Filocalia |
2. Come non sarà pieno di stupore chi contempla l'inaccessibile e tremenda causa del bene?
Come non sarà trasportato all'estasi chi medita su come e da dove è venuta la natura dotata di mente e di parola e sui quattro elementi che compongono i corpi, quando non c'era materia preesistente alla loro nascita?
Che cos'è questo potere che, passando all'azione, ha dato loro l'essere?
Ma i figli dei Greci, non accettando questo, ignorano la sua onnipotente bontà e la sua saggezza e intelligenza che superano ogni comprensibile e danno vita a tutte le cose.
3. Dio creatore dall'eternità, nella sua bontà infinita, crea quando vuole per mezzo del suo consustanziale Spirito e Verbo.
Non domandate: Come accade che, pure essendo sempre stato buono, Egli si è manifestato solo ora come Creatore?
Perchè vi dico che l'inscrutabile saggezza dell'Essere Infinito sfugge alla comprensione umana.
5. Riguardo al motivo perchè Dio ha creato una cosa o l'altra, cerca di scoprirlo, perchè può essere conosciuto.
Ma, come e perchè ora e non prima, non lo investigare ciò supera la tua comprensione.
Infatti alcune cose divine sono comprensibili, altre non lo sono; la speculazione, se non è tenuta a freno, può farti cadere in un precipizio, come disse uno dei santi ( Gregorio il Teologo ).
7. La divinità è conoscibile in un certo senso e in un altro inconoscibile.
Conoscibile per mezzo della contemplazione dei suoi attributi, inconoscibile in sè stessa.
11. Dio solo comunica, la creatura riceve e comunica; riceve l'essere e l'essere secondo verità e comunica solamente l'essere secondo verità; la natura corporea in un modo e quella incorporea in un altro.
12. La natura incorporea comunica l'essere secondo verità per mezzo della parola, per mezzo dell'azione e con il venire contemplata; la natura corporea solo con il venire contemplata.
14. Non si deve vedere il male nella natura delle creature, ma nei loro impulsi errati e irrazionali.
15. L'anima si muove razionalmente quando la sua capacità di desiderio ha acquistato il dominio di sè; la potenza irascibile ricerca l'amore allontanandosi dall'odio, e quella mentale si placa in Dio con la preghiera e la contemplazione spirituale.
16. Non ha raggiunto ancora l'amore perfetto e la profonda conoscenza della Divina Provvidenza colui che, nell'ora della prova, quando è colpito dall'ambizione, non ha il cuore virile, ma si allontana dall'amore dei suoi fratelli spirituali.
17. Il disegno della Divina Provvidenza è di riunire, per mezzo della giusta fede, coloro che sono stati separati e dispersi dal male.
Il Salvatore ha sofferto perchè "tutti i figli di Dio che sono dispersi si raccogliessero in unità" ( Gv 11,52 ).
Così colui che rifiuta di portare il peso delle circostanze avverse, di tollerare i dispiaceri e soffrire il dolore, si allontana dall'amore di Dio e dai disegni della Provvidenza.
18 Se "l'amore tutto sopporta ed è longanime" ( 1 Cor 13,4 ), chi si scoraggia nelle circostanze avverse, prova rancore contro coloro che lo hanno offeso o si allontana dall'amore per loro, non viene forse meno al conformarsi ai disegni della Divina Provvidenza?
19. Vigilate affinchè non sia in voi piuttosto che nel vostro fratello l'abisso che vi separa da lui; ed affrettatevi a pacificarvi con lui, per non tradire il comandamento dell'amore.
21. L'amore fra amici viene distrutto se tu sei invidioso, o oggetto di invidia, se causi o soffri perdite; se ingiuri o vieni ingiuriato; e, infine, se nutri pensieri sospettosi contro il fratello.
Non hai mai fatto o sofferto qualcosa di simile per cui hai abbandonato l'amore per gli amici?
24. "L'uomo lento all'ira abbonda in saggezza" ( Pr 14,29 ), perchè egli mette ogni avvenimento in rapporto al fine ultimo e, in attesa di questo, sopporta ogni afflizione.
È "il fine", dice l'Apostolo, "è la vita eterna" ( Rm 6,22 ) "la vita eterna e che essi conoscano te solo Dio vero, e Gesù Cristo che tu hai mandato" ( Gv 17,3 ).
33. Esamina la tua coscienza con la massima cura per vedere se è colpa tua se tuo fratello non fa la pace con te, e non respingere l'accusa con false argomentazioni, perchè la coscienza sa quello che è nascosto e ti accuserà al momento in cui lascerai questo mondo, e ti sarà di impedimento durante la preghiera.
