Discorsi sui tempi Liturgici |
1 - Due discepoli corrono a vedere il sepolcro
2 - In che senso Gesù disse: " Non mi toccare "
3 - Toccare Cristo vuol dire credere in Cristo
4 - Polemica contro gli ariani e i fotiniani
Oggi abbiamo cominciato a leggere il racconto della resurrezione del Signore dal Vangelo secondo Giovanni.
Abbiamo ascoltato, e con gli occhi della fede anche visto, l'affetto che quella pia donna nutriva per il Signore Gesù.
Cercava Gesù, ma lo cercava come chi cerca ancora la salma di uno che è morto, sebbene lo amasse per essere egli il Maestro buono.
Non supponeva che fosse risorto da morte, non poteva crederlo; e quando vide che dal sepolcro era stata rotolata via la pietra, pensando che fosse stato trafugato il corpo che cercava, andò ad annunziare ai discepoli lo spiacevole accaduto.
Due si misero a correre, e questi due erano uno Pietro e l'altro Giovanni.
È infatti Giovanni, il discepolo che Gesù amava, amava cioè più degli altri, poiché in quanto Signore li amava tutti.
Corsero per vedere se la donna avesse detto la verità nell'affermare che il cadavere era stato trafugato dal sepolcro.
Arrivarono, controllarono, non trovarono il cadavere e credettero.
Ma cosa credettero? Ciò che invece non avrebbero dovuto credere.
Ascoltando le parole: E credettero forse voi avete pensato che essi credettero a ciò che bisognava credere, cioè che il Signore fosse risuscitato dai morti.
Non è questo però quel che essi credettero; ma credettero a ciò che la donna aveva riferito.
E perché vi convinciate che proprio a questo essi credettero, subito l'evangelista aggiunge: Tanto è vero che essi non conoscevano le Scritture secondo le quali egli sarebbe dovuto risorgere dai morti. ( Gv 20,8-9 )
Dov'è la fede? dove la verità tante volte asserita?
Non aveva forse lo stesso Signore Gesù predetto più volte, prima della passione, che sarebbe stato consegnato, che sarebbe stato ucciso e che sarebbe risorto? ( Mt 16,21; Mt 20,18-19; Mc 10,33-34; Lc 18,32-33 )
Ma parlava a gente ancora sorda.
Già Pietro gli aveva detto: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente; e si era sentito rispondere: Beato te, Simone figlio di Giona, perché non te l'hanno rivelato la carne e il sangue, ma il Padre mio che è nei cieli.
E io dico a te: Tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non la supereranno. ( Mt 16,16-18 )
Quando il Signore fu crocifisso tale fede fu come riassorbita.
Pietro infatti credette nel Figlio di Dio finché non lo vide sospeso sul legno, confitto con chiodi, finché non lo vide morto e sepolto.
Allora perse la fede che aveva serbata.
E dove andò a finire la pietra? dove la solidità della pietra?
La pietra era Cristo, ( 1 Cor 10,4 ) l'altro era Pietro solo in grazia di quella pietra.
E per questo risorse la pietra, per confermare Pietro.
Se non fosse tornata in vita la pietra, Pietro sarebbe andato perduto.
In un secondo momento tuttavia - quando cioè il Signore disse alla donna: Maria - ella si voltò, lo riconobbe e lo chiamò Maestro o Rabbuni.
A questa donna fu rivelata la resurrezione del Signore.
Che significano pertanto le parole: Non mi toccare, poiché non sono ancora asceso al Padre mio? ( Gv 20,17 )
È un quesito che stupisce per molti versi, e prima di tutto per quella proibizione di toccarlo, quasi che chi avesse voluto toccarlo avesse potuto farlo in maniera non retta.
Secondariamente stupisce il motivo addotto per non essere toccato e proibirlo.
Dice infatti: Non sono ancora asceso al Padre mio, che è come se dicesse: Quando sarò asceso al Padre mio, allora mi toccherai.
Le si proibiva di toccarlo mentre era in terra, e l'avrebbe potuto toccare una volta che si fosse assiso in cielo?
Questo infatti mi chiedevo: Cosa è mai quel Non mi toccare, poiché non sono ancora asceso al Padre mio?
Aggiungo di più.
Quando il Signore fu risuscitato - lo dice questo evangelista e lo confermano gli altri, e noi già ne abbiamo udito il racconto quando si leggevano le sacre pagine - apparve ai suoi discepoli, e, siccome questi lo reputavano uno spirito, disse loro: Perché siete turbati e pensieri si levano nel vostro cuore?
Osservate le mie mani e i miei piedi. Toccatemi e vedete. ( Lc 24,37-39 )
Era forse già asceso al Padre suo?
Non era ancora asceso, eppure diceva ai discepoli: Toccatemi e vedete.
Dov'è andato a finire quel Non toccarmi?
Ma qualcuno al riguardo potrà notare che dagli uomini si lasciò toccare, non però dalle donne.
