, bacia l'altare e lo incensa.

Quindi va alla cattedra, dove, deposto il piviale, se lo ha adoperato nella processione, indossa la casula e, omessi i riti iniziali e, secondo l'opportunità, il Kyrie, proclama l'orazione colletta della messa.

Quindi la messa prosegue nel modo solito.

Il vescovo, qualora ciò sembri più opportuno, può deporre il piviale e indossare la casula dopo essere giunto all'altare e prima di baciarlo.

262. In queste riunioni, al posto della messa, si può tenere anche una qualche celebrazione della parola di Dio nel modo descritto più sopra ai nn. 222-226, oppure secondo il modello delle celebrazioni penitenziali proposte per il tempo di quaresima nel "Rituale Romano" ( cf. più sotto i nn. 640-643 ).

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134 Cf. Messale Romano, Rubrica all'inizio del tempo di quaresima