Summa Teologica - I

Articolo 2 - Se Dono sia un nome proprio dello Spirito Santo

In 1 Sent., d. 18, q. 1, a. 2

Pare che Dono non sia un nome proprio dello Spirito Santo.

Infatti:

1. Dono viene da dare.

Ora, sta scritto [ Is 9,5 ]: « Ci è stato dato un Figlio ».

Quindi essere Dono conviene al Figlio come allo Spirito Santo.

2. Il nome proprio di una Persona significa qualche sua proprietà.

Ma dono non significa alcuna proprietà dello Spirito Santo.

Quindi non è un suo nome proprio.

3. Lo Spirito Santo può essere detto spirito di qualche uomo, come si è già visto [ q. 36, a. 1, ob. 3 ].

Ma [ lo Spirito Santo ] non può essere detto dono di un uomo, ma solo Dono di Dio.

Quindi dono non è un nome proprio dello Spirito Santo.

In contrario:

Dice S. Agostino [ De Trin. 4,20.27 ]: « Come per il Figlio l'essere nato significa derivare dal Padre, così per lo Spirito Santo l'essere Dono di Dio significa procedere dal Padre e dal Figlio ».

Ma lo Spirito Santo ha il proprio nome in quanto procede dal Padre e dal Figlio.

Quindi Dono è un nome proprio dello Spirito Santo.

Dimostrazione:

Dono come termine personale è in Dio un nome proprio dello Spirito Santo.

Perché ciò sia chiaro è da notare che, come dice Aristotele [ Topic. 4,4 ], il dono è un « dare senza resa », cioè un dare senza pensare a una retribuzione: e così indica una donazione gratuita.

Ora, il motivo di una donazione gratuita è l'amore: infatti diamo una cosa gratuitamente a qualcuno perché vogliamo per lui il bene.

La prima cosa dunque che gli diamo è l'amore con il quale vogliamo a lui il bene.

Quindi è chiaro che l'amore ha natura di primo dono, da cui provengono tutti i doni gratuiti.

Ora, si è già visto [ q. 27, a. 4; q. 37, a. 1 ] che lo Spirito Santo procede come Amore, quindi procede come primo dono.

Per cui S. Agostino [ De Trin. 15,19.33 ] dice che « per il Dono che è lo Spirito Santo sono distribuiti molti doni particolari alle membra di Cristo ».

Analisi delle obiezioni:

1. Come il Figlio, procedendo come Verbo, implica l'idea di somiglianza rispetto al principio da cui deriva, per cui è detto propriamente Immagine sebbene anche lo Spirito Santo sia simile al Padre, così dunque anche lo Spirito Santo, procedendo dal Padre come Amore, è detto propriamente Dono quantunque anche il Figlio venga donato.

Infatti il dono stesso del Figlio nasce dall'amore del Padre, secondo quanto è scritto [ Gv 3,16 ]: « Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito ».

2. Nel termine dono è inclusa l'idea di appartenenza a colui dal quale esso deriva.

E in tal modo è inclusa la proprietà di origine dello Spirito Santo, cioè la processione.

3. Il dono prima di essere dato è solo di chi lo dà, ma dopo che è stato dato è di chi lo ha ricevuto.

Ora, siccome nel concetto di Dono non è inclusa la donazione effettiva, non si può dire che sia dono dell'uomo, ma Dono di Dio che lo dà.

Però una volta che è stato dato, allora è spirito o dono dell'uomo.

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