Ma se avesse avuto ripugnanza per le donne non sarebbe nato da donna.
Inoltre, in qualunque modo si presenti il problema che il Signore prima di salire al Padre consentì d'essere toccato da uomini, ma non volle che lo toccassero le donne, rimane sempre valido ciò che dice l'evangelista Matteo.
Egli narra che incontro al Signore risorto si fecero delle donne - e tra queste la stessa Maria - e ne toccarono i piedi. ( Mt 28,9 )
È una questione sotto molti aspetti acuta, questa: indovinare cioè il senso delle parole: Non toccarmi poiché non sono ancora asceso al Padre mio.
Tutto quel che ho detto l'ho detto per aumentare la difficoltà del problema; e voi riscontrate che esso veramente è ardito, quasi insolubile.
Il Signore mi aiuti a risolverlo.
Colui che si è degnato di proporcelo si degni fornircene la spiegazione.
Pregate insieme con me per ottenere la riuscita, volgendo a me l'orecchio, a lui il cuore.
Vi renderò partecipi di quello che si sarà degnato suggerirmi.
Che se poi qualcuno ci capisce meglio, venga ad istruirci: se infatti io vi fo da maestro, non rigetto l'insegnamento altrui.
Quanto poi a coloro che non capiscono di più, vogliano udire da me quel che potranno capire.
Da quanto abbiamo udito, da ciò che appare nei Vangeli, i discepoli credevano che il Signore Gesù fosse un uomo: ( Lc 24,15-16 ) a questo livello si innalzava la loro fede.
Non sapevano sospingerla più in alto.
Camminavano con Cristo per terra: sapevano ciò che egli era diventato per noi, ma non sapevano che egli stesso ci aveva creati.
Effettivamente, Cristo è insieme e creatore e creatura. Vedilo creatore!
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio.
Per mezzo di lui tutte le cose furono fatte. Vedilo creatura!
E il Verbo si fece carne e abitò fra noi. ( Gv 1, 1-3.14 )
Così noi vediamo Gesù, ma ce lo vediamo dopo che ci è stata predicata la fede degli Apostoli.
Ciò che sappiamo noi essi non lo sapevano ancora.
Non vorrei offenderli, non oserei chiamarli ignoranti, ma trovo che essi stessi confessavano la propria ignoranza.
Tante cose non le sapevano; e solo più tardi appresero ciò che noi sappiamo.
Che Cristo sia Dio e uomo, che Cristo sia artefice delle cose e creato come una di loro, che Cristo sia creatore dell'uomo e uomo a sua volta creato, tutto questo noi lo sappiamo, essi non lo sapevano ancora.
Cristo Dio è uguale al Padre, è grande come il Padre, ha le stesse prerogative di lui.
È della stessa sua natura, ma non è la stessa persona.
È della stessa natura poiché l'uno e l'altro sono Dio, l'uno e l'altro onnipotenti e immutabili.
Ciò che è l'uno è anche l'altro.
Ma non sono la stessa persona, poiché l'uno è Padre, l'altro Figlio.
Chiunque conosce tutte queste cose, per lui Cristo è asceso al Padre, per chi non le conosce Cristo non è ancora asceso al Padre: per lui è ancora piccolo, con lui cammina in terra, per lui non è uguale all'Onnipotente.
Si innalza per chi progredisce, con chi progredisce si leva in alto.
Che significa dunque: Non mi toccare? ( Gv 20,17 )
Il toccare significa la fede.
Col toccare ci si accosta a colui che tocchiamo.
Osservate quella donna che soffriva perdite di sangue.
Disse in cuor suo: Basta che tocchi il lembo della sua veste e sarò guarita. ( Mt 9,21 )
Si avvicinò, toccò, e fu guarita.
Che vuol dire: Si avvicinò e toccò? Gli si appressò e credette.
Per convincervi che lo toccò quando credette, il Signore disse: Uno mi ha toccato.
Che significa: Mi ha toccato se non: Ha creduto in me?
Per rendervi conto che: Mi ha toccato equivale a: Ha creduto in me, osservate come i discepoli rispondendo gli dissero: Le folle ti fan ressa da ogni lato e tu chiedi: Chi mi ha toccato? ( Lc 8,45-46 )
Se camminassi tutto solo, se la gente ti lasciasse lo spazio necessario per muoverti, se accanto a te non ci fosse nessuno, sarebbe valida l'osservazione: Qualcuno mi ha toccato.
Qui però turbe ti si accalcano attorno e tu fai menzione di uno che ti ha toccato.
Ma egli replicò: Qualcuno mi ha toccato.
Prima infatti aveva chiesto: Chi mi ha toccato? e dopo aveva asserito: Qualcuno mi ha toccato.
Voi siete al corrente di ciò che dite e cioè che le folle fan ressa attorno a te, mentre: Uno mi ha toccato.
