Discorsi sui tempi Liturgici |
1 - Nel battesimo inizia la vita nuova che culminerà in cielo
2 - Il battesimo non si può ripetere
3 - Anche se battezzato, l'eretico è privo di molti grandi beni
4 - Il battesimo esige la vita nuova
Il mio discorso si rivolge a voi, bambini or ora nati, piccoli in Cristo, nuova prole della Chiesa, frutto della grazia del Padre e della fecondità della Madre, germoglio santo, sciame di nuove reclute, fiori sbocciati a nostro onore e frutto del nostro lavoro, mio gaudio e mia corona, voi tutti che state nel Signore. ( Fil 4,1 )
Vi interpello con le parole dell'Apostolo: Ecco, la notte è passata e il giorno è ormai vicino.
Deponete dunque le opere delle tenebre e indossate le armi della luce; come in pieno giorno, camminate con onestà: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non nei giacigli e nella lussuria non fra contese e gelosie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo, e non abbandonatevi alla prudenza della carne assecondando le sue concupiscenze. ( Rm 13,12-14 )
Rivestitevi della vita di colui di cui vi siete rivestiti nel sacramento.
In realtà tutti quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo, per cui non c'è più né giudeo né greco, non c'è più né schiavo né libero, non c'è più né maschio né femmina.
Tutti infatti siete una cosa sola in Cristo Gesù. ( Gal 3,27-28 )
Questo deriva dalla forza stessa del sacramento, che è un sacramento di vita rinnovata: comincia in questo tempo con la remissione di tutti i peccati passati e raggiungerà la perfezione nella resurrezione dei morti.
Mediante il battesimo siete stati sepolti insieme con Cristo nella morte, per cui, come Cristo è risuscitato dai morti, così anche voi dovete camminare in novità di vita. ( Rm 6,4 )
Attualmente però, e cioè finché portate un corpo mortale, siete pellegrini lontano dal Signore ( 2 Cor 5,6 ) e camminate nella fede; ma colui stesso verso il quale tendete, cioè Gesù Cristo, in quanto uomo si è fatto per voi via certa.
Questo si è degnato di diventare per noi.
Egli tiene in serbo una grandissima dolcezza per coloro che lo temono; ( Sal 31,20 ) la manifesterà e renderà perfetta un giorno a gloria di quanti hanno in lui sperato.
Quel giorno riceveremo nella realtà ciò che ora abbiamo ricevuto solo nella speranza.
Siamo infatti figli di Dio ma quello che saremo non si è ancora manifestato.
Sappiamo tuttavia che, quando egli apparirà, noi saremo simili a lui poiché lo vedremo così com'egli è. ( 1 Gv 3,2 )
Questo prometteva lui personalmente quando diceva nel Vangelo: Chi mi ama osserva i miei comandamenti, e: Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e gli manifesterò me stesso. ( Gv 14,21 )
Oh, certo, quelli con i quali parlava lo vedevano; ma ne vedevano la natura di servo, nella quale il Padre è più grande di lui, non la natura divina, nella quale egli è uguale al Padre.
L'una mostrava a chi lo temeva, l'altra riservava a coloro che sperano in lui.
Nell'una si mostrava a chi era pellegrino, all'altra chiamava quelli che sarebbero convissuti con lui.
Con l'una costruiva una via per chi era in cammino, l'altra prometteva a chi sarebbe arrivato.
Avendo dunque, o carissimi, tali promesse, purifichiamoci da ogni immondezza del corpo e dello spirito, compiendo l'opera della santificazione nel timore di Dio. ( 2 Cor 7,1 )
Vi scongiuro a tenere una condotta di vita degna della vocazione con la quale siete stati chiamati: ricchi di umiltà e mitezza d'animo, sopportandovi l'un l'altro con amore, procurando con ogni mezzo di conservare l'unità dello spirito mediante il vincolo della pace. ( Ef 4,1-3 )
Qual è infatti la realtà di cui abbiamo ricevuto il pegno nel battesimo? ( 2 Cor 1,22 )
Ma ci sono, purtroppo, molti che si sono rivestiti di Cristo solo per il segno sacramentale, mentre nella fede e nel comportamento ne sono svestiti.
Così, per esempio, molti eretici hanno lo stesso sacramento del battesimo ma non ne hanno né il frutto della salvezza né il vincolo della pace.
Hanno - come dice l'Apostolo - l'apparenza della pietà ma ne rifiutano la sostanza. ( 2 Tm 3,5 )
Costoro che si sono lasciati segnare da disertori o sono diventati loro stessi disertori, per cui portano il sigillo del Re buono in un corpo meritevole di condanna, ci dicono: Se non siamo fedeli perché non ci date il battesimo?
Se al contrario lo siamo, perché venite in cerca di noi?
Come se non avessero letto l'episodio di Simon mago, che, pur avendo ricevuto il battesimo, sentì dirsi da Pietro: Non hai parte né eredità alcuna nella nostra fede. ( At 8,21 sec. Aug. )
Ecco, può accadere che uno abbia il battesimo di Cristo, non la fede né l'amore di Cristo, che abbia un sacramento sorgente di santità ma non sia incluso nell'eredità dei santi.
E, per quanto concerne il sacramento in quanto tale, non conta nulla il fatto che uno abbia ricevuto il battesimo di Cristo là dove non regna l'unità di Cristo.
Tanto è vero che anche uno che sia stato battezzato nella Chiesa, se apostata dalla Chiesa, resterà privato della santità della vita ma non del segno sacramentale.
Che col suo abbandono [ della Chiesa ] non abbia potuto perdere questo segno ne è prova il fatto che, quando ritorna, non gli si ripete.
