Commento al Vangelo di S. Giovanni |
Sempre ci lava i piedi, colui che sempre intercede per noi; e ogni giorno abbiamo bisogno di lavarci i piedi, cioè di dirigere i nostri passi sulla via della salvezza.
1 - Essendosi messo a lavare i piedi dei discepoli, il Signore venne a Simon Pietro, il quale gli dice: Signore, tu lavare i piedi a me? ( Gv 13,6 ).
Chi non si spaventerebbe nel vedersi lavare i piedi dal Figlio di Dio?
Sebbene sia segno di temeraria audacia per il servo contraddire il Signore, per l'uomo opporsi a Dio, tuttavia Pietro preferì questo piuttosto che lasciarsi lavare i piedi dal suo Signore e Dio.
Né dobbiamo credere che Pietro sia stato il solo a spaventarsi e a rifiutare il gesto del Signore, quasi che gli altri, prima di lui, avessero accettato volentieri e senza scomporsi quel servizio.
Le parole del Vangelo, veramente, si lascerebbero più facilmente intendere nel senso che Gesù comincia a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli col panno di cui si era cinto, e subito dopo viene a Simon Pietro, facendo supporre che il Signore avesse già lavato i piedi a qualcuno, e che, dopo, fosse arrivato al "primo" degli Apostoli.
Chi non sa infatti che il beatissimo Pietro era il primo degli Apostoli?
In realtà non è da pensare che sia arrivato a lui dopo aver lavato i piedi ad altri, ma che abbia cominciato da lui.
Quando, dunque, cominciò a lavare i piedi dei discepoli, si appressò a colui dal quale doveva cominciare, cioè a Pietro; e allora Pietro rimase senza fiato, come sarebbe rimasto senza fiato qualsiasi altro di loro, e disse: Signore, tu lavare i piedi a me? Tu? A me?
È meglio meditare che tentare di spiegare queste parole, nel timore che la lingua sia incapace di esprimere quanto l'anima è riuscita a concepire.
Ma Gesù risponde, e gli dice: Ciò che io faccio, tu adesso non lo comprendi: lo comprenderai dopo.
E tuttavia, sgomento per l'altezza di quel gesto del Signore, Pietro non lascia fare ciò di cui ancora non comprende il motivo: ancora non accetta, ancora non tollera che Cristo si umili ai suoi piedi.
Non mi laverai - gli dice - i piedi in eterno.
Che significa in eterno? Significa: mai accetterò, mai sopporterò, mai permetterò una cosa simile.
Si dice infatti che una cosa non accadrà in eterno se non accadrà mai.
Allora il Salvatore vince la riluttanza del malato spaventandolo col pericolo che corre la sua salute.
Gli risponde: Se non ti laverò, non avrai parte con me.
Gli dice: Se non ti laverò, pur trattandosi soltanto dei piedi, così come si usa dire: "mi calpesti", quando soltanto i piedi vengono calpestati.
Ma Pietro combattuto fra l'amore e il timore, spaventato più all'idea di perdere Cristo che di vederselo umiliato ai suoi piedi, Signore - dice - non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo! ( Gv 13,7-9 ).
Cioè, davanti a questa minaccia, io ti do da lavare tutte le mie membra; non solo non ti sottraggo più quelle inferiori, ma ti presento altresì quelle superiori.
Purché tu non mi rifiuti di aver parte con te, non ti rifiuto nessuna parte del mio corpo che tu voglia lavare.
3 - Gli risponde Gesù: Chi si è lavato, non ha bisogno che di lavarsi i piedi; ed è tutto mondo ( Gv 13,10 ).
Può darsi che qualcuno colpito, si domandi: Se è del tutto mondo, che bisogno ha di lavarsi i piedi?
Il Signore però sapeva quel che diceva, anche se la nostra debolezza non riesce a penetrare i suoi segreti.
Tuttavia, nella misura che egli si degna istruirci ed educarci con la sua legge, per quel poco che mi è dato di capire e di esprimere, tenterò con il suo aiuto, di dare una risposta a questo problema profondo.
