Summa Teologica - I |
C. G., I, c. 102
Pare che la beatitudine di Dio non includa ogni altra beatitudine.
1. Vi sono delle false beatitudini.
Ma in Dio non vi può essere nulla di falso.
Quindi la beatitudine di Dio non include ogni altra beatitudine.
2. Secondo alcuni vi è una beatitudine consistente in realtà materiali, come i piaceri, le ricchezze e altro del genere: [ tutte ] cose che non possono convenire a Dio, essendo egli incorporeo.
Quindi la beatitudine di Dio non comprende tutte le altre beatitudini.
La beatitudine è una perfezione.
Ma la perfezione di Dio comprende ogni perfezione, come si è dimostrato sopra [ q. 4, a. 2 ].Quindi la beatitudine divina include ogni beatitudine.
Quanto di desiderabile si trova in qualsiasi beatitudine, sia essa vera o falsa, preesiste in modo eminente nella beatitudine divina.
Così, [ se si considera ] la felicità della vita contemplativa, Dio ha la continua e infallibile contemplazione di se stesso e di tutte le altre cose; [ se si considera invece ] la felicità della vita attiva, ha il governo di tutto l'universo.
Se poi [ si considera ] la felicità terrena, consistente secondo Boezio [ De consol. 3, pr. 2 ] nei piaceri, nelle ricchezze, nel potere, nelle cariche e nella gloria, Dio in cambio dei piaceri possiede il godimento di sé e di tutte le altre cose; in cambio delle ricchezze ha quella assoluta sufficienza che le ricchezze promettono; in luogo del potere ha l'onnipotenza; in luogo delle cariche il regime universale; in luogo della gloria l'ammirazione di ogni creatura.
1. Una beatitudine è falsa in quanto si allontana dalla natura della vera beatitudine; e sotto tale aspetto non può trovarsi in Dio.
Ma tutto ciò che in essa assomiglia, per quanto lontanamente, alla vera beatitudine, preesiste nella beatitudine divina.
2. I beni che si trovano materialmente negli esseri corporei si trovano in Dio secondo il suo modo, cioè spiritualmente.
E ciò basti per quanto riguarda l'unità dell'essenza divina
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