La storia della Chiesa

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Secondo periodo

L'epoca della scissione della fede

Riforma, riforma cattolica, controriforma

Sguardo generale

1. Tra i sovrani che, durante questo periodo, intervengono in modo determinante nelle grandi controversie, cambiano soltanto i papi.

I tre grandi antagonisti politici invece - Carlo V, Francesco I, Enrico VIII - sono al potere sin dall'inizio delle controversie ecclesiastico-religiose, per ritirarsi poi dalla scena, quasi contemporaneamente, verso la metà del secolo.

Nello stesso tempo le lotte politico-ecclesiastiche trovano una conclusione provvisoria, ma tuttavia decisiva nella pace confessionale di Augusta del 1555.

Il nostro periodo, quindi, ha come limite naturale la metà del secolo.

Tra i riformatori, Zwinglio scompare nel 1531, Lutero muore nel 1546, Calvino, che è più giovane, nel 1564.

2. Papi: Giulio II ( Rovere; 1503-13 ), un papa personalmente ne pio ne seriamente interessato alla Riforma della Chiesa; crea il moderno stato della Chiesa, progetta la costruzione della basilica di san Pietro.

Leone X ( Medici; 1513-21; § 76,III, A, 4 b; § 79 ).

Inizio della Riforma ( § 79 s ).

Adriano VI ( 1522-23; § 87,I ).

Clemente VII ( Medici; 1523-34 ), lotta contro l'imperatore, questione matrimoniale di Enrico VIII ( § 83,II, 6d ).

Paolo III ( Farnese; 1534-49, Concilio Tridentino § 89 ).

Giulio III ( Del Monte; 1550-55 ), seconda sessione del Concilio Tridentino con importanti decreti di riforma ( § 87, § 89 ).

3. Nell'impero sì rende necessaria un'elezione, essendo morto Massimiliano ( gennaio 1519 ).

Principali candidati sono Carlo d'Asburgo ( rè di Spagna, nipote di Massimiliano ) e Francesco I, rè di Francia.

Il papa Leone X è contrario alla candidatura dell'Asburgo e chiede la collaborazione politica del principe territoriale di Lutero, Federico il Saggio.

Viene eletto Carlo V ( 1519-56 ); un capitolato limita ancora ulteriormente i diritti imperiali in un periodo estremamente importante per gli sviluppi della Riforma in Germania.

4. In Francia a Luigi XII, che aveva avuto poca fortuna, succede il cugino Francesco I ( 1515-47 ), un brillante principe rinascimentale.

1516, concordato ( § 75,II ).

La sua politica è dominata dalla lotta contro l'imperatore; si allea coi turchi, nel suo paese perseguita i protestanti, appoggiando contemporaneamente i prìncipi evangelici tedeschi.

5. In Inghilterra Enrico VIII ( 1509-1547 ) consolida talmente la potenza della monarchia da essere in grado di staccarsi dal papa, quando questi gli nega la separazione dalla prima moglie, Caterina d'Aragona ( zia di Carlo V ).

In Inghilterra nulla viene mutato, in un primo tempo, della dottrina cattolica.

In Scozia viene introdotta ( specialmente dopo il 1555 ) la riforma calvinista per opera di John Knox ( + 1572 ).

6. La Spagna, il maggior possedimento di Carlo d'Asburgo, raggiunge una favolosa ricchezza e un enorme influsso, mediante le sue colonie d'America.

A partire dagli inizi del secolo XVI nel Nuovo Mondo, ossia nelle colonie spagnole e portoghesi, vengono eretti dei vescovadi.

L'evangelizzazione degli indiani è dapprima in mano dei domenicani ( § 94 ).

È Barfolomeo Las Casas ( nelle colonie dal 1502 al 1547 ), appartenente a quest'Ordine, colui che maggiormente s'adopera per proteggere gli indiani dallo sfruttamento.

Per risparmiare gli indiani vengono poi introdotti in America schiavi negri, a condizioni spesso vergognose.

L'intera conquista è oscurata da una grande opacità cristiana.

7. Per la Svizzera v. § 83: Zwinglio e Calvino.

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