Vita seconda |
Le povere Dame
[793] 204. Non è giusto tralasciare il ricordo dell'edificio spirituale, molto più nobile di quello materiale, che il Padre dopo la riparazione della chiesa, innalzò in quel luogo sotto la guida dello Spirito Santo, per accrescere la città celeste.
E non si può credere che Cristo gli abbia parlato dal legno della Croce in un modo così stupendo da incutere timore e dolore in chi ne sente parlare, solo per riparare un'opera cadente, destinata a perire.
Ma, come un tempo aveva predetto lo Spirito Santo, lì doveva sorgere un Ordine di sante vergini, destinato ad essere trasferito a suo tempo, come massa scelta di pietre vive, per restaurare la casa celeste.
Veramente, dopo che le vergini di Cristo cominciarono a raccogliersi in quel luogo provenendo da varie parti del mondo e vi fecero professione di somma perfezione osservando una povertà altissima, nello splendore di ogni virtù, il Padre sottrasse loro a poco a poco la sua presenza fisica.
Tuttavia intensificò la sua premura amandole ancor più nello Spirito Santo.
Infatti, quando il Padre, dalle numerose prove di altissima perfezione che avevano date, le conobbe pronte a sostenere per Cristo ogni danno terreno ed ogni sacrificio e decise a non deviare mai dalle sante norme ricevute, promise fermamente a loro ed alle altre, che avrebbero professata la povertà nella stessa forma di vita, che avrebbe dato il suo aiuto e consiglio e quello dei suoi frati in perpetuo.
Finché visse, mantenne sempre scrupolosamente queste promesse e, prossimo a morire, comandò con premura che si continuasse sempre: perché, diceva, un solo e medesimo spirito ha fatto uscire i frati e quelle donne poverelle da questo mondo malvagio.
[794] 205. E poiché i frati un giorno mostravano meraviglia, perché non visitasse più spesso personalmente quelle ancelle di Cristo, così sante, rispose: « Non crediate, carissimi, che io non le ami pienamente.
Se infatti fosse una colpa prendersi cura di loro in Cristo, non sarebbe ancora più grave l'averle sposate a Cristo?
Non averle chiamate, certo, non sarebbe stata colpa, ma non averne cura dopo averle chiamate, sarebbe enorme crudeltà.
Ma vi do l'esempio perché anche voi facciate come io ho fatto.
Non voglio che alcuno si offra spontaneamente a fare loro visita, ma ordino che siano incaricati del loro servizio quelli che lo fanno contro voglia e sono maggiormente riluttanti, e soltanto persone di spirito, provati da una degna e lunga vita religiosa ».
[795] 206. Un frate aveva in monastero due figlie di perfetta condotta religiosa.
Un giorno si offrì volentieri per portare là un piccolo e povero dono da parte del Santo, ma questi lo riprese con estrema durezza, con parole che qui non posso riferire.
E così, il dono fu inviato per mezzo di un altro, che non voleva saperne, ma poi accondiscese.
Un altro frate d'inverno, mosso da compassione, si recò ad un altro monastero, non tenendo conto della proibizione del Santo, così tassativa.
Quando Francesco lo venne a sapere, lo fece camminare senza tonaca per parecchie miglia, nel freddo intensissimo della neve.
[796] 207. Mentre si trovava presso San Damiano, il Padre fu supplicato più volte dal suo vicario di esporre alle sue figlie la parola di Dio e, alla fine, vinto da tanta insistenza, accettò.
Quando furono riunite come di consueto per ascoltare la parola del Signore, ma anche per vedere il Padre, Francesco alzò gli occhi al cielo, dove sempre aveva il cuore e cominciò a pregare Cristo.
Poi ordinò che gli fosse portata della cenere, ne fece un cerchio sul pavimento tutto attorno alla sua persona, ed il resto se lo pose sul capo.
Le religiose aspettavano e, al vedere il Padre immobile e in silenzio dentro al cerchio di cenere, sentivano l'animo invaso dallo stupore.
Quando, ad un tratto, il Santo si alzò e nella sorpresa generale in luogo del discorso recitò il salmo Miserere.
E appena finito, se ne andò rapidamente fuori.
Per questo comportamento carico di significato, le serve del Signore provarono tanta contrizione, che scoppiarono in un profluvio di lacrime e a stento si trattennero dal punirsi con le loro stesse mani.
Col fatto aveva insegnato loro a stimarsi cenere, e inoltre che il suo cuore non provava altro sentimento a loro riguardo che non fosse conforme a questo pensiero.
Questa era la sua condotta con le religiose, queste le sue visite utilissime, rare però e giustificate da necessità.
Questa la sua volontà per tutti i frati: essi dovevano servirle per amore di Cristo, di cui sono serve, ma in modo da guardarsi sempre, come uccelli, dai lacci tesi davanti a loro.
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