Dei verbum |
Le verità divinamente rivelate, che sono contenute ed espresse nei libri della sacra Scrittura, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo.
La santa madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello Spirito Santo ( Gv 20,31; 2 Tm 3,16; 2 Pt 1,19-21; 2 Pt 3,15-16 ); hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa1 per la composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità,2 affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo, ( Eb 1,1; Eb 4,7; 2 Sam 23,2; Mt 1,22 )3 scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva fossero scritte.4
Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, bisogna ritenere, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la verità che Dio, per la nostra salvezza, volle fosse consegnata nelle sacre Scritture.5
Pertanto « ogni Scrittura divinamente ispirata è anche utile per
insegnare, per convincere, per correggere, per educare alla giustizia, affinché
l'uomo di Dio sia perfetto, addestrato ad ogni opera buona »
( 2 Tm 3,16-17 gr. ).
Indice |
1 | Conc. Vat. I,
Costit. dogm. de fide catholica, Dei Filius, cap. 2 Pont. Commissione Biblica, Decr. 18 giugno 1915: denz. 2180 (3629); EB 420; S.S.C. S. Offizio, Epist. 22 dic. 1923: EB 499 |
2 | Pio XII, Enc. Divino afflante Spiritu, 30 sett. 1943 |
3 | Conc. Vat. I: Schema de doctr, cath., nota 9. Coll. Lac. VII, 522 |
4 | Leone XIII, Enc. Providentissimus Deus, 18 nov. 1893 |
5 | S. Agostino,
De Gen. ad litt. 2, 9, 20; Csel 28, 1, 46-47 ed Epist. 82: PL 33, 277; Csel 34, 2, p. 354 S. Tommaso, De Ver. q. 12, a 2, C. Conc. Trid., Decr. De canonicis Scripturis; Leone XIII, Enc. Providentissimus Pio XII, Enc. Divino afflante |