Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 108

San Tommaso d'Aquino (1225-1274)
7 marzo; nuovo calendario: 28 gennaio

1 San Tommaso è uno dei più grandi Dottori della Chiesa che illuminò con il sapere davvero straordinario, che Dio gli aveva concesso in modo quasi miracoloso.

Questo santo ha studiato sia ai piedi del Crocifisso che sui libri.

Eccelleva nella scienza teologica, perciò è stato sempre considerato l'Angelo di questa Santa Scuola, avendo superato tutti gli altri teologi.

Quando, sia studiando che componendo, incontrava qualche seria difficoltà, ricorreva all'orazione e se essa non bastava per afferrare ciò che voleva sapere vi aggiungeva il digiuno.

È con questi due mezzi che acquistò una grande lucidità di mente e che divenne un miracolo di scienza.

voi dovete imparare una cosa che è, in verità, molto comune, quella cioè della religione e della salvezza; vi sarà tuttavia difficile possederla alla perfezione se non vi servirete dei tre mezzi di cui si è servito san Tommaso per divenire sapiente e cioè: lo studio, l'orazione e la mortificazione.

Questi sono i mezzi che Dio vi propone per acquistare quella scienza che dovrete conoscere per poi insegnarla agli altri.

2 Nei suoi studi, come anche nei suoi scritti, san Tommaso ha avuto come fine solo la gloria di Dio e l'edificazione della Chiesa.

Questo comportamento gli ha meritato l'elogio di Gesù: Tommaso hai scritto bene di me.

Quale ricompensa desideri che ti dia per il gran bene che hai fatto alla Chiesa?

San Tommaso rispose che l'unica sua ricompensa era lui, il Signore, perché nel procurare il bene dei fedeli, aveva sempre agito con grande disinteresse, in modo particolare con quelli che sarebbero poi divenuti i maestri degli altri.

La vostra professione vi impegna a insegnare ai fanciulli la scienza della salvezza e vi obbliga a farlo con un completo disinteresse.

Vi comportate davvero così, con il solo scopo cioè di procurare la gloria di Dio e la salvezza del prossimo?

Promettete a Dio che, d'ora in poi, questa sarà la vostra sola intenzione.

3 Questo Santo che era un grande uomo di scienza, eccelleva anche nella virtù dell'umiltà.

Non solo rinunziò a tutte le dignità ecclesiastiche che gli furono offerte, ma si considerò sempre come l'ultimo dei suoi confratelli e, all'occorrenza si metteva al loro servizio, nonostante le sue gravi occupazioni.

La sua scienza rifulgeva di vivida luce e lo rendeva famoso e onorato dovunque, perciò fece di tutto perché non si propagasse all'esterno.

L'unico scopo che aveva di dedicarsi allo studio era di servirsi del suo sapere per conseguire il fine che gli è proprio, e per il quale Dio voleva che si occupasse e che studiasse.

Cosa ancora più degna di ammirazione è che pur essendo dottissimo, non cercava assolutamente la stima degli uomini, per cui ringraziava spesso dio di non avere mai avuto un pensiero colpevole di vanità.

Quant'è raro trovare un uomo che eccella in qualche cosa e che, al tempo stesso, abbia scarsa stima di sé.

Cercate di compenetrarvi dell'umiltà di san Tommaso, anche perché tutto in noi è ignobile e vile; per fare progressi in essa amate molto le umiliazioni che sono i mezzi più adatti per procurarsela.

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