L'ideale cristiano e religioso |
2 - Conviene precisare il significato della parola ideale: si chiama ideale l'idea più bella, più perfetta che l'uomo possa farsi dello scopo da raggiungere.
Per essere perfetto questo concetto dev'essere vero, cioè conforme alla realtà della natura del cristiano.
A che servirebbe raffigurarsi un fine cui l'uomo non può aspirare?
L'ideale è quindi veramente tale se rappresenta la più alta perfezione che possa realizzare il cristiano.
Fine ultimo del cristiano e ideale sono quindi due sinonimi.
L'ideale non è un sogno, ma la più bella realtà che si possa immaginare.
Vivere d'ideale vuol dire vivere secondo la realtà, cioè secondo la verità, come trascurare l'ideale o perderlo di vista vuol dire vivere nella menzogna e nell'errore.
E come Gesù Cristo è la verità eterna, come il Verbo è la verità increata, si può dire che vivere secondo l'ideale, vuol dire avvicinarsi a Gesù Cristo, imitarlo, identificarsi con Lui.
Bisogna che l'ideale si spieghi lentamente davanti ai nostri occhi, perché noi possiamo conoscerne tutta la bellezza e misurare la vastità degli obblighi che impone.
Quale consolazione tuttavia il poterci dire fin d'ora: L'ideale è accessibile alle nostre forze perché dev'essere adattato alla nostra natura.
Ora su questa terra noi siamo dei viaggiatori esuli lontani dalla patria, stanchi dalla fatica, sfiniti forse per la sofferenza morale e fisica.
E allora come non ci si sentirà talvolta mancare?
Rialziamoci, ricominciamo la strada con fiducia, il nostro ideale lo raggiungeremo ad ogni nuova aspirazione, ad ogni nuovo sforzo.
Ridotto alle sue vere proporzioni, l'ideale ci apparirà realizzabile.
Gesù ce lo propone e ci invita a conquistarlo gloriosamente.
Anche il mondo con le sue inevitabili e legittime preoccupazioni non è un ostacolo insuperabile nella conquista dell'ideale.
Quanti esempi di eminente santità conquistata in tutti gli stati, in tutte le carriere.
La varietà dei santi è una delle più spiccate caratteristiche della storia della santità cristiana.
C'è il santo povero e quello ricco; c'è il santo dotto e il santo che poco o nulla sa della scienza profana; c'è il santo elevato alle più alte cariche e quello posto nelle più modeste occupazioni.
Non c'è genere di vita che non abbia il suo santo protettore.
Indice |