Summa Teologica - I |
In 2 Sent., d. 8, q. 1, a. 2; De Pot., q. 6, a. 7
Pare che gli angeli non possano assumere dei corpi.
1. Nell'operazione dell'angelo, come in quella della natura, non vi è nulla di superfluo.
Ma è superfluo per gli angeli assumere dei corpi: l'angelo infatti non ha bisogno del corpo, poiché la sua virtù trascende ogni energia materiale.
Quindi l'angelo non può assumere un corpo.
2. Ogni assunzione include una certa unione.
Infatti la parola [ latina ] assumere deriva da ad se sumere [ ossia: prendere con sé ].
Ma il corpo, come si è detto [ a. 1 ], non può essere unito all'angelo come a una forma.
Che se poi il corpo è unito all'angelo come a suo motore, allora non si può dire che è assunto, poiché ne seguirebbe che tutti i corpi mossi dagli angeli sarebbero da essi assunti.
Quindi gli angeli non possono assumere dei corpi.
3. Gli angeli non possono assumere dei corpi composti di terra o di acqua: poiché in tal caso non potrebbero sparire all'improvviso; e neppure assumono dei corpi di fuoco, poiché brucerebbero tutto ciò che toccano; e nemmeno dei corpi aerei, poiché l'aria non ha né figura né colore.
Quindi gli angeli non assumono dei corpi.
S. Agostino [ De civ. Dei 16,29 ] asserisce che gli angeli apparvero ad Abramo mediante corpi da essi assunti.
Alcuni insegnarono che gli angeli non assumono mai dei corpi, per cui secondo costoro tutte le apparizioni angeliche narrate dalla Scrittura sarebbero avvenute sotto forma di visione profetica, ossia fantastica.
- Ma tale interpretazione viene a urtare contro il senso genuino della Scrittura.
Infatti ciò che appare nella visione immaginaria si trova soltanto nell'immaginazione del veggente, e perciò non è visto da tutti indistintamente.
Invece talvolta la Scrittura ci parla di apparizioni di angeli visti indistintamente da tutti.
Come gli angeli apparsi ad Abramo furono visti da lui, da tutta la sua famiglia, da Lot e dai cittadini di Sodoma.
E anche l'angelo apparso a Tobia era visto da tutti.
È chiaro dunque che tutte queste apparizioni furono oggetto di visione corporea, con la quale si coglie una cosa esterna a chi vede, e perciò visibile a tutti.
Ma per mezzo di tale visione non si può cogliere se non ciò che è corporeo.
Ora, poiché gli angeli, come si è già visto [ a. 1; q. 50, a. 1 ], non sono corpi e neppure sono uniti naturalmente a dei corpi, si deve concludere che essi talora assumono dei corpi.
1. Gli angeli non hanno bisogno di un corpo assunto per se stessi, ma per noi: poiché trattando familiarmente con gli uomini rendono certa a questi ultimi quella compagnia spirituale che gli uomini attendono di conseguire con essi nella vita futura.
- Inoltre le assunzioni di corpi da parte degli angeli avvenute nell'Antico Testamento erano un indizio simbolico della futura assunzione del corpo umano da parte del Verbo divino.
Tutte le apparizioni dell'Antico Testamento erano infatti ordinate all'apparizione con la quale il Figlio di Dio si rese visibile nella carne.
2. Il corpo assunto viene unito all'angelo non già come a una forma, e neppure come a un semplice motore, ma come a un motore fatto palese dal corpo mobile assunto.
Come infatti nella Sacra Scrittura sono descritte, mediante rappresentazioni sensibili, le proprietà delle realtà spirituali, così gli angeli possono formarsi, per virtù divina, dei corpi sensibili atti a rappresentare le proprietà spirituali dell'angelo.
E per gli angeli assumere un corpo è proprio questo.
3. Sebbene l'aria nel suo stato normale di rarefazione non possa avere né figura né colore, tuttavia quando viene condensata può prendere figura e colore, come dimostrano le nubi.
E così gli angeli assumono dei corpi aerei condensando l'aria, per virtù divina, quanto è necessario per la configurazione del corpo che essi vogliono assumere.
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