Discorsi sul Vecchio Testamento |
1 - Signore è la radice …
2 - … su cui è cresciuta la Chiesa
3 - La bellezza interiore di Cristo
4 - Amiamo lo sposo, resosi deforme per noi
5 - Accecamento dei giudei nei confronti di Cristo e degli eretici riguardo la Chiesa
6 - Mirabili le generazioni umana e divina di Cristo
7 - Insano atteggiamento dei custodi del sepolcro di Cristo
8 - Impegno quotidiano del cristiano per ottenere un favorevole giudizio finale
Fratelli carissimi, molto tempo prima [ che le cose avvenissero ] fu profetizzato del nostro Signore e Salvatore: Si eleverà come un virgulto e come una radice in terra assetata. ( Is 53,2 )
Perché come una radice? Eccotelo! Non ha bellezza né onore. ( Is 53,2 )
Soffrì, fu umiliato, fu sputacchiato. Non aveva bellezza.
Si mostrava uomo, mentre era Dio; ma era come una radice, la quale non è bella anche se nel suo interno ha la forza della sua bellezza.
Statemi attenti, fratelli miei, e osservate la misericordia di Dio.
Quando guardi un bell'albero, prosperoso, verdeggiante per le foglie, ferace di frutti, lo esalti.
Ti piace staccare qualcuno dei suoi frutti, sederti alla sua ombra e ristorarti dal caldo: lodi questo complesso di bellezze.
Se ti si mostrasse la radice, non vi troveresti alcuna bellezza.
Non disprezzare ciò che è privo di appariscenza: da lì ha tratto origine tutto ciò che ammiri.
Come radice in terra assetata. Guardate ora lo splendore dell'albero!
È cresciuta la Chiesa; le genti hanno creduto, nel nome di Cristo sono stati vinti i sovrani, perché in tal modo diventassero vincitori nell'intera faccia della terra.
Il loro collo si è piegato al giogo di Cristo.
Prima perseguitavano i cristiani a motivo degli idoli, ora perseguitano gli idoli a causa di Cristo.
In ogni angustia, in ogni loro tribolazione adesso ricorrono tutti all'aiuto della Chiesa.
Quel granello di senape è cresciuto, diventando più grande di tutti gli ortaggi, e gli uccelli del cielo vengono, vengono i superbi del mondo, e trovano riposo al riparo dei suoi rami. ( Mt 13,31-32; Lc 13,19 )
Donde una così grande bellezza? È sorta da non so quale radice, e ora questa bellezza è coperta di gloria.
Andiamo a cercare la radice.
Fu coperto di sputi, fu umiliato, flagellato, crocifisso, ferito, disprezzato.
Ecco, qui non c'è bellezza, ma nella Chiesa rifulge la gloria della radice.
Il profeta dunque descrive lo sposo e lo presenta disprezzato, disonorato, abietto.
Ora però voi potete osservare l'albero che è sorto da tale radice e ha riempito l'universo.
Radice in terra assetata.
Non ha bellezza né onore; e noi l'abbiamo visto e non aveva né bellezza né attrattiva. ( Is 53,2 )
Non è forse costui il figlio del falegname? ( Mc 6,3 )
Quanto doveva essere privo di attrattiva se gli si poté dire: Non diciamo forse la verità affermando che egli ha un demonio? ( Gv 8,48 )
Nel suo nome i demoni fuggivano, e a lui si rinfaccia di avere un demonio!
Ma perché questo? L'abbiamo visto, e non aveva né bellezza né attrattiva.
Qual è la bellezza che egli aveva dentro, dove non si riusciva a vedere?
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. ( Gv 1,1 )
Qual è la tua bellezza? Essendo di natura divina, non ritenne una rapina l'essere uguale a Dio. ( Fil 2,6 )
E dove lo si vide privo di bellezza e di attrattiva?
Egli non aveva bellezza, ma il suo volto era abbassato e la sua posizione deforme più che non quella di qualsiasi altro uomo. Uomo coperto di piaghe. ( Is 53,3 )
Mentre era coperto di piaghe, uomo; prima di esserlo, Dio; dopo di esserlo, Uomo-Dio.
Uomo coperto di piaghe ed esperto nel sopportare le infermità.
Le infermità di chi? Di coloro per causa dei quali soffriva.
Il medico portava le infermità dei frenetici, e mentre lo stavano crocifiggendo pregava e diceva: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno. ( Lc 23,34 )
Ponete attenzione! Amiamo lo sposo!
Quanto più ci è presentato deforme, tanto più splendido, tanto più dolce è diventato per la sua sposa.
Per questo motivo egli nascose il suo volto.
Lo nascose perché non lo comprendessero i suoi crocifissori.