Anzitutto non mi è difficile dimostrare che nelle parole del Signore non vi sono contraddizioni.
Non si può forse dire, parlando correttamente, che uno è del tutto mondo eccetto che nei piedi?
Sarebbe più elegante dire: è del tutto mondo, ma non i piedi; il che è lo stesso.
È questo che il Signore dice: Non ha bisogno che di lavarsi i piedi, perché è del tutto mondo.
Vale a dire: è interamente pulito, eccetto i piedi, oppure: ha bisogno di lavarsi soltanto i piedi.
4 - Ma perché questa frase? che vuol dire? e perché è necessario ricercarne il significato?
È il Signore che così si esprime, è la verità che parla: anche chi è pulito ha bisogno di lavarsi i piedi.
A che cosa vi fa pensare, fratelli miei?
A che cosa se non a questo, che l'uomo nel santo battesimo è lavato tutto intero compresi i piedi, tutto completamente; ma siccome poi deve vivere nella condizione umana, non può fare a meno di calcare con i piedi la terra?
Gli stessi affetti umani, di cui non si può fare a meno in questa vita mortale, sono come i piedi con cui ci mescoliamo alle cose terrene; talmente che, se ci dicessimo immuni dal peccato, inganneremmo noi stessi e la verità non sarebbe in noi ( 1 Gv 1,8 ).
Ogni giorno ci lava i piedi colui che intercede per noi ( Rm 8,34 ); e ogni giorno noi abbiamo bisogno di lavarci i piedi, cioè di raddrizzare i nostri passi sulla via dello spirito, come confessiamo quando nell'orazione del Signore diciamo: Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori ( Mt 6,12 ).
Se infatti - come sta scritto - confessiamo i nostri peccati, colui che lavò i piedi ai suoi discepoli senza dubbio è fedele e giusto da rimetterceli e purificarci da ogni iniquità ( 1 Gv 1,9 ), cioè da purificarci anche i piedi con cui camminiamo sulla terra.
La Chiesa dunque, che Cristo purifica con il lavacro dell'acqua mediante la parola, è senza macchia e senza rughe ( Ef 5,26-27 ) in coloro che subito dopo il lavacro di rigenerazione vengono sottratti al contagio di questa vita, cosicché, non calpestando la terra, non hanno bisogno di lavarsi i piedi; non solo: lo è pure in coloro ai quali la misericordia del Signore ha concesso di emigrare da questo mondo anche con i piedi lavati.
Ma anche ammesso che la Chiesa sia pura in coloro che dimorando in terra vivono degnamente, questi tuttavia hanno bisogno di lavarsi i piedi, non essendo del tutto senza peccato.
Perciò il Cantico dei Cantici dice: Mi sono lavati i piedi; dovrò ancora sporcarmeli? ( Ct 5,3 ).
La Sposa dice così in quanto, per raggiungere Cristo, deve camminare sulla terra.
Si presenta qui un'altra difficoltà.
Cristo non è forse lassù in alto? Non è forse asceso in cielo, dove siede alla destra del Padre?
Non esclama l'Apostolo: Se siete risuscitati con Cristo, cercate le cose che stanno in alto, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; abbiate la mente alle cose dell'alto, non a quelle della terra ( Col 3,1-2 )?
Come mai allora, per raggiungere Cristo, siamo costretti a camminare coi piedi in terra, dal momento che occorre piuttosto avere il cuore in alto verso il Signore, per poter essere sempre con lui?
Vedete bene, o fratelli, che oggi non abbiamo il tempo per affrontare con calma una tale questione.
Anche se voi non ve ne rendete conto, io vedo che occorre un serio approfondimento.
Perciò vi chiedo di rimandarla piuttosto che trattare la questione con fretta e superficialmente, non defraudando ma rinviando la vostra attesa.
Il Signore, che oggi ci fa vostri debitori, ci concederà di pagare il debito.
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