Diario di M. Faustina Kowalska |
+ G.M.G.
Naviga la barca della mia vita
Fra il buio e le ombre della notte,
E non vedo alcun approdo,
Sono in balia del mare profondo.
La più piccola tempesta potrebbe affondarmi,
Sprofondando la mia barca nel vortice delle onde,
Se non vegliassi su di me Tu stesso, o Dio,
In ogni momento della mia vita, in ogni istante.
In mezzo al rumoroso frastuono delle onde,
Navigo tranquillamente con fiducia,
E guardo avanti senza timore, come un bimbo,
Poiché Tu, o Gesù, sei la mia luce.
Tutt'intorno orrore e spavento,
Ma la mia pace è più profonda della tempesta del mare,
Perché chi è con Te, Signore, non perisce,
Me lo assicura il Tuo amore divino.
Benché all'intorno sia pieno di pericoli,
Non li temo, perché guardo il ciclo stellato,
E navigo con coraggio ed in letizia,
Come conviene ad un cuore puro.
Ma soprattutto unicamente perché
Sei Tu, o Dio, il mio timoniere,
La barca della mia vita naviga così serenamente.
Lo riconosco nella più profonda umiltà.
+ G.M.G.
Suor Faustina del Santissimo Sacramento
+ Ti saluto, o Pane degli Angeli,
Con profonda fede, speranza e carità,
E dal profondo dell'anima Ti adoro,
Benché io sia un nulla.
Ti saluto, o Dio nascosto,
E Ti amo con tutto il cuore,
Non mi sono d'ostacolo i veli del mistero;
Ti amo come gli eletti del paradiso.
Ti saluto, o Agnello di Dio,
Che cancelli le colpe della mia anima,
Che ogni mattina vieni nel mio cuore,
E mi sei guida per la salvezza.
+ G.M.G.
O mio Dio, tutto ciò che è in me Ti adori, o mio Creatore e Signore; con ogni battito del mio cuore desidero esaltare la Tua insondabile Misericordia.
Desidero parlare alle anime della Tua bontà ed incitarle alla fiducia nella Tua Misericordia.
Questa è la missione che mi hai affidato Tu stesso, o Signore, in questa vita e in quella futura.
Oggi cominciamo gli esercizi spirituali di otto giorni.1
O Gesù, mio Maestro, aiutami a fare questi santi esercizi nella maniera più fervorosa.
Il Tuo Spirito, o Dio, mi guidi alla profonda conoscenza di Te, o Signore, ed alla profonda conoscenza di me stessa, poiché tanto Ti amo per quanto Ti conosco.
Tanto disprezzerò me stessa, per quanto conoscerò la mia miseria.
Lo so, Signore, che Tu non mi negherai il Tuo aiuto.
Da questi esercizi spirituali desidero uscire santa, anche se gli occhi della gente non s'accorgeranno di questo, e nemmeno lo sguardo delle superiore.
Mi sottometto tutta all'azione della Tua grazia, si compia in me completamente la Tua volontà, o Signore.
Gesù: «
O mio Gesù, ho già fatto due meditazioni e riconosco che tutto ciò che mi hai detto è vero.
Provo una pace profonda e questa pace deriva dalla testimonianza che mi da la coscienza, cioè dal fatto che compio sempre la Tua volontà, o Signore.
Nella meditazione sul fine dell'uomo ho compreso che questa verità è profondamente radicata nella mia anima e per questo le mie azioni sono più perfette.
So perché sono stata creata, tutte le creature messe assieme non mi sostituiscono il Creatore, so che il mio ultimo fine è Dio e perciò in tutte le mie iniziative tengo in considerazione Iddio.
+ Oh, com'è bello fare gli esercizi spirituali accanto al Cuore dolcissimo del mio Dio!
Sono in un luogo solitario col mio Sposo, nessuno mi disturba nel dolce colloquio che ho con Lui.
O Gesù, Tu stesso Ti sei degnato di mettere le fondamenta all'edificio della mia santità, poiché la mia cooperazione non è stata molta.
Per l'indifferenza nell'uso che faccio delle creature e nella loro scelta, Tu mi hai aiutato, Signore, poiché il mio cuore è debole per se stesso e per questo Ti ho pregato, o mio Maestro, di non badare al dolore del / mio cuore, ma di tagliare tutto ciò che poteva trattenermi sulla strada dell'amore.
Non Ti comprendevo, Signore, nei momenti della sofferenza, quando eseguivi l'opera nella mia anima, ma oggi Ti comprendo e godo della libertà dello spirito.
Gesù stesso ha vigilato perché nessuna passione irretisse il mio cuore.