Il suo volto fu coperto di maltrattamenti e non fu stimato cosa pregevole. ( Is 53,3 )
Egli porta le nostre infermità ed è nel dolore in vece nostra.
Noi abbiamo ritenuto che egli fosse nei dolori, nella piaga e nella sofferenza, ma egli è stato ferito per i nostri peccati, è stato fiaccato per le nostre iniquità.
Il castigo che ottiene a noi la pace è ricaduto su di lui, e per le sue lividure siamo stati sanati.
Noi tutti infatti, come pecore, eravamo andati fuori strada, e il Signore l'ha condannato per i nostri peccati. ( Is 53,4-6 )
È il Vangelo o una profezia? Contro queste predizioni cosa possono dire i giudei?
Non è sorprendente che essi ascoltino tutte queste parole, che ne siano i possessori, che le leggano, eppure non trovino come siano state dette esclusivamente di colui del quale nel Vangelo si fa l'annuncio per ogni nazione della terra?
Non è sorprendente che ancora non vogliano farsi cristiani, ma siano a tal segno ciechi contro gli evidentissimi oracoli dei profeti?
Non ti sorprenda l'accecamento dei giudei nei confronti di Cristo.
Ecco finisce quanto viene detto dello Sposo e si comincia a parlare della sposa.
Ebbene, come nei riguardi dello Sposo ti sorprendeva la cecità dei giudei, così riguardo alla sposa ti sorprenda la cecità degli eretici.
Intanto stupiamoci per la cecità dei giudei.
Il Signore l'ha condannato per i nostri peccati; e lui, maltrattato, non aprì bocca.
Fu condotto al sacrificio come una pecora, e come agnello che non emette voce dinanzi a chi lo tosa, così egli non aprì la sua bocca.
Nell'umiltà fu spiccata contro di lui la sentenza.
Affinché però non lo disprezzi [ dice ]: Chi narrerà la sua generazione? ( Is 53,7-8 )
Quale generazione? Prima della stella mattutina io ti ho generato. ( Sal 110,3 )
Ecco una generazione: prima della stella del mattino, cioè prima di tutte le cose create, prima di tutti gli angeli, prima di ogni creatura.
Come mai? Tutto è stato fatto ad opera di lui. ( Gv 1,3 )
Ma forse si narra qui la sua seconda generazione.
E chi sarebbe in grado di narrarla? Viene concepito tramite la fede; senza che intervenga maschio, il grembo della Vergine si empie: come sposo procede dal suo talamo. ( Sal 19,6 )
Mirabile è questa generazione: mirabile la generazione umana, avvenuta senza padre, com'era mirabile l'altra, avvenuta senza madre.
Come pecora fu condotto al sacrificio, e come agnello dinanzi a colui che lo tosa, così egli non aprì la sua bocca.
Nell'umiltà fu spiccata contro di lui la sentenza.
Chi narrerà la sua generazione? Poiché la sua vita sarà tolta dalla terra. ( Is 53,7-8 )
Enunzia la sua resurrezione. Vedete come con verità il Signore diceva ( né la Verità poteva dire altro che il vero! ): Queste cose sono state scritte di me nella legge, nei profeti e nei salmi.
Avete ascoltato che il Cristo doveva soffrire e risorgere.
Della resurrezione avete sentito parlare or ora: Poiché la sua vita sarà tolta dalla terra.
E nel suo nome [ debbono ] essere predicate la conversione e la remissione dei peccati in tutte le genti a cominciare da Gerusalemme. ( Lc 24, 44.46-47 )
La stessa cosa ascolterete dal nostro profeta: non perché dobbiamo anteporre il profeta al Signore.
Precedette l'araldo, è seguito il Giudice.
L'araldo diceva non parole sue ma del Signore, e il Giudice, che gli veniva appresso, confermò come sue le parole dette dall'araldo.
Poiché la sua vita sarà tolta dalla terra. Per le iniquità del mio popolo è stato condotto alla morte. ( Is 53,8 )
Lo ascoltavate poco fa dire ad essi: Cosa vi ho fatto?
Se trovate in me qualche peccato, riprendetemi.
Ma loro: Crocifiggilo, crocifiggilo! ( Gv 19,6 )
Certo [ essi lo credevano ] un uomo, ma comunque innocente.
Pertanto è vero che per le iniquità del mio popolo è stato condotto alla morte.
Darò dunque i cattivi per la sua sepoltura.
Che vuol dire questo Darò i cattivi per la sua sepoltura e i ricchi per la sua morte? ( Is 53,9 )
I cattivi per la sepoltura, i ricchi per la morte.
Quel Giuseppe di Arimatea, uomo ricco, mentre il Signore era sospeso sulla croce, andò da Pilato e chiese il corpo di lui.
Gli prestò l'ossequio della sepoltura.
Furono dati dei ricchi per la sua morte: seppellì un povero, nel quale cercava la ricchezza.