36. L'inesprimibile pace degli Angeli Santi, riposa su queste due disposizioni: l'amore di Dio e l'amore degli uni per gli altri; e lo stesso è vero della pace dei santi di tutti i tempi.
Così eccellenti sono le parole del Salvatore: "su questi due comandamenti hanno fondamento la legge e i profeti" ( Mt 22,40 ).
42. Quando non farai e non dirai più qualcosa di cui ti debba vergognare;
quando non nutrirai più rancore contro chi ti ha recato danno o ti ha calunniato;
quando la tua mente all'ora della preghiera sarà costantemente libera dalla materia e dalla forma;
sappi che hai raggiunto la misura dell'amore perfetto e libero da passioni.
43. Non è piccola cosa il liberarsi dalla vanagloria.
L'uomo se ne libera praticando la virtù in segreto e con la preghiera frequente; segno di libertà è il non avere rancore verso chi parla o ha parlato male di te.
44. Se vuoi essere buono, dai a ciascuna parte di te stesso, all'anima e al corpo, quello che le è di giovamento: alla parte pensosa dell'anima, letture, contemplazioni spirituali e preghiera; a quella irascibile, amore spirituale contrapposto all'odio; a quella concupiscibile, castità e dominio di sè; al corpo, cibo e vesti solo nella necessaria misura.
45. La mente opera in armonia con la sua natura quando tiene a freno le passioni, contempla il significato di tutto ciò che è e si affida a Dio.
52. Molte passioni stanno in agguato nelle nostre anime e si mostrano quando appare il loro oggetto.
53. L'uomo può non essere turbato dalle passioni quando il loro oggetto è assente, se ha raggiunto un discreto grado di impassibilità; ma non appena questa appare, le passioni subito cominciano ad attrarre a sè la mente.
54. Quando l'oggetto della passione è assente, non credere di possedere la perfetta impassibilità.
Ma quando l'oggetto appare e non resti toccato nè da esso nè dal suo ricordo, sappi che ti sei avvicinato ad essa.
Anche in questo caso non interrompere la vigilanza, perchè sebbene la lunga pratica della virtù uccida le passioni, se trascuri la vigilanza si risveglieranno di nuovo.
60. L'amore edifica perchè non invidia e non è amaro con chi lo invidia, nè ostenta pubblicamente ciò che in lui può essere oggetto d'invidia.
Non si illude di avere già raggiunto la perfezione, e, se ignora qualcosa, non si vergogna di ammettere la sua ignoranza.
In questo modo protegge la mente dalla vanagloria e la incoraggia a progredire nel sapere.
61. Il sapere è abitualmente seguito dalla presunzione e dall'invidia, specialmente da principio.
La presunzione si manifesta solo interiormente e l'invidia tanto interiormente che esteriormente: interiormente ( in modo attivo ) verso coloro che posseggono il sapere, esteriormente ( in modo passivo ) da parte di coloro che sono ignoranti.
L'amore protegge da questi tre difetti: dalla presunzione "perchè non si gonfia"; dall'invidia interiore perchè "non invidia"; dall'invidia esteriore perchè "tutto sopporta ed è longanime" ( 1 Cor 13,4 ).
Così chi possiede il sapere, dovrebbe acquistare anche l'amore, affinchè protegga la mente da ogni male.
62. Chi ha ricevuto il dono del sapere e pur tuttavia nutre risentimento, rancore e odio verso gli altri è come uno che si buca gli occhi con spine e cardi.
Così il sapere necessariamente ha bisogno dell'amore.
66. Le Scritture non ci privano di nessuna cosa dataci da Dio per nostro uso, ma piegano l'immoderatezza e correggono la mancanza di discernimento.
In altre parole non ci proibiscono di mangiare, di generare figli o di avere denaro e spenderlo giustamente, ma proibiscono la gola, l'adulterio e così via.
Non ci proibiscono nemmeno di pensare a queste cose - esse sono fatte perchè vi si pensi - ma ci proibiscono di pensarvi con passione.
67. Alcune cose che facciamo per amore di Dio sono fatte per obbedire ai Comandamenti, altre non ci sono ordinate dai Comandamenti, ma le compiamo come un'offerta volontaria.
È in obbedienza ai Comandamenti che amiamo Dio e il nostro prossimo, amiamo i nostri nemici, non commettiamo adulterio, non uccidiamo e così via, perchè disobbedire a questi conduce alla condanna.
Non è per obbedienza ai Comandamenti che serbiamo la verginità e osserviamo il celibato, rinunziamo a ogni possesso, e viviamo in solitudine e così via.