È come quando un soldato diserta dal suo ruolo: non sta più con i suoi legittimi compagni ma non è privo del carattere del re.
Se poi costui si mettesse a imprimere su altri lo stesso sigillo, non li renderebbe partecipi della vita ma compagni nella pena.
Se viceversa seguito dagli altri tornasse al posto legittimo e ordinato nell'esercito, una volta placato lo sdegno del re, sarebbe a lui perdonata la defezione e sarebbero ammessi anche gli altri che si fossero a lui uniti.
Nell'uno e negli altri sarebbe emendata la colpa, rimessa la pena; sarebbe loro data la pace, senza ripetere in nessuno il sigillo con cui erano stati contrassegnati.
Non vengano tuttavia a dirci: Che cosa ci date, se il battesimo già lo possediamo?
A tal segno ignorano ciò che dicono da non voler nemmeno leggere le testimonianze della sacra Scrittura.
In essa infatti si racconta come nell'ambito della Chiesa stessa, cioè della comunione fra le membra di Cristo, ed esattamente in Samaria, c'erano molti che, pur essendo stati battezzati, non avevano ricevuto lo Spirito Santo ma, finché non giunsero da loro gli Apostoli da Gerusalemme, erano rimasti col solo battesimo. ( At 8,5ss )
Il contrario capitò a Cornelio e a coloro che erano con lui che, prima di ricevere il sacramento del battesimo, meritarono di ricevere lo Spirito Santo. ( At 10,44 )
In questa maniera Dio ci insegnava che una cosa è il segno della salvezza e un'altra la salvezza stessa, una cosa la parvenza della pietà e un'altra la forza interiore della pietà. ( 2 Tm 3,5 )
Dicono: Che cosa ci date, se il battesimo già lo possediamo?
O insensatezza sacrilega! Credere che la Chiesa di Cristo - da cui sono fuori - sia una cosa da nulla, per cui, quando vengono inseriti nella comunione con lei, pensino di non ricevere niente!
Dica loro il profeta Amos: Guai a coloro che ritengono Sion una cosa da nulla! ( Am 6,1 sec. LXX )
Dice: Cosa potrò ancora ricevere se ho già il battesimo?
Riceverai la Chiesa, che non hai; riceverai l'unità, che non hai; riceverai la pace, che non hai.
O, se queste cose ti sembrano robetta da nulla, combatti, soldato disertore, contro il tuo Imperatore, che dice: Chi non raccoglie con me disperde; ( Lc 11,23 ) combatti contro il suo Apostolo, anzi di nuovo contro lui stesso che per bocca dell'Apostolo ti dice: Sopportatevi a vicenda nell'amore procurando di conservare l'unità dello Spirito mediante il vincolo della pace. ( Ef 4,2-3 )
Fatti un elenco delle cose che dice: la sopportazione, l'amore, l'unione degli spiriti, la pace.
Rifletti su quello Spirito ivi menzionato e descritto come autore di tutti quei doni, del quale tu sei privo.
O che eri animato da spirito di sopportazione quando ti separasti dalla Chiesa?
Chi amasti quando abbandonasti le membra di Cristo?
Che unità possiedi dopo il taglio sacrilego?
Quale pace nella tua sciagurata discordia?
Dio ci guardi dal pensare che tutte queste cose siano roba da nulla!
Ma tu, privo di queste cose, sei un nulla.
Se consideri una bagattella ricevere in seno alla Chiesa cose come queste, puoi, certo, avere il battesimo; ma qualunque cosa tu abbia, se l'hai senza queste altre cose, ce l'hai per un aumento di condanna.
Il battesimo di Cristo infatti, che unito a questi suoi frutti sarebbe per te mezzo di salvezza, senza di essi è solo testimone della tua perversità.
Quanto invece a voi, figli santi, membra della Chiesa cattolica, non avete ricevuto un battesimo diverso ma l'avete ricevuto con altri risultati: l'avete ricevuto non perché vi fosse di condanna ma di vita, non di rovina ma di salvezza, non di dannazione ma di gloria.
Insieme infatti avete ricevuto anche l'unità dello Spirito nel vincolo della pace, ( Ef 4,3 ) a condizione - s'intende - che conserviate integro il dono ricevuto e progredendo raggiungiate mete più alte.
Questo è quello che desidero e che spero, quello a cui vi esorto e scongiuro.
Oggi è l'ottavo giorno dalla vostra nascita.
Oggi si completa in voi il sigillo della fede, come avveniva presso gli antichi padri quando a otto giorni dalla nascita carnale si praticava la circoncisione carnale.
La deposizione della mortalità era raffigurata in quel membro umano per mezzo del quale nasce l'uomo destinato a morire.
Di questa mortalità della carne il nostro Signore si spogliò mediante la resurrezione, nella quale non prese un corpo diverso ma riportò alla vita lo stesso corpo, che non sarebbe più potuto morire.
Con la sua resurrezione il Signore consacrò il giorno della domenica, giorno terzo dopo la sua morte, nel computo ordinario dei giorni giorno ottavo dopo il sabato e, nello stesso tempo, giorno primo.
Ora anche voi che, sebbene non ancora nella realtà ma solo nella speranza - speranza certa -, possedete il mistero di questa rinascita e ne avete ricevuto in pegno lo Spirito ascoltate: Se siete risorti con Cristo, gustate le cose di lassù, dov'è Cristo, assiso alla destra di Dio; cercate le cose di lassù e non quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.
Quando apparirà Cristo, vostra vita, allora anche voi apparirete insieme con lui nella gloria. ( Col 3,1-4 )
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