Quindi i ricchi per la sua morte.
Quel che dice dopo era accaduto prima e quel che dice prima accadde dopo: I cattivi per la sua sepoltura.
Come lo dimostriamo? I giudei andarono da Pilato e gli dissero: Signore, abbiamo sentito dire che quel bugiardo ( ό πλάνος, cioè quell'impostore ) ha detto ai suoi discepoli che, una volta ucciso, sarebbe poi risuscitato.
Fa' custodire il sepolcro, perché non vengano di notte i suoi discepoli e lo portino via e l'ultimo inganno non sia peggiore del precedente.
Disse loro Pilato: Avete i soldati; custoditelo come vi pare. ( Mt 27,57-66 )
Essi presero i soldati e li posero a fare la guardia.
Costoro sono i cattivi, ed essi furono dati per la sua sepoltura, perché cioè facessero da custodi.
Ma come dimostriamo che sono cattivi?
I soldati erano stati inviati senza che ne intendessero la malizia: il giudice l'aveva loro comandato ed essi vennero al sepolcro e ne fecero la guardia.
Ascolta in che modo siano stati cattivi; leggi il Vangelo.
Dopo la resurrezione del Signore, videro l'angelo e ne furono atterriti, sbigottiti.
Mentre agli altri fu detto: Voi non dovete temere, costoro furono invasi da timore perché non li sosteneva la fede.
Eppure conoscevano tutte quelle cose!
Ma essi andarono dai giudei e raccontarono loro tutto l'accaduto.
I giudei dissero: Vi diamo del denaro.
Se ne deduce che erano cattivi: nascosero la verità, spacciarono la menzogna.
In che modo spacciarono la menzogna? Nulla di strano: spacciarono una menzogna.
Erano ciechi e vendettero la menzogna ad altri ciechi.
Dite - così fu loro suggerito - che mentre voi dormivate sono venuti i suoi discepoli e se lo sono portato via.
O vanità che vendi la vanità alla vanità!
Gente fatua ascolterà [ la diceria ] e ci crederà: e questo è oggi diffuso fra i giudei; così reca la pubblica fama, vana, falsa, infondata. ( Mt 28 )
Non vogliono prestare ascolto alla testimonianza dei martiri, da cui conseguirebbero la vita, e dàn retta alla testimonianza di gente addormentata, per cui si condannano alla perdizione.
Se le guardie dormivano, come poterono vedere chi lo portò via dal sepolcro?
Ovvero, che facevi, o cattivo, col tuo vegliare?
O cattivo, non senza motivo ha parlato di te il profeta: Darò i cattivi per la sua sepoltura.
O cattivi, o pessimi! o eravate svegli, e allora dovevate fare la guardia [ alla tomba ], o dormivate, e allora non vi siete accorti di quel che è accaduto.
In tal modo si è adempiuto ciò che tanto tempo prima lo Spirito Santo aveva predetto per bocca del profeta: Hanno ordito trame che non hanno potuto confermare. ( Sal 21,12 )
Tutte queste cose, fratelli carissimi, sono state profetizzate e si sono adempiute per la nostra salvezza.
Noi quindi dobbiamo ringraziare la divina misericordia e con tutte le forze, per quanto ci è possibile, impegnarci affinché i benefici ricevuti da Dio non ci procurino un [ severo ] giudizio ma un progresso [ spirituale ].
Quando cioè giungerà il terribile giorno del giudizio e del rendiconto, il nostro Signore e Salvatore, che verrà a giudicare, trovi intatto quello che ci aveva donato quando venne per essere giudicato.
Certamente, quando egli verrà, ci farà dono di quanto ci ha promesso, ma ci chiederà conto di quello che ha redento.
Ciò che ci ha elargito nella sua prima venuta esigerà nella seconda.
È vero che dobbiamo avere molta fiducia nella sua misericordia, tuttavia non dobbiamo essere negligenti nel temere la sua giustizia.
Ti giudicherà infatti con giustizia colui che ti ha redento con misericordia.
Che se ci perdona mentre noi per tanto tempo continuiamo a peccare, non è noncuranza ma pazienza: egli non ha perso il suo potere, ma ha soltanto voluto darci la possibilità del ravvedimento.
Temiamo dunque la giustizia di colui che desideriamo ci tratti con misericordia.
Ora ci perdona, ma non tace; e, anche se tacesse, non tacerà per sempre.
Ascoltiamolo mentre parla con i precetti, se vogliamo che ci usi pietà quando parlerà nel giudizio.
Ora ci si concede misericordia, allora ci si esigerà giustizia, e ciascuno pagherà secondo le sue opere.
Si avvererà quanto detto dall'Apostolo: Giudizio senza misericordia per colui che non avrà usato misericordia. ( Gc 2,13 )
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