Summa Teologica - I |
In 2 Sent., d. 10, q. 1, a. 1; In Hebr., c. 1, lect. 6; In Iob., c. 1, lect. 2
Pare che anche gli angeli inviati siano assistenti.
1. Dice S. Gregorio [ In Evang. hom. 34 ]: « Gli angeli dunque e sono inviati e sono assistenti: poiché sebbene sia circoscritto lo spirito angelico, non è tuttavia circoscritto lo Spirito sommo, che è Dio ».
2. Un angelo fu mandato per ministero a Tobia.
Eppure esso dichiarò di sé [ Tb 12,15 ]: « Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che stanno al cospetto di Dio ».
Quindi anche gli angeli che sono mandati stanno al cospetto di Dio.
3. Ogni angelo beato è più vicino a Dio di Satana.
Ma Satana sta al cospetto di Dio, secondo quanto è detto nel libro di Giobbe [ Gb 1,6 ]: « Un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore, e anche Satana andò in mezzo a loro ».
Quindi a più forte ragione stanno al cospetto di Dio gli angeli che sono inviati.
4. Se gli angeli inferiori non appartengono al numero degli angeli assistenti, ciò dipenderà dal fatto che essi non ricevono le illuminazioni immediatamente da Dio, ma per mezzo degli angeli superiori.
Ma ogni angelo, eccettuato quello supremo fra tutti, riceve le illuminazioni per mezzo di un angelo superiore.
Quindi angelo assistente dovrebbe essere solo l'angelo supremo.
Ma ciò contrasta con quanto dice la Scrittura [ Dn 7,10 ]: « Diecimila miriadi lo assistevano ».
Quindi è da ritenere che anche gli angeli inviati per ministero siano assistenti.
Commentando quelle parole [ Gb 25,3 ]: « Si possono forse contare le sue schiere? », S. Gregorio [ Mor. 17,13 ] dice: « Stanno alla sua presenza quelle Potestà che non escono per recare messaggi agli uomini ».
Quindi gli angeli che vengono inviati per ministero non sono assistenti.
Si suole distinguere tra angeli assistenti e angeli ministranti, con un'analogia tratta dalle persone a servizio di un re.
Tra queste infatti ve ne sono alcune che stanno continuamente al suo cospetto, e apprendono immediatamente i suoi ordini.
Ve ne sono invece altre alle quali gli ordini regi vengono trasmessi per mezzo delle persone assistenti, come i governatori delle varie città: e queste sono dette ministranti, non assistenti.
Bisogna considerare dunque che tutti gli angeli vedono immediatamente l'essenza divina: e sotto questo aspetto sono assistenti anche coloro che compiono dei ministeri.
Per cui S. Gregorio [ Mor. 2,3 ] dice: « Gli angeli inviati a un ministero esteriore per la nostra salvezza sono sempre assistenti, e possono sempre vedere la faccia del Padre ».
Non tutti gli angeli però hanno il potere di apprendere i segreti divini negli splendori della divina essenza, ma soltanto quelli di grado superiore, per mezzo dei quali essi sono svelati agli angeli inferiori.
Così sotto quest'altro aspetto sono detti assistenti soltanto gli angeli superiori che appartengono alla prima gerarchia la quale, secondo Dionigi [ De cael. hier. 7,3 ], ha il privilegio di essere illuminata immediatamente da Dio.
1, 2. E con ciò sono chiarite anche le risposte alle due prime obiezioni, che argomentavano dal primo modo di essere assistenti.
3. Non è detto in quel testo che Satana fosse assistente, ma egli è descritto come intervenuto tra gli assistenti: e questo perché, come dice S. Gregorio [ Mor. 2,4 ], « sebbene egli abbia perduto la sua beatitudine, non ha tuttavia perduto la sua natura angelica ».
4. Tutti gli angeli assistenti vedono alcune cose immediatamente negli splendori della divina essenza: perciò si dice che è proprio di tutta la prima gerarchia essere illuminata immediatamente da Dio.
Ma gli angeli superiori vedono più cose degli angeli inferiori, e su di esse illuminano gli altri: come anche tra coloro che stanno intorno al re, alcuni conoscono più segreti di altri.