Lettere |
Scritta tra il 399 e il 400.
Agostino esorta Crispino a rispondere per lettera ad alcuni argomenti proposti circa lo scisma ( n. 1 ), ricordandogli che gli stessi Donatisti riammisero nell'episcopato gli autori di un altro scisma avvenuto nell'interno del loro scisma ( n. 2 ); confuta le calunnie di presunte persecuzioni dei Cattolici contro i Donatisti ( n. 3 ) e l'affermazione che i Cattolici non hanno il battesimo cristiano ( n. 4-5 ).
[ A Crispino ] il destinatario manca nei manoscritti
Ho premesso questa soprascritta alla mia lettera poiché i vostri rimproverano la nostra umiltà; potrebbe sembrare che io abbia fatto ciò per arrecarti un affronto se non aspettassi da te una risposta nei termini usati da me.
Perché dovrei usare molte parole per ricordarti la promessa da te fatta a Cartagine o le mie preghiere insistenti?
In qualunque modo fin'ora abbiamo agito, il passato non c'impedisca di compiere il resto.
Ora per grazia di Dio non c'è scusa che tenga, a mio parere: tutt'e due siamo in Numidia e siamo vicini l'uno all'altro.
M'è giunta la voce che vuoi provare ancora a discutere con me sulla questione che divide la nostra comunione.
Vedi come in breve si tolgono di mezzo tutte le tergiversazioni.
Rispondi alla presente lettera, se lo vuoi; forse ciò sarà sufficiente non solo a noi, ma pure a quanti desiderano ascoltarci; se non basterà, riprenderemo e ci scambieremo la nostra corrispondenza epistolare fino a che basti.
Quale comodità maggiore ci potrebbe offrire la vicinanza sì grande delle città in cui abitiamo?
Ho stabilito infatti di non trattare con voi su questo argomento se non per corrispondenza epistolare, non solo perché a nessuno di voi sfugga dalla memoria ciò che si dice, ma anche per non privarne quanti hanno a ciò interesse e per caso non possono partecipare al dibattito.
Voi siete soliti mettere in campo ripetutamente le falsità che volete a proposito di fatti del passato, forse non tanto per gusto di mentire quanto per errore.
Se quindi siete d'accordo, giudichiamo i fatti passati in base ai presenti.
Senza dubbio ricordi come ai tempi del popolo prediletto fu commesso pure il sacrilegio dell'idolatria ( Es 32,1.6 ) e dal re dispregiatore fu bruciato il libro del profeta; ( Ger 36,23 ) il peccato dello scisma non sarebbe stato punito in modo più crudele che questi due peccati, se non fosse giudicato più grave.
Ricordi infatti come gli autori dello scisma furono inghiottiti vivi dalla terra e quanti avevano acconsentito furono inceneriti dal fuoco caduto dal Cielo. ( Nm 16,31-35 )
Né la costruzione e l'adorazione dell'idolo, né il bruciamento del libro sacro meritarono un simile castigo.
Perché dunque voi, che siete soliti rinfacciarci colpe dei nostri che non son provate ma che sono piuttosto provate nei confronti dei vostri, di coloro cioè che, spinti dalla paura della persecuzione, consegnarono i Libri del Signore perché fossero bruciati nel fuoco; perché dunque avete accolto di nuovo nel medesimo episcopato coloro che avevate condannati, dico Feliciano Mustitano e Pretestato Assuritano?
E dire che, rei di aver provocato lo scisma, li avevate condannati "con sentenza veridica del vostro concilio plenario", come è scritto negli Atti relativi! Nessuno di questi due - come voi dite a chi non conosce i fatti - era del numero di coloro ai quali il vostro concilio aveva prorogato e fissato un termine, passato il quale, se non fossero tornati alla vostra comunione, sarebbero stati sottoposti alla pena stabilita dalla medesima sentenza; questi erano invece del numero di quelli da voi condannati senza dilazione, in quel giorno in cui a quelli concedeste la dilazione.
Se lo negherai lo proverò.
Il vostro concilio è molto esplicito a tal proposito; abbiamo pure nelle nostre mani gli Atti proconsolari, nei quali avete esposto non una sola volta il fatto.
Prepara dunque un'altra difesa, se lo puoi, per non frapporre indugi col negare ciò che io proverò irrefutabilmente.
Poiché se Feliciano e Pretestato erano innocenti, perché mai furono colpiti da quella condanna?
Se invece erano colpevoli, perché furono poi reintegrati?
Se proverai che sono innocenti, perché non dovremmo noi credere che poterono essere condannati degli innocenti sotto la falsa accusa d'aver consegnato i Libri Sacri, da un numero molto minore di vostri predecessori, se da trecentodieci loro successori poterono essere condannati degli innocenti sotto l'imputazione d'una falsa colpa, in base a una sentenza da voi detta pomposamente: "sentenza veridica del concilio plenario"?
Se invece proverai che furono condannati giustamente, qual difesa ti rimane per giustificare che furono reintegrati nel medesimo episcopato, se non esagerando l'utilità e il vantaggio della pace, per dimostrare che si debbano tollerare pure queste colpe per non spezzare il vincolo dell'unità?
Volesse il cielo che tu agissi non solo con le forze della parola, ma pure del cuore!
Allora comprenderesti certamente che non dev'essere violata da nessuna calunnia la pace di Cristo diffusa per tutta la terra, se è lecito in Africa reintegrare nel medesimo vescovado perfino vescovi condannati per un sacrilego scisma.
