Discorsi sui tempi Liturgici |
1 - I fatti dell'Esodo si avverano pienamente in ogni battezzato
2 - Esortazioni mutuate dall'epistolario paolino
3 - Aderire a Cristo per raggiungere il regno eterno
Un discorso nel quale si ingiunga e si raccomandi la bontà della vita al fine di impetrare e conseguire la vita eterna è un discorso che vale per tutti, ma vogliamo rivolgerci particolarmente a voi, nuovi germogli di santità, rigenerati dall'acqua e dallo Spirito, piantati e irrigati dal nostro ministero nel campo di Dio, che fa crescere. ( 1 Cor 3,7 )
Consideratevi come popolo liberato dall'Egitto, da una dura schiavitù, ( Es 14 ) quando su di voi dominava l'iniquità.
Fate anche conto d'aver attraversato il Mar Rosso ( Es 14,22 ) mediante il battesimo suggellato dalla croce sanguinante di Cristo.
Come nemici che vi inseguivano alle spalle considerate i peccati passati: i quali, come perirono gli Egiziani mentre il popolo di Dio attraversava il mare, così sono stati distrutti nel momento del vostro battesimo.
D'ora in poi aspirate, come a terra promessa, al regno dei cieli a cui siete stati chiamati; e riguardo alla presente vita terrena, consideratela un deserto in cui dovete camminare, e resistete con vigilanza alle tentazioni.
Dalla partecipazione al santo altare1 vi è dato ricevere la vostra manna e dalla pietra scaturisce l'acqua che bevete.
Tutto questo ricorda e inculca nel suo insegnamento l'apostolo Paolo quando dice: Non voglio, o fratelli, che voi ignoriate come i nostri padri furono tutti dentro la nube e tutti attraversarono il mare e tutti per mezzo di Mosè furono battezzati nella nube e nel mare; tutti inoltre mangiarono dello stesso cibo spirituale e tutti bevvero della stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da quella pietra spirituale che li seguiva, e quella pietra era Cristo. ( 1 Cor 10,1-4 )
Da queste parole dell'Apostolo riconoscete all'evidenza che quanto noi trasmettiamo al vostro orecchio e alla vostra mente non è frutto di elucubrazioni nostre personali ma ve lo diciamo perché edotti dalla sacra Scrittura.
Per quel che concerne poi le parole di esortazione che vi ho rivolte invitandovi a resistere con vigilanza alle tentazioni, approfondite quel che, proseguendo il discorso, dice l'Apostolo in tono minaccioso: Nonostante tutto questo, la maggior parte di loro non incontrò il gradimento di Dio e furono abbattuti nel deserto.
Questi avvenimenti furono dei simboli nei nostri confronti, affinché noi non nutriamo cattive passioni come ne ebbero loro, né adoriamo gli idoli come fecero alcuni di loro.
Sta infatti scritto: Il popolo si sedette per mangiare e bere e si alzò per divertirsi.
Non dobbiamo nemmeno darci alla fornicazione, come fornicarono alcuni di loro, per cui in un sol giorno ne caddero ventitremila.
Né dobbiamo tentare Cristo, come lo tentarono alcuni di loro, i quali furono uccisi dai serpenti.
Non dovete nemmeno essere mormoratori, come fecero alcuni di loro e furono abbattuti dallo sterminatore.
Tutte queste cose, accadute a loro, avevano valore di simbolo: sono state scritte infatti perché fossero di ammonimento per noi, sui quali incombe la fine dei tempi. ( 1 Cor 10,5-11 )
Ebbene voi, carissimi, evitando questi cattivi esempi dei tempi passati, imitate coloro che piacquero a Dio e non coloro che andarono in perdizione, offendendo Dio.
Cosa giovò infatti agli Ebrei l'essere scampati dagli Egiziani attraversando il Mar Rosso ( Es 14,22-30 ) quando poi morirono nel deserto morsi dai serpenti? ( Nm 21,6 )
Così sono coloro che si fanno battezzare ottenendo in tal modo il perdono dei peccati commessi ma poi, non apprezzando debitamente la grandezza della grazia, si lasciano sorprendere dai morsi velenosi delle seduzioni che ne causano la mente e non riescono ad arrivare alla vita loro promessa.
Fuggite i loro esempi e con perseverante obbedienza state uniti a colui che vi ha redenti.
Così raggiungerete il regno: non un regno come quello che fu dato al popolo dell'antica alleanza, che era immagine di quello futuro, ( Col 2,16 ) ma un regno dove sarete in eterno con Cristo e vivrete in una felicità eterna.
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