Risorse che la volontà trova nell'intelligenza

1 - Dio ha mirabilmente organizzata la natura umana perché possa raggiungere il suo fine.

Chiamandola a così alti destini non ha potuto lasciare la volontà senza aiuti e senza forza.

Il primo e più prezioso di questi aiuti è l'intelligenza.

Il meccanismo di queste due facoltà e la loro reciproca dipendenza ce lo provano chiaramente.

Riassumiamo in due proposizioni questa dottrina.

La nostra intelligenza è da prima sotto la dipendenza della volontà; questa esercita sopra le nostre idee un potere quasi assoluto, tanto che non vi ha accettazione di qualsiasi vero di ogni ordine senza che vi sia, in qualche grado, un intervento della volontà.

Al contrario, e questa è la seconda verità, la volontà, a sua volta, ubbidisce docilmente a ciò che le propone l'intelligenza; dall'idea che lo spirito le suggerisce passa facilmente al suo atto.

La conclusione, lo si vede, si impone: se voglio arrivare ad amare Dio con tutto il mio cuore, occuperò la mia intelligenza col pensiero delle sue perfezioni divine.

Questa idea, tenuta al primo piano della coscienza, trascinerà, in qualche modo, fatalmente la mia volontà verso un oggetto così bello e amabile.

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