L'unicità del Battesimo contro Petiliano
1.1 | Agostino si sente obbligato a confutare chi erra lontano dalla verità |
1.2 | Perché si dibatte in pubblico una cosa segreta |
2.3 | È di Cristo l'unica consacrazione dell'uomo che si effettua nel battesimo |
3.4 | Mentre curiamo i vizi umani, stiamo attenti a non condannare i rimedi di Dio |
4.5 | Anche gli idolatri posseggono elementi di verità |
4.6 | L'Apostolo non distrugge, ma conferma quanto ha trovato ad Atene |
5.7 | Anche noi intendiamo seguire la regola apostolica |
5.8 | L'unico Dio vale più dell'unico battesimo |
6.8 | Agli eretici non giova affatto il battesimo che per ignoranza conferiscono e conservano al di fuori della Chiesa |
7.9 | Obiezione sul battesimo di Giovanni |
7.10 | I Donatisti riportano testi evangelici che piuttosto sono un valido sostegno alla nostra causa |
7.11 | Paolo sottolineò la distinzione fra il battesimo di Giovanni e quello di Cristo |
7.12 | Noi non possiamo negare, né disapprovare e distruggere le verità possedute dagli eretici; invece condanniamo o, per quanto possibile, correggiamo la loro iniquità |
8.13 | Non si può tollerare colui che chiama sacrileghi i sacramenti di Cristo, anche se li possiedono i traditori |
8.14 | La verità cattolica è contraria a quanto affermano i Donatisti |
9.15 | Il sacramento del battesimo può essere presso gli eretici, ma non per il loro bene |
9.16 | Noi incriminiamo l'iniquità dei Donatisti, ma riconosciamo e approviamo senza riserve la verità del battesimo |
10.17 | Chi sostiene l'invalidità del battesimo dato dagli eretici, è come se negasse lo stesso Cristo perché riconosciuto dai demoni |
11.18 | Anche noi seguiamo la regola apostolica per quanto concerne l'autenticità del battesimo |
11.19 | La loro iniquità, causa della sacrilega separazione dalla Chiesa di Cristo |
12.20 | Precauzioni della Chiesa prima di ammettere allo stato clericale apostati convertiti |
13.21 | La smetta una buona volta di strumentalizzare un episodio fuori questione, al fine di creare illusioni su false rassomiglianze! |
13.22 | I casi di Agrippino, di Cipriano, di Pietro. Errori detestabili |
14.23 | I due vescovi delle Chiese in assoluto più eminenti, cioè quella di Roma e quella di Cartagine: Stefano e Cipriano, ambedue ben fondati nell'unità cattolica |
14.24 | I Donatisti hanno inventato l'arte mirabolante di distinguere crimine da crimine |
15.25 | Nella Chiesa i buoni né diventano una cosa sola con i malvagi, né si separano dall'unità |
15.26 | Noi non sosteniamo la causa del tale o del talaltro, ma la causa della Chiesa |
16.27 | Calunnie donatiste contro i vescovi di Roma |
16.28 | Sono a disposizione gli atti proconsolari: chi vuole, li prenda pure e li legga! |
16.29 | Le accuse donatiste contro Mensurio ed altri sono infondate |
16.30 | Essere calunniati con la Chiesa è attestato di gloria |
17.31 | I Donatisti sono stati a loro volta traditori e i più implacabili giustizieri dei presunti traditori |
18.32 | Conclusione della disputa |