Fratel Teodoreto Prof. Giovanni Garberoglio |
All'alba, dunque, del 13 maggio 1954 Fratel Teodoreto ci lasciò, nel suo ottantaquattresimo anno di età.
Le sue labbra, purtroppo, erano già state sigillate dalla paralisi qualche giorno prima e i suoi Confratelli e i Catechisti non ebbero la consolazione di sentire le sue ultime parole di addio e di rassegnazione. Fu una morte silenziosa e umile come era stata tutta la sua vita.
Nel pomeriggio dello stesso giorno fu portato e composto nella camera ardente.
Chi potrà ora ricordare le innumerevoli persone che si avvicendarono per porgergli l'estremo omaggio della loro venerazione e del loro affetto?
Da S. E. il Cardinale, al Preside della Provincia, al Sindaco di Torino... fino alle più umili persone che avevano avuto la fortuna di venire a contatto con la sua santa anima, fu un affluire ininterrotto e commovente.
Alle ore io del giorno 15 maggio ebbe luogo la sua sepoltura: il corteo funebre si snodò per i corridoi del Collegio S. Giuseppe.
La salma, portata a spalle da tre Fratelli e da tre Catechisti, passò dinanzi agli allievi schierati e riverenti, nei cui occhi era ancora viva l'immagine del santo Fratello sempre raccolto e in preghiera; poi sostò nella cappella per la Messa funebre: fu una funzione solenne e devota.
Purtroppo la pioggia impedì che si svolgesse il lungo corteo che, a piedi e in preghiera, avrebbe dovuto accompagnarlo al camposanto.
Fratel Teodoreto ci lasciò così silenziosamente, seguito da una lunga teoria di macchine e di pullmann.
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