Anamnesi
1) med. Indagine conoscitiva sui precedenti fisiologici e patologici, individuali e familiari, di un paziente, redatta dal medico e finalizzata alla diagnosi
2) lit. Parte della messa in cui viene offerto a Dio il sacrificio eucaristico
Dal greco « anamnesis », « rievocazione ».
È proprio dell'uomo il far memoria degli avvenimenti della propria vita; senza memoria nessuno riesce a vivere da uomo.
Anche l'uomo religioso deve « rievocare » continuamente gli avvenimenti fondanti della propria fede, perché essi tornino ad esercitare la propria efficacia sulla vita di chi ricorda e celebra.
« Far memoria » per il mondo semita non è semplicemente un atto dell'intelletto, ma è un rivivere adesso per assumere gli stessi atteggiamenti, è un ri-presentare per attualizzare ( è il senso del termine ebraico « zikkaron » ).
La festa annuale di Pasqua è ad esempio una anamnesi della prima Pasqua, un far memoria della notte della liberazione dall'Egitto per partecipare ancora a quella liberazione in noi; un « ricordare » per rivivere la Pasqua di Gesù, un morire con lui per risorgere con lui; e un far memoria attuale della nostra Pasqua personale, il Battesimo, per riviverne le conseguenze nella vita cristiana.
Nella liturgia, l'anamnesi è il momento in cui si fa memoria delle parole del Signore, perché con esse e con lo Spirito Santo i doni vengano consacrati ( v. Memoriale ).
Nella Liturgia della Parola di Dio, lo Spirito Santo " ricorda ", cioè " fa memoria " e rende presente ciò che Cristo ha fatto per noi.
La celebrazione liturgica si riferisce sempre agli interventi salvifici di Dio nella storia.
" L'Economia della rivelazione avviene con eventi e parole intimamente connessi tra loro …
Le parole dichiarano le opere e chiariscono il mistero in esse contenuto " ( DV 2 ).
Nella Liturgia della Parola lo Spirito Santo " ricorda " all'assemblea tutto ciò che Cristo ha fatto per noi.
Secondo la natura delle azioni liturgiche e le tradizioni rituali delle Chiese, una celebrazione " fa memoria " delle meraviglie di Dio attraverso una Anamnesi più o meno sviluppata.
Lo Spirito Santo, che in tal modo risveglia la memoria della Chiesa, suscita di conseguenza l'azione di grazie e la lode ( Dossologia ).
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Per anamnesi, in liturgia, si intende il memoriale dei misteri.
Siamo nell'ambito della catabasi divina, ossia dell'azione di Dio a servizio del suo popolo, che è la dimensione principale della liturgia della Chiesa.
Alla catabasi segue l'anabasi, ossia l'ascesa dell'uomo a Dio.
Quando parliamo di anamnesi, tuttavia, ci riferiamo ad un'azione di Dio, il quale mediante il far memoria degli eventi salvifici da parte dell'uomo, entra sempre nuovamente nel tempo e attualizza l'evento di salvezza grazie all'azione dello Spirito Santo.
Questo è possibile perché Dio è immutabile ed eterno, immutabile è la sua volontà di salvare l'uomo.
Tuttavia, l'anamnesi è anche azione dell'uomo che accoglie l'invito di Dio e si apre alla sua grazia.
L'uomo infatti, in quanto libero, può anche rifiutarsi.
Si afferma che l'anamnesi è possibile grazie alla fede, ma la fede è sempre opera di Dio nell'uomo.
La liturgia è anamnesi, ossia memoriale dei misteri: l'evento di salvezza che un tempo vissero altri uomini, oggi si rende realmente presente a noi nel mistero, dunque, in un altro modo, ma la salvezza è per noi reale.
Dall'anamnesi scaturisce l'epiclesi, che appartiene alla dimensione anabatica della liturgia.
Dal l'epiclesi viene la dossologia.
Anche la Celebrazione Eucaristica possiede queste due dimensioni dell'anamnesi ( liturgia della Parola ) ed epiclesi.
All'interno della Grande Preghiera Eucaristica, l'anamnesi è una preghiera nel canone della messa che segue l'elevazione e ricorda la Redenzione per rendere accetto al Padre il sacrificio eucaristico ( liturgia cattolica ).
Subito dopo la consacrazione, ricorda la passione, la risurrezione e l'ascensione di Gesù, contiene l'offerta al Padre, la domanda di accettare il sacrificio, come quelli di Abele, Abramo e Melchisedec.
Nella forma tridentina del rito romano, comincia con le parole Unde et memores.
L'anamnesi è la parte centrale e la struttura fondamentale delle nuove preghiere eucaristiche del messale romano.
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Rievocazione dei grandi momenti della pasqua salvifica di Cristo con riferimento alla consegna data ai discepoli nell'ultima Cena - secondo 1 Cor 11,24-25 e Lc 22,19 - "tutte le volte che farete ciò, fatelo in memoria di me".
L'anamnesi è celebrazione che rende presente un evento della storia della salvezza.
