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Scritta circa lo stesso tempo.
Quodvultdeus sollecita da Agostino un catalogo delle eresie pullulate contro la fede cristiana esponendone in breve le tesi e i riti ( n. 1-2 ) e spiegando le tesi contrarie perché sia d'aiuto alle persone incolte ( n. 3-4 ).
Il diacono Quodvultdeus al Vescovo Agostino, signore degno d'essere venerato e padre veramente beatisssimo
Sono stato a lungo esitante e ho spesso rimandato ciò che ora oso fare.
Quello che principalmente - come suole dirsi - mi ha spinto a decidermi è stata la bontà della Beatitudine tua conosciuta da tutti.
Pensando ad essa ho avuto maggior timore d'esser giudicato da Dio superbo se non domandavo, infingardo se non cercavo, pigro se non bussavo.
Potrei credere che mi basterebbe solo questa mia volontà anche se non potessi ottenere alcun risultato ma, poiché so con certezza che la tua santa intelligenza, tutta penetrata di Cristo, è pronta non solo a spalancare a quanti lo vogliono la porta della verità divina, ( Col 4,3 ) a te aperta dalla grazia del cielo, ma altresì a convincere ad entrarvi tutti coloro che non lo vogliono, non frapporrò indugi alle occupazioni dell'Eccellenza tua con le mie superflue chiacchiere, ma in breve ti farò capire quanto desidero ottenere con questa mia pressante preghiera.
Da me stesso arguisco che anche in questa grande città ci sono alcuni membri del clero ignoranti e, quanto potrebbe essere utile a tutto quel ceto ciò che ti chiedo, lo lascio esaminare alla ponderatezza della Santità tua.
Spero d'altronde che anch'io, pur indegno, potrò ricavarne un beneficio speciale, come tutti coloro che l'ottengono dalle tue fatiche spirituali, mio signore degno di venerazione e veramente beatissimo padre.
Prego dunque la tua Pietà che si degni di esporre quali sono state e sono le eresie da quando la religione Cristiana ha ricevuto il nome dell'eredità, quali gli errori da esse introdotti, in passato e al presente, quali le opinioni da esse professate contro la Chiesa cattolica sulla fede, sulla Trinità, sul Battesimo, sulla Penitenza, sull'umanità e divinità di Cristo, sulla Risurrezione, sul Nuovo e Vecchio Testamento, insomma tutti i punti in cui contraddicono alla verità, quali eretici conservano o hanno ripudiato il battesimo e, poiché la Chiesa amministra il battesimo senza ripeterlo, spiegami in qual modo accoglie nel suo grembo ( gli eretici ) che tornano ad essa e che cosa oppone a ciascuna eresia con la Sacra Scrittura, col suo insegnamento autorevole e con la ragione.
La Beatitudine tua però non mi creda tanto inetto da non vedere quanti grossi volumi ci vorrebbero per trattare sotto ogni aspetto questi argomenti.
Ma io non domando ciò, poiché non dubito che sia stato fatto più di una volta.
Ti prego, invece, di esporre in breve, concisamente e per sommi capi gli errori di ciascuna eresia e d'indicare la verità professata al contrario dalla Chiesa cattolica nella misura sufficiente alla nostra istruzione, in un sommario o meglio come in una specie di riassunto di varie opere: se uno volesse avere una conoscenza più profonda, più ampia e più chiara delle obiezioni e delle confutazioni, dovrebbe essere rinviato alle voluminose e importanti opere dei vari autori e soprattutto della Reverenza tua, che, come si sa, hanno trattato i vari argomenti.
Tale repertorio basterà - io penso - ai dotti e agl'ignoranti, a coloro che dispongono di tempo libero e a coloro che sono occupati, promossi come che sia ai vari gradi del ministero ecclesiastico.
Con l'ausilio d'un siffatto manuale colui che ha letto molto ricorda le medesime notizie compilate in breve, mentre chi non sa, viene istruito sulle verità da seguire e sugli errori da evitare, sui principi morali da respingere, al fine di non metterli in pratica e sii quelli da seguire per comportarsi bene.
Oltre a ciò forse, se pure è vero quanto penso, tra i magnifici documenti del tuo episcopato non mancherà questa piccola opera contro le dannose opinioni e le menzogne blasfeme di quanti vomitano eresie. ( Sal 12,3-4 )
In tal modo coloro che hanno un campo molto vasto di bestemmiare contro la verità, messi alle strette dai robusti baluardi della fede, ben serrati da ogni parte, saranno costretti alla fuga colpiti da ogni specie di armi della verità, anzi, abbattuti all'improvviso da un unico giavellotto multiforme, non oseranno più esalare il loro alito mortifero.
Capisco quanto ciò sia molesto a un santo vegliardo come te, che ha da pensare a cose più utili, preparare cose più importanti e sopportare gli acciacchi dell'età.
Ma, per amore di Cristo Signore che ti ha messo così largamente a parte della sua sapienza, ti prego d'accordare questa grazia agli ecclesiastici poco istruiti, dacché ti riconosci debitore verso i sapienti e verso gl'ignoranti ( Rm 1,14 ) e con ogni diritto potrai affermare: Vedete che non ho lavorato per me solamente, ma per tutti coloro che ricercano la verità. ( Sir 24,32; Sir 33,18 )
Avrei potuto presentarti ancora le suppliche e le preghiere di tanti altri e unire a me schiere d'ignoranti come me, ma preferisco pensarti a dettare la tua lettera piuttosto che occupato nel leggere la mia.
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