Cantico dei Cantici |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Lo sposo |
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1 Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, sposa, e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo; mangio il mio favo e il mio miele, bevo il mio vino e il mio latte. Mangiate, amici, bevete; inebriatevi, o cari. |
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Quarto poema |
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La sposa |
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2 Io dormo, ma il mio cuore veglia. Un rumore! È il mio diletto che bussa: « Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba, perfetta mia; perché il mio capo è bagnato di rugiada, i miei riccioli di gocce notturne ». |
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3 « Mi sono tolta la veste; come indossarla ancora? Mi sono lavata i piedi; come ancora sporcarli? ». | |||
4 Il mio diletto ha messo la mano nello spiraglio e un fremito mi ha sconvolta. | |||
5 Mi sono alzata per aprire al mio diletto e le mie mani stillavano mirra, fluiva mirra dalle mie dita sulla maniglia del chiavistello. | |||
6 Ho aperto allora al mio diletto, ma il mio diletto già se n'era andato, era scomparso. Io venni meno, per la sua scomparsa. l'ho cercato, ma non l'ho trovato, l'ho chiamato, ma non m'ha risposto. |
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7 Mi han trovato le guardie che perlustrano la città; mi han percosso, mi hanno ferito, mi han tolto il mantello le guardie delle mura. |
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8 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, se trovate il mio diletto, che cosa gli racconterete? Che sono malata d'amore! |
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Il coro |
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9 Che ha il tuo diletto di diverso da un altro, e tu, la più bella fra le donne? Che ha il tuo diletto di diverso da un altro, perché così ci scongiuri? |
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La sposa |
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10 Il mio diletto è bianco e vermiglio, riconoscibile fra mille e mille. | |||
11 Il suo capo è oro, oro puro, i suoi riccioli grappoli di palma, neri come il corvo. | |||
12 I suoi occhi, come colombe su ruscelli di acqua; i suoi denti bagnati nel latte, posti in un castone. | |||
13 Le sue guance, come aiuole di balsamo, aiuole di erbe profumate; le sue labbra fluida mirra. |
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14 Le sue mani sono anelli d'oro, incastonati di gemme di Tarsis. Il suo petto è tutto d'avorio, tempestato di zaffiri. |
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15 Le sue gambe, colonne di alabastro, posate su basi d'oro puro. Il suo aspetto è quello del Libano magnifico come i cedri. |
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16 Dolcezza è il suo palato; egli è tutto delizie! Questo è il mio diletto, questo è il mio amico, o figlie di Gerusalemme. |
Indice |
5,1 | Le ultime due righe non sono pronunziate dall'amato, sono la conclusione del poeta. |
5,2-6,3 | Quarto poema 5,2-9 L'amato bussa alla porta 5,2-8 Ritorna il tema della ricerca ( cf. nota a Ct 1,7 ). Questa scena graziosa ha lo stesso contesto di Ct 3,1-4: la notte, la corsa attraverso la città, le guardie, ma il movimento è differente: l'amato sta dietro la porta e vuole entrare ( cf. Ct 2,9 ), l'amata lo stuzzica e oppone pretesti futili, che sono smentiti dalla sua sollecitudine ad andare ad aprire; ma egli è sparito ed ella non lo trova. |
5,4 | nello spiraglio: l'amato cerca di forzare la porta manovrando la nottola che poteva essere alzata dall'esterno con una chiave di legno ( Gdc 3,25; Is 22,22 ). |
5,5 | O l'amata si è profumata o l'amato ha lasciato questa traccia del suo tentativo. Ed è tutto ciò che essa trova di lui. |
5,6 | sua scomparsa: conget., bedobrô; il TM ha: « sua parola », bedabberô. |
5,7 | le guardie: come in Ct 3,3, ma in un altro ruolo: scambiano la ragazza per una girovaga ( cf. Pr 7,11-12 ). |
5,9 | Il coro interviene per introdurre la descrizione dell'amato e la collega alla scena precedente. |
5,10-16 | L'incanto dell'amato Sul genere letterario, cf. nota a Ct 4,1. Qualcuno vi ha visto una descrizione del tempio di Gerusalemme, soprattutto a causa dei v 11, v 14, v 15. Un modello più verosimile sarebbe una di quelle statue criselefantine ( fatte d'oro e d'avorio ) prodotte dall'antichità orientale e classica. Forse si tratta semplicemente di un'espressione immaginaria della bellezza maschile ideale: statura alta, capigliatura abbondante, buon colorito e incedere atletico; cf. Saul ( 1 Sam 9,2; 1 Sam 10,23-24 ), Davide ( 1 Sam 16,12 ), Assalonne ( 2 Sam 14,25-26 ). L'iperbole è di regola in questo genere letterario ( vedi la descrizione del sommo sacerdote Simeone in Sir 50,5-12 ). |
5,13 | le sue guance: la parte bassa del volto, dove spunta la barba, che è profumata ( cf. Sal 133,2 ). |
5,14 | Tarsis: località spesso nominata nella Bibbia, per indicare grande distanza e florida ricchezza. |