La Tradizione Apostolica chiarisce i due momenti essenziali di quest'opera salvifica: la morte e la risurrezione, per agganciarsi immediatamente all'oblazione del pane e del calice, come "azione di grazie" ( eucharistia ), perché siamo ammessi a compiere un servizio sacerdotale ( ministrare ).
Il canone romano, attestato dal De Sacramentis ( IV, 27 ), menziona la discesa all'inferno e la gloriosa ascensione.
Si potrebbe ravvisare in questi sviluppi, come nel richiamo alla passione anziché alla morte, un'origine siriaca.
Proprio presso i Siri questi formulari conosceranno i più ampi sviluppi.
L'antica anafora mesopotamica degli Apostoli ( Addai e Mari ) evocava "questo grande terribile, santo, vivente e divino mistero della passione, della morte, della sepoltura e della risurrezione del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo".
Le Costituzioni Apostoliche invece del sobrio schema della Tradizione Apostolica una lunga anafora, che svolge tutte le tappe dell'Economia della salvezza, movendo dalla creazione ( VIII, 38 ).
Il rilievo dato alla prospettiva escatologica si ritrova nelle recensioni dell'anafora gerosolimitana di s. Giacomo, nell'insieme delle anafore siriache ed egiziane e in alcuni Post Pridie ispanici.
- Rispondendo alla direttiva di Cristo di rinnovare gli atti del suo ultimo pasto in sua memoria, i formulari di anamnesi polarizzano l'azione.
L'intero rito eucaristico infatti, e più particolarmente la grande preghiera in forma di azione di grazie ( eucharistia ), l'anafora, costituisce il Memoriale, in tutta la ricchezza semantica che nella tradizione biblica implicano i termini azkarah, sacrificio d'oblazione di farina, olio e incenso, "che, come rievocazione, il sacerdote fa salire in fumo dall'altare" ( Lv 2,1-2 ) e zikkaron, celebrazione pasquale: "Quel giorno sarà per voi di ricordo" ( Es 12,14 ).
Questo ricordo pasquale non ha cessato di arricchirsi spaziando per tutta l'ampiezza del disegno salvifico.
La tradizione liturgica greca ha infatti privilegiato il termine qusi/a ( ciò che si fa salire in fumo ) per indicare il carattere sacrificale della celebrazione eucaristica e che i cristiani di Siria la chiamano "Qorban", oblazione.
Le anafore d'Alessandria ( s. Marco greco e s. Cirillo copto ), di Gerusalemme ( s. Giacomo e i derivati siriaci ), di Cappadocia ( s. Basilio e le varie recensioni ) danno la prospettiva globale del disegno di salvezza, partendo dall'opera della creazione, le tappe delle antiche Alleanze, fino alla manifestazione decisiva mediante l'incarnazione di Cristo e la sua offerta sacrificale sulla croce, in cui si compie il passaggio ( pascha ) al Padre.
L'intero formulario dell'anafora va considerato in senso pieno come anamnesi.
In Occidente, fino alla riforma liturgica, si è badato agli aspetti dell'anamnesi di preferenza Cristologici, mentre il biblico "memoriale" come attuazione del piano salvifico, è stato inadeguatamente esposto.
Ne sono derivate, durante e dopo il Medioevo, riduzioni che hanno gravato sull'interpretazione del carattere sacrificale dell'oblazione eucaristica.
L'anamnesi è il primo dei tre processi utilizzati nella fase analitica del processo diagnostico.
Gli altri sono l'esame obiettivo e gli esami strumentali.
L'anamnesi, in medicina, è la raccolta dalla voce diretta del paziente e/o dei suoi familiari ( per esempio i genitori nel caso di un lattante o di un bambino ), di tutte quelle informazioni, notizie e sensazioni che possono aiutare il medico, l'infermiere e le altre professioni sanitarie a indirizzarsi verso una corretta diagnosi di patologia o una adeguata procedura sanitaria.
Insieme all'esame obiettivo del malato, è di fondamentale ausilio nella formulazione della diagnosi poiché ricostruisce le modalità di insorgenza ed il decorso della patologia in atto, investigando inoltre sulle possibili inclinazioni genetiche ( predisposizione alle malattie genetiche ) del gruppo familiare verso l'insorgenza di determinati tipi di malattie ( anamnesi familiare ).
In questo senso è anche utilizzata per l'avvio di programmi di sorveglianza per i soggetti a rischio.
Magistero |
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Catechesi Giovanni Paolo II - L'Eucaristia, memoriale dei "mirabilia Dei" | 4-10-2000 |
L'"anamnesi", cioè l'atto di ricordare, è infatti il cuore della celebrazione | |
Catechismo della Chiesa Cattolica |
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Lo Spirito Santo ricorda il Mistero di Cristo | 1103 |
-- | 1106 |
Lo svolgimento della celebrazione | 1354 |
Il memoriale del sacrificio di Cristo e del suo Corpo, la Chiesa | 1362 |