Un'altra delle solite vostre accuse lanciate contro di noi è che vi perseguitiamo per mezzo delle autorità civili.
A questo proposito non voglio discutere quale castigo meritereste per la gravità di un sì mostruoso peccato, o quanto siamo moderati verso di voi per spirito di cristiana mansuetudine; dico solo: se questa è una colpa, perché mai voi avete perseguitato con tanto accanimento i Massimianisti invocando contro di essi l'autorità dei giudici inviati dagli Imperatori i quali furono per mezzo del Vangelo generati a Cristo dalla nostra comunione?
Perché li avete scacciati dalle basiliche che essi occupavano già al momento in cui avvenne lo scisma?
Perché li avete spaventati con lo strepito delle vostre controversie, con le ordinanze dei magistrati, con gli assalti delle truppe di polizia?
Le traversie da essi patite in ogni luogo durante tale persecuzione sono attestate da tante tracce di fatti recenti; quali ordini furono impartiti è indicato dai registri pubblici; le terre, in cui viene pure venerata come santa la memoria di quel famigerato vostro capo militare che fu Ottato, parlano ancora ad alta voce delle azioni da voi compiute contro di essi.
Siete pure soliti affermare che noi non abbiamo il battesimo di Cristo, anzi ch'esso non esiste in nessun'altra comunione all'infuori della vostra!
Potrei fare su tale argomento una dissertazione piuttosto lunga, ma qual bisogno ce n'è contro di voi, i quali, nell'accogliere Feliciano e Pretestato, accoglieste pure il battesimo dei Massimianisti?
Ecco tutti quelli che essi battezzarono quand'erano in comunione con Massimiano, allorché tentaste di scacciare dalle loro basiliche mediante un lungo dibattito giudiziale - come attestano i verbali degli Atti - i due espressamente nominati, cioè Feliciano e Pretestato; tutti quelli dunque i quali in quel tempo essi battezzarono, ora li hanno con sé e con voi; quei tali furono battezzati non solo in caso di gravi malattie, ma pure durante le solennità pasquali in tante chiese appartenenti alle loro città e anche nelle stesse grandi città, ove ricevettero il battesimo fuori della vostra comunione pur rimanendo nell'empio scisma.
A nessuno di essi fu ripetuto il battesimo.
Volesse il cielo che voi poteste provare che, dopo la riassunzione di Feliciano e Pretestato [ nella vostra setta ] sia stato ripetuto ( perché, secondo voi, fosse valido ) il battesimo di tutti quelli ai quali era stato conferito ( secondo voi in modo invalido ) da quei due quando erano nell'empio scisma ma fuori [ della vostra setta ].
Se infatti questi dovevano esser battezzati di nuovo, dovevano essere ordinati di nuovo anche quei due.
Poiché se non potevano battezzare fuori della vostra comunione avevano perduto l'episcopato staccandosi da voi: se invece staccandosi da voi non avevano perduto l'episcopato, potevano ben conferire il battesimo.
Se poi avevano perduto l'episcopato, tornando dovevano ricevere di nuovo l'ordinazione.
Ma non temere: com'è certo ch'essi ritornarono con la medesima dignità vescovile con la quale erano usciti, così è certo che quanti amministrarono il battesimo nello scisma di Massimiano si riconciliarono con la vostra comunione senza che venisse affatto ripetuto il Battesimo.
Quali lacrime sarebbero mai sufficienti per piangere che si accetti il battesimo dei Massimianisti e si respinga con disprezzo il Battesimo della Chiesa universale?
Dopo averli giudicati o senza averli giudicati, a ragione o a torto avete condannato Feliciano, avete condannato Pretestato; orbene, dimmi: chi dei vostri giudicò mai o condannò un vescovo di Corinto, della Galazia, di Efeso, dì Colosse, di Filippi, di Tessalonica e di tutte le altre città, a proposito delle quali è stato detto: Si prostreranno in adorazione dinanzi a Lui tutte le famiglie delle genti? ( Sal 22,28 )
Dunque, si accetta il battesimo di costoro e si respinge con disprezzo il battesimo di quelli che non sono né degli uni né degli altri, ma di Colui del quale è stato detto: Questo è colui che battezza? ( Gv 1,33 )
Ma non parlo di ciò: tu fissa l'attenzione ai fatti che sono evidenti, osserva bene i fatti che colpiscono perfino gli occhi d'un cieco: persone condannate hanno il battesimo e non lo hanno persone neppure giudicate?
Hanno il battesimo persone nominate espressamente come colpevoli di scisma e scomunicati, e non l'hanno persone sconosciute ai Donatisti, lontane dalle regioni di questi, mai giudicate?
Lo hanno quelli staccatisi da una setta scismatica dell'Africa e non l'hanno quelli ai quali venne nell'Africa lo stesso Vangelo?
Ma perché sto ad importunarti con altre considerazioni?
Rispondi alle mie domande: considera quanto eccessivamente è stata valutata dal vostro concilio l'empietà dello scisma nei confronti dei Massimianisti; considera le persecuzioni loro inflitte da voi per mezzo del potere giudiziario; considera il battesimo di quelli che accoglieste insieme con quelli da voi condannati e, se puoi, rispondi se avete qualche argomento per ingenerare confusione negli ignoranti: perché mai vi siete staccati da tutto il mondo cattolico con uno scisma di gran lunga più colpevole di quello che vi vantate di aver condannato nei riguardi dei Massimianisti?
La pace di Cristo trionfi nel tuo cuore.
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