La folla sa accalcarsi attorno a una persona ma non sa toccarla.
È chiaro che egli voleva indicare proprio questo quando diceva: Chi mi ha toccato? e: Qualcuno mi ha toccato.
Dobbiamo ritenere che il toccare è la fede di chi lo tocca, o, meglio, l'appressarsi credendo.
In tale ipotesi, che significato hanno le parole: Non mi toccare, poiché non sono ancora asceso al Padre mio? ( Gv 20,17 )
Tu credi che io sono quel che vedi: Non sono ancora asceso al Padre.
Mi vedi uomo e mi ritieni uomo.
È vero che sono uomo, ma non deve fermarsi qui la tua fede.
Non toccarmi credendomi soltanto uomo.
Non sono infatti ancora asceso al Padre mio.
Fammi ascendere al Padre mio e toccami.
Vale a dire: Cresci, comprendi che io sono uguale al Padre; allora toccami pure e sarai salva.
Non toccarmi, poiché non sono ancora asceso al Padre mio.
Vedi come sia disceso; che sia asceso non lo vedi ancora.
Non sono infatti ancora asceso al Padre mio.
Mi sono profondamente abbassato prendendo la forma di servo e diventando simile agli uomini e quanto alle fattezze esteriori sono stato trovato uomo. ( Fil 2,7 )
Ma tutto questo è stato crocifisso, è stato sepolto ed è risuscitato.
L'altra prerogativa, che cioè essendo nella forma di Dio, non considerò un'appropriazione indebita l'essere uguale a Dio, ( Fil 2,6 ) tu ancora non la vedi.
Il fatto che io sia asceso non lo vedi ancora.
Non ti succeda che, per toccare la terra, perda il cielo; non ti succeda che, fissandoti nell'umanità, ti sia impedito di credere nella divinità.
Non toccarmi poiché non sono ancora asceso al Padre.
Si presenti l'ariano, o, meglio, prima si presenti il fotiniano!
Noi rispondiamo al fotiniano: Non toccarlo!
Che significa: Non toccarlo? Non crederlo come lo credi.
Cristo per te non è ancora asceso al Padre. Si presenti l'ariano!
Dice: Io credo che Cristo è Dio, ma un Dio minore.
Nemmeno per te Cristo è asceso al Padre.
Quando sarà asceso fino al Padre, allunga la mano per toccarlo.
Allunga la mano, tocca la sua divinità.
Riprende: Ma io lo riconosco Dio! sì, ma di un'altra natura, di un'altra essenza: un essere creato, non colui ad opera del quale sono state create tutte le cose; un essere fatto non il Verbo che era in principio, al di là del tempo. ( Gv 1, 1-3.14 )
Ti sei arrestato a un livello più basso: Cristo per te non è ancora asceso fino al Padre.
Vuoi che per te ascenda fino al Padre?
Credi all'Apostolo: Essendo di natura divina non ritenne usurpazione indebita l'essere uguale a Dio. ( Fil 2,6 )
Non era usurpazione perché era sua natura.
La rapina si ha quando una cosa si usurpa; invece quello che è natura non resta che riconoscerlo.
Essendo nella natura divina non ritenne appropriazione indebita l'essere uguale a Dio.
Così nacque, e nacque da sempre.
Nacque, nacque da sempre e nacque senza avere inizio.
Viceversa, tu, ariano, cosa asserisci?
Ci fu un tempo in cui il Figlio non esisteva.
Non vedi come per te questo Figlio non è ancora asceso fino al Padre?
Non toccarlo, non crederlo così!
Non c'è differenza di tempo tra il Padre e il Figlio.
Il Padre generò e il Figlio nacque: il Padre lo generò fuori del tempo e fuori del tempo è nato colui ad opera del quale il tempo cominciò ad esistere.
Toccalo così, e allora Cristo anche per te è salito al Padre.
Verbo, sì, ma coeterno a Dio; Sapienza di Dio, ma la Sapienza che mai mancò al Padre.
Ti replicherà a questo punto la tua mente carnale, discorrerà con te e nelle tenebre ti dirà: come dunque nacque costui?
Parlano con te le tenebre quando gridi: Mi si spieghi tutto questo!
Anch'io vorrei gridarti: Mi si spieghi!
Ma cos'è che vuoi ti venga spiegato? Se egli è nato o non è nato.
Se non fosse nato, non sarebbe infatti il Figlio.
Dunque, se è nato, c'è stato un tempo in cui non esisteva.
È, questa, una conclusione falsa: parli da uomo terreno, parli in base a categorie terrene.
Riprende: Spiegami però come può essere nato se è esistito da sempre!
Non te lo so spiegare, non te lo so spiegare: non ne sono capace.
Non sapendotelo spiegare, ti ribatto, invece che con le mie parole, con quelle del profeta: Chi sarà in grado di descrivere la sua generazione? ( Is 53,8 )
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