Siracide |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Discorso della sapienza |
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1 La sapienza loda se stessa, si vanta in mezzo al suo popolo. |
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2 Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca, si glorifica davanti alla sua potenza: | ||||||
3 « Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo e ho ricoperto come nube la terra. |
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4 Ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. |
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5 Il giro del cielo da sola ho percorso, ho passeggiato nelle profondità degli abissi. |
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6 Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso dominio. | ||||||
7 Fra tutti questi cercai un luogo di riposo, in quale possedimento stabilirmi. | ||||||
8 Allora il creatore dell'universo mi diede un ordine, il mio creatore mi fece posare la tenda e mi disse: Fissa la tenda in Giacobbe e prendi in eredità Israele. |
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9 Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi creò; per tutta l'eternità non verrò meno. |
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10 Ho officiato nella tenda santa davanti a lui, e così mi sono stabilita in Sion. | ||||||
11 Nella città amata mi ha fatto abitare; in Gerusalemme è il mio potere. | ||||||
12 Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore, sua eredità. | ||||||
13 Sono cresciuta come un cedro sul Libano, come un cipresso sui monti dell'Ermon. | ||||||
14 Sono cresciuta come una palma in Engaddi, come le piante di rose in Gerico, come un ulivo maestoso nella pianura; sono cresciuta come un platano. | ||||||
15 Come cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo; come mirra scelta ho sparso buon odore; come gàlbano, ònice e storàce, come nuvola di incenso nella tenda. |
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16 Come un terebinto ho esteso i rami e i miei rami sono rami di maestà e di bellezza. | ||||||
17 Io come una vite ho prodotto germogli graziosi e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza. | ||||||
18 Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate, e saziatevi dei miei prodotti. | ||||||
19 Poiché il ricordo di me è più dolce del miele, il possedermi è più dolce del favo di miele. |
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20 Quanti si nutrono di me avranno ancora fame e quanti bevono di me, avranno ancora sete. |
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21 Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mie opere non peccherà ». | ||||||
La sapienza e la legge |
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22 Tutto questo è il libro dell'alleanza del Dio altissimo, la legge che ci ha imposto Mosè, l'eredità delle assemblee di Giacobbe. |
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23 Essa trabocca di sapienza come il Pison e come il Tigri nella stagione dei frutti nuovi; |
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24 fa traboccare l'intelligenza come l'Eufrate e come il Giordano nei giorni della mietitura; |
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25 espande la dottrina come il Nilo, come il Ghicon nei giorni della vendemmia. |
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26 Il primo non ce ne esaurisce la conoscenza né l'ultimo la può pienamente indagare. |
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27 Il suo pensiero infatti è più vasto del mare e il suo consiglio più del grande abisso. | ||||||
28 Io sono come un canale derivante da un fiume e come un corso d'acqua sono uscita verso un giardino. |
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29 Ho detto: « Innaffierò il mio giardino e irrigherò la mia aiuola ». Ed ecco il mio canale è diventato un fiume, il mio fiume è diventato un mare. |
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30 Farò ancora splendere la mia dottrina come l'aurora; la farò brillare molto lontano. | ||||||
31 Riverserò ancora l'insegnamento come una profezia, lo lascerò per le generazioni future. | ||||||
32 Vedete, non ho lavorato solo per me, ma per quanti cercano la dottrina. |
Indice |
