Gesù Cristo rivelazione dell'uomo

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Capitolo dodicesimo - XI

XI. Conclusione

Essere cristiano è accettare liberamente l'esistenza che ci è donata; è aprirsi a Dio e abbandonarsi al suo mistero impenetrabile.

Accettare Cristo è accettare la sua croce e la sua morte, nello spirito della risurrezione.

Accettare la croce significa aprirsi al mistero di un'esistenza votata alla morte: mistero al quale l'uomo non ha altra risposta se non quella della risurrezione nella speranza di essere accettato e perdonato da Dio.

Il vero senso della vita è di prepararsi a morire, cioè a maturare per la vita eterna.

Davanti al mistero della morte si alza il mistero della speranza: del Dio che risuscita e fa nascere alla vita eterna.

Da quando Cristo è morto, non vi è più nell'universo avvenimento più importante di questa morte.

Se moriamo con lui, il fatto banale di morire è trascinato nel mistero stesso di Dio.

Non ci sarà risparmiato nulla della morte, ma noi abbiamo fede nella Buona Novella della morte che sfocia sulla vita; nella venuta del Signore, che è vita che non conosce la morte.

Possiamo soffrire nell'attesa, soffrire di non vedere, ma sappiamo che verrà un giorno che non finirà più.

« Il mio desiderio è di andarmene per essere con Cristo » dice san Paolo ( Fil 1,23 ).

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