Queste azioni hanno il valore di offerta cosicchè se per debolezza ci accadesse di trasgredire qualche comandamento, ci sia possibile indurre il Signore a misericordia.
75. L'amore di Dio si contrappone alla sensualità, perchè spinge la mente ad allontanarsi dai piaceri dei sensi; l'amore del prossimo si contrappone all'ira, perchè fa disprezzare fama e ricchezze.
Esse sono le due monete che il Signore ha dato all'oste ( Lc 10,35 ) perchè si prendesse cura di voi.
Ma non mostratevi ingrati unendovi ai ladri, per non esser nuovamente feriti e lasciati non semivivi, ma morti.
81. Le cause che distruggono l'amore sono le seguenti: il disonore; le perdite subite; le calunnie sia contro la fede che il modo di vita; i maltrattamenti; i colpi; le ferite e cose simili, sia che accadano a noi stessi o a parenti o ad amici.
Coloro che abbandonano l'amore per una qualsiasi di queste ragioni, non hanno ancora capito il senso dei Comandamenti di Cristo.
83. Se qualcuno ti ha ingiuriato, non odiarlo; odia l'ingiuria e il demonio che lo ha istigato a farlo.
Se hai in odio chi ti ha ingiuriato, non ami e così trasgredisci il Comandamento.
Se osservi il Comandamento, agisci Verso di lui con atti di amore e aiutalo, se puoi, ad allontanarsi dal male.
86. L'amore e la padronanza di sè liberano l'anima dalle passioni; la lettura e la meditazione, liberano la mente dall'ignoranza; e il raccogliersi in preghiera, mette l'uomo davanti a Dio stesso.
88. Nessuna sofferenza è più dura da sopportare della calunnia, sia contro la fede che contro il modo di vivere.
Nessuno può rimanervi indifferente a meno che, come Susanna, non tenga gli occhi rivolti a Dio, che solo ha il potere di liberare gli uomini dalle afflizioni, come liberò lei, per mostrare agli uomini una convincente verità, e confortare l'anima con la speranza.
89. Nella misura in cui pregherai per chi ti ha calunniato, Dio rivelerà convincentemente la verità sul tuo conto a coloro che hanno aperto la strada alla tentazione.
90. Dio solo è essenzialmente buono, e solo chi imita Dio è buono nelle disposizioni della sua anima; perchè il suo volere è di unire i cattivi a sè, che è, essenzialmente buono e renderli di conseguenza buoni.
A questo fine, quando è oltraggiato, benedice; quando è perseguitato, sopporta; quando è infamato, conforta; e quando viene trucidato, prega per gli uccisori ( 1 Cor 4,12-13 ).
Egli fa tutto questo per non allontanarsi dal Suo fine principale: l'amore.
93. Niente può sostituire un amico fedele ( Sir 6,15 ); egli considera come sua la disgrazia dell'amico e la prende su di sè, soffrendo anche fino alla morte.
96. Ci sono quattro maniere principali nelle quali Dio si allontana da noi: una è provvidenziale quando l'iniziativa è del Signore stesso affinchè l'apparente allontanamento salvi coloro che sono così abbandonati un'altra è una prova, come accade a Giobbe e a Giuseppe, per far rifulgere l'uno come una colonna di forza e l'altro come una colonna di castità; e un'altra ancora ha lo scopo di ammaestramento spirituale, come per l'Apostolo Pietro, per conservare in lui, mediante l'umiltà, l'abbondanza della grazia.
In ultimo c'è l'allontanamento sperimentato dagli Ebrei, per condurli al pentimento con la punizione.
Tutte queste specie di allontanamento sono salutari e piene di grazia Divina e di amorosa sollecitudine.
97. Solo chi osserva fedelmente i Comandamenti e il vero iniziato ai disegni di Dio, non abbandonano i loro amici quando, con il permesso di Dio, vengono sottoposti a delle prove.
Ma coloro che trascurano la pratica dei Comandamenti e non sono iniziati ai misteri dei disegni di Dio, si rallegrano con i loro amici nel tempo della buona fortuna e li abbandonano nell'ora della prova.
Qualche volta si alleano perfino con i loro avversari.
100. Molti hanno detto molto sull'amore, ma pure, se lo cercate, lo troverete solamente fra i discepoli di Cristo.
Perchè essi soli imparano dal vero Amore quell'Amore del quale è detto: "anche se ho il dono della profezia e capisco tutti i misteri e possiedo tutta la scienza … se non ho l'amore … non mi servirà a nulla" ( 1 Cor 13,2-3 ).
Perchè chi possiede l'amore, possiede Dio stesso, perchè " Dio è amore" ( 1 Gv 4,16 ).
A Lui sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Indice |