L'ideale cristiano e religioso

Indice

Risorse che la volontà trova nella sensibilità dell'uomo

2 - È istruttivo ricercare come l'idea connessa a stati affettivi acquista una forza dieci volte maggiore.

Ricordate che nel campo sensibile, come nel campo razionale, disponiamo di conoscenza e di appetito.

La conoscenza sensibile si manifesta col concorso di diversi organi.

Gli organi esterni, gli occhi, le orecchie, trasmettono, per mezzo di una rete di nervi sensibili mirabilmente disposti, le impressioni delle cose esterne al cervello, dove altri organi ricettori le registrano, le completano e le fanno passare alla principale delle facoltà conoscitive interne, cioè l'immaginazione.

L'immaginazione è una facoltà sensibile che ha lo scopo di ritenere le immagini delle cose sensibili, di riprodurre quelle degli oggetti prima percepiti e di combinarle tra di loro, ciò che - come ognuno ha provato - può dare motivo alle più strane creazioni.

Ma i sensi esterni e interni non hanno altro scopo immediato che di fornire un alimento all'appetito sensibile.

Questo infatti persegue il bene sensibile presentato dai sensi e allora si allontana dal male sensibile.

Ne segue che esso dà luogo a due distinte facoltà: l'appetito concupiscibile o propensione al godimento, e l'appetito irascibile o propensione alla lotta.

La funzione dell'appetito concupiscibile è di amare, di desiderare il bene sensibile e di goderne, di odiare e di fuggire il male opposto, di rattristarsene quando si è costretti di subirlo.

Questo appetito contrastato nella ricerca del bene, chiama in suo aiuto l'appetito irascibile, il cui carattere è di indignarsi contro il male sensibile, di attaccarlo con audacia, o di temere il suo avvicinarsi, a seconda che spera o dispera di poterne trionfare.

Come si vede le operazioni speciali a queste due facoltà sono numerose; tuttavia traggono tutte la loro origine dall'amore che si ha verso un bene sensibile.

Queste operazioni dell'appetito sensitivo si chiamano passioni, e oggi più comunemente emozioni.

Qui si adoperano indistintamente questi due termini, sebbene il loro significato non sia identico.

L'emozione è il sentimento in cui l'elemento organico diventa eccessivo, in cui la funzione affettiva si accentua e lascia nell'ombra la sua funzione attiva che consiste nello spingere all'azione.

Nella passione devesi distinguere il momento acuto e violento e quello in cui essa è suscettibile di diventare ragionevole.

Così si manifesta il suo processo o sviluppo che si potrebbe chiamare intellettuale, tanto utile alla volontà.

Indice