Summa Teologica - I |
In 1 Sent., d. 37, q. 1, a. 1; In 2 Sent., d. 6, q. 1, a. 3; De Pot., q. 3, a. 19, ad 2; Quodl., 1, q. 3, a. 1; Opusc. 15, De Angelis, c. 18
Pare che l'angelo non possa essere in un luogo.
1. Boezio [ De hebdom., proem. ] scrive: « È comune sentenza dei sapienti che gli enti incorporei non sono in un luogo ».
E anche Aristotele [ Phys. 4,5 ] afferma: « Non tutte le cose che esistono si trovano in un luogo, ma soltanto l'ente mobile corporeo ».
Ma l'angelo, come sopra si è dimostrato [ q. 50, a. 1 ], non è un corpo.
Quindi l'angelo non può essere in un luogo.
2. Il luogo non è altro che una quantità posta in una certa posizione.
Quindi tutto ciò che è in un luogo deve pure occupare un sito determinato.
Ma l'angelo non può avere un sito: poiché la sostanza angelica non ha la quantità, di cui la posizione è una proprietà essenziale.
Quindi l'angelo non può trovarsi in un luogo.
3. Essere in un luogo significa, come dimostra il Filosofo [ Phys. 4,12 ], essere misurato e contenuto dal luogo, poiché ciò che contiene è più formale di ciò che è contenuto: come l'aria è più formale dell'acqua, sempre secondo il Filosofo [ Phys. 4,5 ].
Quindi l'angelo non può essere in un luogo.
Si legge in un'orazione: « I tuoi santi angeli, che abitano in questa casa, ci custodiscano nella pace ».
L'angelo può essere in un luogo; tuttavia il modo di trovarsi in un luogo proprio dell'angelo è assolutamente diverso da quello di un corpo.
Il corpo infatti è in un luogo in quanto stabilisce con esso un contatto per mezzo della quantità spaziale.
Ora, negli angeli non si trova questa quantità, ma soltanto la quantità virtuale.
Si dice perciò che l'angelo si trova in un luogo corporeo in quanto vi applica la sua virtù, in qualsiasi modo ciò avvenga.
Quindi non è lecito concludere che l'angelo assuma le proporzioni di un luogo, o che abbia un sito determinato nello spazio.
Queste cose infatti appartengono al corpo localizzato, dotato di quantità continua.
- E neppure è lecito per questo affermare che sia contenuto da un luogo.
Poiché quando una sostanza incorporea tocca con la sua potenza una realtà corporea contiene quest'ultima, e non è contenuta da essa.
Infatti l'anima si trova nel corpo come contenente, non come contenuta.
E così pure si dice che l'angelo è in un luogo materiale non come contenuto ma, in qualche modo, come contenente.
E con ciò è chiara la risposta alle obiezioni.
Indice |