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Apostolicam actuositatem |  |
L'ordine da osservare nell'apostolato
27 La collaborazione con gli altri cristiani e con i non cristiani
Il comune patrimonio evangelico, nonché il conseguente comune dovere della testimonianza cristiana, raccomandano e spesso esigono la collaborazione dei cattolici con gli altri cristiani, da attuarsi dai singoli e dalle comunità ecclesiali, sia in singole attività, sia in associazioni, nel campo nazionale e in quello internazionale.9
Anche i comuni valori umani richiedono non di rado una simile cooperazione dei cristiani che perseguono finalità apostoliche con coloro che non professano il cristianesimo, ma riconoscono tali valori.
Con questa cooperazione dinamica e prudente10 che è di grande importanza nelle attività temporali, i laici danno testimonianza a Cristo, salvatore del mondo, e all'unità della famiglia umana.
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Indice | |
| 9 | Giovanni XXIII, Enc.
Mater et Magistra, 15 maggio 1961; Unitatis redintegratio 12 |
| 10 | Unitatis redintegratio 12; Lumen gentium 15 |