Summa Teologica - I |
In 2 Sent., d. 1, q. 1, a. 6
Pare che la creazione delle cose non sia avvenuta all'inizio del tempo.
1. Ciò che non si trova nel tempo non è neppure in qualche elemento o determinazione di esso.
Ora, la creazione delle cose non poté essere nel tempo: poiché con la creazione fu portata all'esistenza la sostanza [ o la natura stessa ] delle cose, e il tempo non misura la sostanza delle cose, specialmente poi di quelle incorporee.
Quindi la creazione non avvenne all'inizio del tempo.
2. Aristotele [ Phys. 6,6 ] dimostra che tutto ciò che diviene, diveniva: e così ogni divenire ha un prima e un poi.
L'inizio del tempo invece non ha un prima e un poi, essendo un istante indivisibile.
Quindi, siccome l'essere creato è un certo modo di divenire, è chiaro che le cose non sono state create all'inizio del tempo.
3. Anche il tempo è stato creato.
Ma non poteva essere creato all'inizio del tempo, dal momento che il tempo è divisibile e il principio del tempo è indivisibile.
Per conseguenza la creazione delle cose non avvenne all'inizio del tempo.
La Scrittura [ Gen 1,1 ] dice: « In principio Dio creò il cielo e la terra ».
L'espressione della Genesi [ Gen 1,1 ]: « In principio Dio creò il cielo e la terra » può essere interpretata in tre modi diversi, così da escludere tre errori.
Infatti alcuni sostennero che il mondo è sempre esistito, e che il tempo non ha avuto un inizio.
E per eliminare questo errore « in principio » viene interpretato nel senso di all'inizio del tempo.
- Altri invece ritennero che i princìpi della creazione fossero due, uno del bene e l'altro del male.
E volendo escludere ciò, « in principio » viene interpretato nel senso di nel Figlio.
Come infatti a motivo della sua potenza si attribuisce al Padre, per appropriazione, il principio [ o la causalità ] efficiente, così si attribuisce per appropriazione al Figlio il principio [ o la causalità ] esemplare a motivo della sapienza; e in questa maniera quando si dice che Dio ha fatto tutto « in principio » è come se si dicesse: « tutto hai fatto nella sapienza », cioè nel Figlio; in conformità al detto dell'Apostolo [ Col 1,16 ]: « In lui », cioè nel Figlio, « furono create tutte le cose ».
- Altri finalmente dissero che le creature corporali furono create da Dio per mezzo di quelle spirituali.
E per escludere ciò si ha l'altra interpretazione: « Dio creò il cielo e la terra in principio », cioè prima di tutte le cose.
Infatti si danno come create simultaneamente quattro cose, e cioè: il cielo empireo, la materia corporea ( espressa dal termine terra ), il tempo e le nature angeliche.
1. Si dice che le cose furono create all'inizio del tempo non perché l'inizio del tempo sia la misura dell'atto creativo medesimo, ma perché il cielo e la terra sono stati creati insieme con il tempo.
2. Quella sentenza del Filosofo va riferita al divenire che si ha mediante il movimento o che è il termine di un movimento.
Poiché nel corso di ogni vero movimento possiamo trovare sempre un prima e un poi, in rapporto a un qualsiasi punto di quel determinato movimento.
Mentre cioè una cosa è in moto o in divenire si può sempre indicare un prima e un poi in quel suo divenire: ciò che infatti si trova all'inizio del moto, oppure è già al suo termine, non è soggetto alla mutazione.
Ora, la creazione non è un moto e neppure il termine di un moto, come già abbiamo spiegato [ q. 45, a. 2, ad 3; a. 3 ].
Per cui una cosa viene creata in modo tale che prima non veniva creata.
3. La produzione di una cosa rispecchia il modo di essere della medesima.
Ora, di tutto il tempo non esiste che l'istante presente [ il nunc ].
Quindi il tempo non può essere prodotto che secondo un certo istante: non perché nel primo istante vi sia il tempo, ma perché da esso il tempo ha avuto inizio.
Indice |