Consolazione
Nell'accezione comune, il termine consolazione indica il sentimento di pace e di intima gioia che sembra risarcire delle sofferenze patite. In senso cristiano la consolazione è vigore gioioso, fondato sulla fede, sulla speranza e sul possesso del "pegno dello Spirito" ( Ef 1,13-14 ). Il Dio di Israele si rivela come colui che ascolta il grido del suo popolo oppresso, lo libera ( Es 3,7 ss. ), pone fine al suo esilio: "Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio!" ( Is 40,1 ). All'inizio del discorso della montagna, Gesù proclama beati gli afflitti, perché saranno consolati ( Mt 5,4 ); e il suo ministero è soprattutto ministero di guarigione e perdono. Infine, nel discorso dell'Ultima Cena, promette, quale "altro Consolatore", il suo Spirito ( Gv 14,26 ) che fa pregustare la vita eterna, donando una gioia che nessuno potrà mai togliere ( Gv 16,22 ). Il Vangelo mette invece in guardia dal cercare la propria soddisfazione nelle cose terrene, specie se godute con spregio dei poveri. "Guai a voi ricchi, perché avete già la vostra consolazione" ( Lc 6,24; Lc 6,25 ). Al contrario, i fedeli sperimentano "il Dio di ogni consolazione" ( 2 Cor 1,3 ) anche nelle più gravi tribolazioni, perché partecipano interiormente alla vita risorta del Cristo. Perciò la Chiesa delle origini cresceva e camminava, colma della consolazione dello Spirito Santo ( At 9,31 ). I maestri spirituali cristiani hanno indicato con precisione i criteri per distinguere le vere dalle false consolazioni interiori. |
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Schedario biblico |
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Paraclito | C 24 |
Chiesa, riunione | C 33 |
Tempo d'esilio | C 63 |
Magistero |
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« L'ultimo scalino della consolazione - ha detto il Papa - è la pace: si incomincia con lo stupore, e il tono minore di questo stupore, di questa consolazione è la pace ». |
Meditazione Francesco 4-4-2013 |
Nella strada di Gesù il Padre ci offre la consolazione. È la presenza di Dio nel nostro cuore. |
Meditazione Francesco 10-6-2013 |
Ma non possiamo essere messaggeri della consolazione di Dio se noi non sperimentiamo per primi la gioia di essere consolati e amati da Lui. |
Angelus Francesco 7-12-2014 |
Quando viene lo Spirito e viene la consolazione, ci porta a un altro stato che noi non possiamo controllare: è proprio l'abbandono nella consolazione del Signore |
Meditazione Francesco 9-12-2014 |
Ma « prima di tutto dobbiamo vedere che la consolazione non è autonoma, non è una cosa chiusa in se stessa ». Infatti, ha fatto presente il Papa, « l'esperienza della consolazione, che è un'esperienza spirituale, ha bisogno sempre di un'alterità per essere piena: nessuno può consolare se stesso, nessuno ». E « chi cerca di farlo, finisce guardandosi allo specchio: si guarda allo specchio, cerca di truccare se stesso, di apparire; si consola con queste cose chiuse che non lo lasciano crescere e l'aria che respira è quell'aria narcisista dell'autoreferenzialità ». |
Meditazione Francesco 12-6-2017 |
« Quando il Signore ci visita ci dà la gioia, cioè ci porta in uno stato di consolazione », porta a « mietere nella gioia », dona « consolazione spirituale ». « Che il Signore ci dia questa grazia: aspettare la consolazione, riconoscere la consolazione spirituale e conservare la consolazione » |
Meditazione Francesco 25-9-2017 |
Così, ha detto, « tante volte, la consolazione del Signore ci sembra una meraviglia, qualcosa di non reale ». Però, ha notato, « non è facile lasciarsi consolare; è più facile consolare gli altri che lasciarsi consolare ». |
Meditazione Francesco 11-12-2017 |
Magari « io non voglio la pace, io resisto alla pace, io resisto alla consolazione, ma lui è alla porta, lui bussa perché noi apriamo il cuore per lasciarci consolare e per lasciarci mettere in pace » |
Meditazione Francesco 11-12-2018 |