Con la divina Rivelazione Dio volle manifestare e comunicare se stesso e i
decreti eterni della sua volontà riguardo alla salvezza degli uomini, « per
renderli cioè partecipi di quei beni divini, che trascendono la comprensione della mente umana ».6
Il santo Concilio professa che « Dio, principio e fine di
tutte le cose, può essere conosciuto con certezza con il lume naturale
dell'umana ragione a partire dalle cose create »
( Rm 1,20 ); ma insegna
anche che è merito della Rivelazione divina se « tutto ciò che nelle cose
divine non è di per sé inaccessibile alla umana ragione, può, anche nel
presente stato del genere umano, essere conosciuto da tutti facilmente, con
ferma certezza e senza mescolanza d'errore ».7