24,1-42,14 | L'elogio della sapienza Quest'ampia sezione si apre con la presentazione che la sapienza fa di se stessa, e prosegue con una lunga serie di insegnamenti morali e religiosi che toccano i diversi ambiti della vita dell'uomo e della sua attività, i rapporti con il prossimo e nella società, le diverse categorie di persone, i vizi da evitare e le virtù da acquisire. 24,1-22 La sapienza personificata si presenta Si giunge qui a un punto di arrivo nella lunga evoluzione del concetto di sapienza ( al riguardo sono testi significativi Pr 8,22-31 e Sap 9,4.10 ), che non solo è maestra e guida di vita, come nei Proverbi, ma è vista ora come parola creatrice di Dio, con un ruolo decisivo nella storia della salvezza. Oltre che mediante la parola profetica e la legge, Dio rivela se stesso anche con la sapienza. Il NT sembra essersi ispirato anche a questo testo nel descrivere l'attività del Verbo di Dio ( Gv 1,1-18 ). 24,1-21 Discorso della sapienza. Si paragoni questo brano agli altri discorsi della sapienza personificata ( Pr 1,20-33; Pr 8,1-36; Pr 9,1-6 ) e agli elogi della sapienza ( Gb 28; Bar 3,9-4,4 ). Questo è il c centrale del libro, dove l'insegnamento della sapienza è presentato nel suo insieme, con numerose reminiscenze di libri biblici anteriori: quello che propone l'autore è una interpretazione del passato. Più ancora che nei Proverbi, si è colpiti da certe espressioni che annunziano una teologia della Trinità: la sapienza è nello stesso tempo unita intimamente a Dio e distinta da lui, caratteristiche che più tardi si applicheranno sia alla persona del Verbo, sia a quella dello Spirito. Questo passo sembra aver ispirato in modo particolare il prologo di san Giovanni, che riferisce al Logos molte attività e caratteristiche della sapienza. |
24,4 | La colonna di nube del deserto, che nei testi antichi esprime la manifestazione della presenza di Jahve. |
24,6 | ho preso dominio oppure « ho regnato »: con 1 ms greco, sir. e lat. ( primatum habui ); il gr. ha: « ho acquistato ». |
24,10 | Per Ben Sira il culto del tempio di Gerusalemme è ancora un'opera della sapienza, sia perché, come l'ordine del mondo, è una espressione della perfezione divina, sia più precisamente perché si trova codificato nella legge, che ( Sir 24,22s ) si identifica con la sapienza. |
24,14 | Engaddi: con 2 mss greci; il textus receptus ha: « sulle rive ». |
24,15 | cinnamòmo e balsamo: si tratta di essenze aromatiche caratteristiche dell'Oriente, usate anche nel culto. Di alcune è incerta l'identificazione. La sapienza partecipa al culto ( Sir 24,10+ ). Ben Sira la paragona, dopo i diversi profumi naturali, all'incenso liturgico. - gàlbano e storàce sono gomme-resine aromatiche, come il mirto; l'ònice è una secrezione di molluschi, impiegata nella fabbricazione dell'incenso. |
24,16 | Il terebinto è pianta dai rami molto estesi. Il riferimento agli alberi e ai loro frutti è, nei libri sapienziali, immagine della ricchezza e della fecondità della sapienza. |
24,17 | Greco 248 e lat. aggiungono: « 18io sono la madre del puro amore, del timore, della conoscenza e della degna speranza »; e greco 248: « Sono data ai miei figli da tutta l'eternità, a coloro che sono stati prescelti da lui ». Invece dell'ultima frase, lat. mette: « In me vi è ogni grazia di vita e di verità, in me ogni speranza di vita e di forza », glossa di ispirazione cristiana che allude a Gv 14,6 e presuppone l'identificazione della sapienza con il Cristo. |
24,22-32 | In BJ
vv 23-34. Il discorso della sapienza è finito. L'autore sviluppa ora il tema dell'identità tra sapienza e legge. 24,22 Greco 248 aggiunge: « 24Non cessate di essere forti nel Signore, attaccatevi a lui perché vi fortifichi. Il Signore onnipotente è l'unico Dio e non c'è altro salvatore al di fuori di lui ». |
24,23-29 | La sapienza e la legge La sapienza è identificata con la legge data da Dio a Mosè, in favore del suo popolo. 24,23(25) In questo versetto e ss, l'autore pensa al paradiso terrestre e ai suoi quattro fiumi ( Gen 2,10s ), simboli di fertilità. |
24,25-27 | Vengono citati i quattro fiumi del giardino di Eden (
Gen 2,11-14 ). Ad essi si aggiunge il Giordano. Come simbolo di fertilità, il giardino di Eden esprime l'abbondanza dei frutti della sapienza. espande … come il Nilo: je'or, sir.; il gr. ha: « brillare … come una luce », 'or. |
24,28(30) | Io: è l'autore che entra in scena, continuando a sfruttare l'immagine dei versetti precedenti. Se la sapienza è un largo corso d'acqua che irriga tutto Israele, egli invece ne è un suo rivolo, che innaffia il proprio modesto giardino. |
24,29(31) | Per grazia del Signore le acque diventano sempre più abbondanti. Lo scriba diviene un profeta che si rivolge a tutte le generazioni ( v 31 ). L'autore si ispira probabilmente ad analoghe immagini, come quelle di Ez 47,1-12; Is 11,9 ecc . - Lat. applica tutto questo testo alla sapienza personificata, che identifica sempre con il Cristo, aggiungendo: « Penetrerò in tutti gli abissi della terra, visiterò quelli che dormono, illuminerò coloro che sperano nel Signore ». |