Summa Teologica - I

Indice

Articolo 2 - Se Dio conservi immediatamente ogni creatura

Pare che Dio conservi immediatamente ogni creatura.

Infatti:

1. Dio, come si è visto [ a. 1, ad 4 ], conserva le cose con la medesima azione con la quale le ha create.

Ma Dio è creatore delle cose immediatamente.

Quindi le conserva pure immediatamente.

2. Ogni cosa è più vicina a se stessa che a qualunque altra.

Ma a una creatura non può essere comunicata la facoltà di conservare se stessa.

Molto meno dunque le potrà essere comunicata la facoltà di conservarne un'altra.

Per conseguenza Dio conserva immediatamente tutte le cose senza alcun'altra causa conservatrice intermedia.

3. Un effetto viene conservato nell'essere dalla propria causa non solo quanto al divenire, ma anche quanto all'essere.

Ora, pare che tutte le cause create siano cause dei loro effetti solo quanto al divenire, poiché la loro causalità si riduce al moto, come si disse [ q. 45, a. 3 ].

Quindi non sono cause capaci di conservare i loro effetti nell'essere.

In contrario:

La conservazione di una cosa corrisponde alla sua produzione nell'essere.

Ma Dio dà l'essere alle cose per mezzo di alcune cause intermedie.

Quindi conserva pure le cose nell'essere mediante alcune cause.

Dimostrazione:

Come abbiamo detto [ a. 1 ], due sono i modi di conservare una cosa nell'essere:

il primo, indiretto e accidentale, si limita a rimuovere o a impedire l'azione di un agente disgregatore;

il secondo, diretto e formale, stabilisce una dipendenza nell'essere come tra l'essere dell'effetto e quello dalla sua causa.

Ora, noi possiamo costatare che alcune cose create conservano l'essere di altre in ambedue i modi.

Infatti è noto che anche tra i corpi ve ne sono molti i quali impediscono l'azione disgregatrice di altri, e per questo sono chiamati conservanti: come ad es. il sale preserva la carne dalla putrefazione; e lo stesso avviene in molti altri casi.

- Osserviamo però che certi effetti dipendono da qualche creatura anche secondo l'essere.

Quando infatti vi sono molte cause subordinate è necessario che l'effetto dipenda in modo primario e principale dalla causa prima, ma secondariamente anche da tutte le cause intermedie.

Quindi la causa prima è la conservatrice principale dell'effetto, ma subordinatamente lo sono pure tutte le cause intermedie; e tanto maggiormente quanto più una causa è di grado più alto e più vicina alla prima causa.

Per cui anche nel mondo dei corpi alle cause più alte sono attribuite la conservazione e la durata delle cose: così secondo il Filosofo [ Met. 12,6 ] il primo moto, cioè quello diurno, è causa della continuità della generazione mentre il secondo, che è quello attraverso lo zodiaco, è causa dell'alternarsi della generazione e della corruzione.

E in modo analogo gli astronomi attribuiscono a Saturno, che è il più alto dei pianeti, il carattere stabile e duraturo di certi esseri.

- Dobbiamo perciò concludere che Dio conserva nell'essere alcune creature mediante certe cause.

Analisi delle obiezioni:

1. Dio ha creato immediatamente tutte le cose; ma nella stessa creazione delle cose stabilì un ordine, in modo che alcune di esse dipendessero e fossero conservate nell'essere da altre: presupposta però la conservazione primaria che proviene da lui.

2. Dato che la causalità propria di ogni essere è volta a conservare l'effetto da essa dipendente, come a nessun effetto si può concedere il potere di essere causa di se stesso, e tuttavia gli si può concedere il potere di essere causa di altre cose, così a nessun effetto si può concedere il potere di conservare se stesso, e tuttavia gli si può concedere il potere di conservare altre cose.

3. Nessuna creatura può essere causa di un'altra nell'acquisto di nuove forme o disposizioni se non per una trasmutazione: poiché la creatura può agire soltanto su un soggetto preesistente.

Una volta però che essa abbia prodotto nell'effetto la forma o la disposizione, può conservare l'una o l'altra senza produrre altre mutazioni nell'effetto.

Come nell'aria che viene a essere illuminata si ha una certa trasmutazione, ma la conservazione della sua luce avviene per la sola presenza del sole, senza altri mutamenti dell'aria.

Indice