Ortodosso
Dal greco « orthios », « retto, diritto, ordinato », e « doxa », qui nel senso di « opinione, parere, sentenza » ( dogma ); mentre altrove « doxa » è intesa nel senso di « reputazione, fama, gloria » ( dossologia ). Originariamente, ed ancor oggi nel linguaggio corrente, ortodosso significa retto, giusto, secondo i principi-base di un sistema o movimento ( ad es. Islamismo ortodosso, Marxismo ortodosso, ecc. ). In senso religioso, fino al secolo XV si chiamavano « ortodossi » tutti i cristiani, sia d'Oriente che d'Occidente, che seguivano la verità della Sacra Scrittura e le sue formulazioni espresse dai grandi Concili ( detti anche ecumenici ). Dal secolo XV, quando la divisione fra la Chiesa latina d'Occidente, con a capo Roma, e le Chiese Orientali ( greca, russa, ecc. ) si radicalizzò, queste ultime vollero chiamare se stesse « ortodosse », per dichiarare che solo loro erano davvero rimaste fedeli a Scrittura, Tradizione cristiana e Concili. Per contro, la Chiesa Occidentale si designò con l'altro termine di cattolica, che così acquistò esso pure un significato più ristretto e confessionale ( confessione ). |