Mezzi di perfezione |
1 - L'aridità è la soppressione del conforto che l'anima prova sovente nella vita spirituale, specialmente nei primi tempi dopo la sua conversione e una vita migliore.
Infatti, l'anima che prende coscienza di possedere una vita spirituale più intensa ne prova una certa gioia, essendo legge psicologica che l'uomo goda quando sa di possedere un gran bene.
La vita spirituale intensa però non consiste in questo conforto e neppure lo esige; anzi tale vita può esistere e svilupparsi fuori di ogni conforto, perché la vera devozione consiste unicamente nella prontezza della volontà nel servizio di Dio.
2 - L'aridità può essere occasione di bene e può essere un male; ciò dipende dalla causa che la produce.
Se nell'anima sparisce il conforto, ma sussiste nella volontà la decisione di darsi tutta a Dio, lungi dall'essere un male, l'aridità potrà essere occasione di bene.
Se invece l'aridità deriva dall'indebolimento della volontà, essa segna un regresso nella vita spirituale.
3 - Vi sono quindi aridità colpevoli, e sono quelle che hanno origine dalla nostra infedeltà.
Questa può essere maggiore o minore.
L'anima chiamata da Dio a una vita generosa e mortificata, che, dopo aver corrisposto per qualche tempo, diventa gretta e si dà alla ricerca delle piccole soddisfazioni umane, non è più fedele all'invito del Signore, ma perde il suo fervore primitivo e rimane con la volontà indebolita.
Molto più infedele però è l'anima che cade nella tiepidezza commettendo a occhi aperti dei peccati veniali.
Naturalmente una tale anima non può esprimere con forza il suo amore al Signore appunto perché tale amore non è rimasto forte e cade quindi nell'aridità.
L'unico modo di rimediarvi è di correggersi, ritornando alla generosità primitiva.
4 - Vi sono aridità che hanno cause indipendenti dalla propria volontà, ma sono prodotte da alcune circostanze della vita umana che possono causare in noi un senso di disagio che ci priva di ogni conforto negli esercizi spirituali:
stanchezza fisica e sonnolenza, indisposizioni fisiche, preoccupazioni penose e assorbenti, piccoli urti e incomprensioni sono in noi tante occasioni di pesantezza, di snervamento, di oppressione che mettono lo spirito in uno stato penoso il quale toglie ogni gaudio pacifico e tranquillo.
In questa forma di aridità l'anima deve pazientare, sapendo che sopportandola per amor di Dio offre a Lui un gratissimo sacrificio il quale prova la realtà del suo amore.
5 - L'aridità può provenire anche da Dio, come del resto anche quella accennata nel numero precedente si deve dire aridità proveniente da Dio poiché tutte le circostanze della vita sono regolate dalla Divina Provvidenza.
Ma talvolta la soppressione del conforto che l'anima sente nell'orazione, è più direttamente opera di Dio, e precisamente quando Egli mette l'anima nell'impossibilità di meditare con l'aiuto dell'immaginazione e di esercitarsi come prima in atti sentiti di amore.
Questo è un fenomeno molto comune nelle anime interiori dopo qualche tempo di fervorosa applicazione alla vita di orazione.
San Giovanni della Croce insegna che con questa specie di aridità il Signore invita le anime a una forma più semplice di orazione che egli chiama « contemplazione iniziale ».
6 - In queste aridità l'anima invece di fare molte riflessioni come faceva prima deve applicarsi semplicemente a rimanere tranquilla alla presenza di Dio, attendendo a Lui con un semplice sguardo di fede e desiderando a ogni costo di fargli piacere.
A poco a poco questo sguardo di fede si farà più facile e più affettuoso e da uno stato di penosa aridità, l'anima passerà gradualmente a un pacifico riposo in Dio.
7 - Per sapere se l'aridità viene da Dio si deve osservare se l'anima persevera ad applicarsi alle virtù e agli esercizi di devozione pur non provandovi altro che disgusto.
Naturalmente, essendo in questo tempo, l'esercizio delle virtù molto più difficile, l'anima vi riesce meno; ma gli sforzi ripetuti dimostrano che la sua volontà è rimasta decisa.
Simile aridità non procede quindi da una colpevole debolezza di volontà, ma è opera del Signore.
8 - Con questa prova Iddio intende liberare l'anima dalle fanciullaggini della sensibilità, per trasportarla sul piano più puro e più solido della volontà.
Infatti, non trovando più alcun gusto per la sua vita spirituale tra le belle rappresentazioni e le dolci emozioni di prima ( quando tutto andava bene ) l'anima si vede costretta ad aggrapparsi con la volontà agli esercizi di fede e di amore.
Essendo questa anche la volontà di Dio, l'opera della grazia viene incontro allo sforzo dell'anima la quale farà indubbiamente grandi progressi nella sua vita spirituale che diverrà molto più « sostanziosa » di prima.
L'aridità mandata dal Signore oltre che una prova è quindi una grandissima grazia, nella quale l'anima, lungi dallo scoraggiarsi, deve cercare di corrispondere con generosità.
Indice |