Ho conosciuto bene da quali pericoli mi ha liberato e per questo la mia gratitudine verso il mio Dio è senza limiti.
Quando meditavo sul peccato degli angeli e sulla loro immediata punizione, ho chiesto a Gesù perché gli angeli erano stati condannati subito dopo il peccato.
Ho udito una voce: «
Ma con me, misera, o Dio, Ti sei mostrato misericordioso e ciò per tante volte.
Mi porti nel grembo della Tua Misericordia e mi perdonerai sempre, quando con cuore contrito T'implorerò di perdonarmi.
Una quiete profonda inonda la mia anima, nemmeno una piccola nube mi nasconde il sole.
Mi espongo completamente ai raggi di questo sole.
Il suo amore compia in me un cambiamento totale.
Da questi esercizi voglio uscire santa nonostante tutto, cioè nonostante la mia miseria.
Voglio diventare santa e confido che la Misericordia di Dio anche da tale miseria, quale io sono, possa ricavare una santa, poiché dopo tutto ho buona volontà.
Nonostante tutte le sconfitte, voglio lottare come un'anima santa, e voglio comportarmi come un'anima santa.
Non mi scoraggerò per nessuna ragione, come non si scoraggia un'anima santa.
Voglio vivere e morire come un'anima santa, fissa in Te, o Gesù disteso sulla croce, come sul modello secondo il quale debbo comportarmi.
Ho cercato esempi attorno a me, ma non ne ho trovati di sufficienti ed ho notato che la mia santità sembrava attardarsi.
Dal momento attuale però fisso il mio sguardo su di Te, o Cristo, che sei la mia Guida migliore.
Confido che benedirai i miei sforzi.
+ Nella meditazione sul peccato, il Signore mi ha fatto conoscere tutta la malizia del peccato e l'ingratitudine che in esso è contenuta.
Sento nella mia anima una grande ripugnanza anche per il più piccolo peccato.
Tuttavia queste verità eterne, sulle quali medito, non immettono nella mia anima nemmeno un'ombra di turbamento ne d'inquietudine e, nonostante me ne occupi profondamente, non viene interrotta la mia contemplazione.
In tale contemplazione non provo slanci del cuore, ma una profonda pace ed un singolare raccoglimento interiore.
Benché l'amore sia grande, è misterioso l'equilibrio.
Ricevere l'Eucaristia non mi provoca emozione, ma m'introduce nell'unione la più profonda là dove il mio amore, fuso con l'amore di Dio, costituisce un tutt'uno.
+ Gesù mi ha fatto sapere che devo pregare per le suore che fanno gli esercizi spirituali.
Mentre pregavo ho conosciuto la lotta di certe anime ed ho raddoppiato le mie preghiere.
+ In questo profondo raccoglimento posso giudicare meglio lo stato della mia anima.
La mia anima è simile all'acqua limpida, in cui vedo tutto, sia la mia miseria, sia la grandezza delle grazie di Dio e da questa conoscenza veritiera il mio spirito si rafforza in una profonda umiltà.
Espongo il mio cuore all'azione della Tua grazia, come un cristallo ai raggi del sole.
S'imprima nel mio cuore la Tua immagine divina, per quanto può imprimersi in una creatura, "e Tu che abiti nella mia anima fa' che attraverso me s'irradii la Tua divinità.
Mentre pregavo davanti al Santissimo Sacramento venerando le Cinque Piaghe di Gesù, nell'invocare ciascuna Piaga, ho sentito come un ruscello di grazia riversarsi nella mia anima ed ho provato un anticipo del paradiso ed una totale fiducia nella divina Misericordia.
In questo momento, mentre stavo scrivendo queste parole, ho sentito un urlo di satana: « Scrive tutto! Scrive tutto e con questo ci fa perdere tanto! Non scrivere della bontà di Dio, Egli è giusto! ».
Ha gettato un urlo di rabbia ed è scomparso.
O Dio misericordioso, che non ci disprezzi, ma ci colmi continuamente delle Tue grazie, ci rendi degni del Tuo regno e, nella Tua bontà, riempi con gli uomini i posti che furono abbandonati dagli angeli ingrati.
O Dio di grande Misericordia, che hai distolto il Tuo sguardo santo dagli angeli ribelli e l'hai rivolto all'uomo pentito, sia onore e gloria alla Tua insondabile Misericordia, o Dio, che non disprezzi un cuore che si umilia.
O mio Gesù, sento che la mia natura si nobilita, ma, nonostante le Tue grazie, non muore completamente; perciò la mia vigilanza è continua.
Debbo combattere contro molti difetti, sapendo bene che la lotta non umilia nessuno, ma l'umiliano la viltà e la sconfitta.
