L'ideale cristiano e religioso |
1 - Non dobbiamo cercare solo di conoscere l'ideale del cristiano in genere; noi desideriamo di conoscere il nostro ideale.
Non è il cristiano considerato come un essere astratto che deve raggiungere il suo ideale, sei tu, cristiano che vi devi tendere e devi santificarti.
Ora si nota, osservando la propria natura e quella degli altri uomini, una grandissima varietà di talenti, di attitudini, di aspirazioni e anche di caratteri e di complessioni fisiche.
Nell'infondere nelle anime nostre la sua grazia santificante, Dio si è riservata un'assoluta libertà.
Essere infinitamente ricco e liberale, non gli piace distribuire i suoi doni secondo il nostro meschino modo di vedere.
Artista sommo Egli non copia mai i suoi capolavori.
Ad ogni uomo che chiama alla sua gloria, Egli dà una misura di grazia, una bellezza che non ha dato ad alcun'altra creatura.
Quale varietà perciò tra i cristiani!
Ora non lo si dimentichi: il vostro fine ultimo consiste nello svolgimento completo delle vostre facoltà personali; voi avete quindi una perfezione particolare da toccare.
Non c'è dunque un ideale assolutamente unico.
Il fondo è lo stesso, ma le sfumature innumerevoli.
Ognuno svilupperà i suoi propri talenti; ciascuno terrà conto della sua natura più o meno cattiva, delle sue abitudini e dei suoi istinti più o meno perversi.
L'ideale del cristiano è la perfezione armonica e completa della propria natura individuale coi suoi gusti, con le sue attrattive, con le sue aspirazioni, coi suoi particolari talenti, coi suoi tratti salienti e anche colle sue ombre.
L'ideale, o i il fine ultimo di ogni anima è così lo sviluppo completo di tutto il proprio essere naturale e soprannaturale.
Indice |