Quando si ha la salute cagionevole, bisogna sopportare molte cose, poiché quando si è malati e non si sta a letto, non si è considerati malati.
Per vari motivi si ha continuamente l'occasione di sacrifici e talvolta di sacrifici molto seri.
Ora comprendo che molte cose le farà conoscere solo l'eternità, ma comprendo anche che Iddio, se esige un sacrificio, non lesina la Sua grazia, ma la dà all'anima in abbondanza.
O mio Gesù, il mio sacrificio arda silenziosamente, ma in tutta la pienezza dell'amore, davanti al Tuo trono, implorando da Te Misericordia per le anime.
Durante la meditazione sulla morte, mi sono preparata come di fronte alla morte reale.
Ho fatto l'esame di coscienza ed ho vagliato minutamente tutta la mia vita di fronte alla morte e, per merito della grazia, questa aveva in sé l'impronta del fine ultimo, la qual cosa ha riempito il mio cuore di tanta riconoscenza per Iddio; per l'avvenire ho fatto il proposito di servire il mio Dio ancor più fedelmente.
La prima cosa, far morire completamente l'uomo vecchio ed iniziare una vita nuova.
Dal primo mattino mi sono preparata a ricevere la santa Comunione come se fosse l'ultima della mia vita e dopo la
santa Comunione, ho immaginato di morire realmente, prima ho recitato le preghiere degli agonizzanti e poi il « De profundis » per la
mia anima e dopo il mio corpo è stato messo nel sepolcro e ho detto alla mia anima: «
O Dio misericordioso, che mi permetti ancora di vivere, dammi la forza di iniziare una vita nuova, la vita dello spirito, sulla quale la morte non ha potere.
Ed il mio cuore si è rinnovato ed ho iniziato una nuova vita, già qui sulla terra, la vita dell'amor di Dio.
Non dimentico però che / sono la debolezza in persona, ma non dubito nemmeno per un momento nell'aiuto della Tua grazia, o Dio.
O Gesù, mi sento singolarmente bene accanto al Tuo Cuore, durante questi esercizi spirituali.
Nulla turba la mia profonda pace; con un occhio guardo l'abisso della mia miseria e con l'altro l'abisso della Tua Misericordia.
Durante la santa Messa, celebrata da P. Andrasz, ho visto il Bambino Gesù, che sedeva nel calice della S. Messa con le braccine protese verso di noi.
Dopo uno sguardo profondo, mi ha detto queste parole: «
Dopo aver reso conto della mia coscienza, ho ottenuto le autorizzazioni richieste: di portare il braccialetto di ferro2 ogni giorno per mezz'ora durante la santa Messa e nei momenti eccezionali la cintura3 per due ore.
Il Padre mi ha detto: « Sorella, conservi la più grande fedeltà al Signore Gesù ».
La mattina quando sono entrata in cappella ho conosciuto che la M. Superiora aveva avuto un dispiacere per causa mia.4
La cosa mi ha arrecato molto dolore.
Dopo la santa Comunione ho piegato il capo sul Sacratissimo Cuore di Gesù ed ho detto: « O mio Signore, Ti prego, fa' che tutta la consolazione che ho per la tua presenza nel mio cuore, si riversi nell'anima della mia amata Superiora, che ha avuto un dispiacere per causa mia, senza che io ne sapessi nulla ».
Gesù mi ha consolato dicendomi che entrambe ne avevamo riportato profitto per l'anima, io tuttavia ho implorato il Signore perché si degni di preservarmi dal far soffrire altri per causa mia, poiché il mio cuore non lo sopporta.
O bianca Ostia, Tu conservi il candore della mia anima.
Mi fa paura il giorno in cui tralasciassi la santa Comunione.
Tu sei il Pane degli Angeli e perciò anche il Pane delle vergini.
+ O Gesù, mio modello perfettissimo, andrò attraverso la vita con lo sguardo rivolto a Te, seguendo le Tue orme, adattando la natura alla grazia, secondo la Tua santissima volontà e la luce che illumina la mia anima, confidando pienamente nel Tuo aiuto.
Indice |
1 | Questi furono gli ultimi esercizi spirituali di otto giorni (20-29 ottobre 1937) ai quali Santa Faustina partecipò con la comunità. Furono predicati dal gesuita p; Nitka |
2 | Uno strumento di penitenza ( Diario, Q. I, note 125 e 164 ) |
3 | Come sopra |
4 | Di che dispiacere si trattasse e per quale motivo, non è possibile stabilirlo con certezza. Si può tuttavia supporre che le suore facessero rimostranze alla superiora, perché risparmiava Santa Faustina e non le affidava lavori più pesanti |