Tobia |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
XI. Raffaele |
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1 Quando furono terminate le feste nuziali, Tobi chiamò il figlio Tobia e gli disse: « Figlio mio, pensa a dare la ricompensa dovuta a colui che ti ha accompagnato e ad aggiungere qualcosa d'altro alla somma pattuita ». |
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2 Gli disse Tobia: « Padre, quanto potrò dargli come salario? Anche se gli lasciassi la metà dei beni che egli ha portati con me, io non ci perderei. |
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3 Egli mi ha condotto sano e salvo, mi ha guarito la moglie, è andato a prendere per me il denaro e infine ha guarito te! Quanto posso ancora dargli come salario? ». |
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4 Tobi rispose: « È giusto ch'egli riceva la metà di tutti i beni che ha riportati ». | |||||
5 Fece dunque venire l'angelo e gli disse: « Prendi come tuo salario la metà di tutti i beni che tu hai portati e va' in pace ». | |||||
6 Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: « Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non trascurate di ringraziarlo. |
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7 È bene tener nascosto il segreto del re, ma è cosa gloriosa rivelare e manifestare le opere di Dio. Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male. |
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8 Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l'elemosina con la giustizia. Meglio il poco con giustizia che la ricchezza con ingiustizia. Meglio è praticare l'elemosina che mettere da parte oro. |
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9 L'elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che fanno l'elemosina godranno lunga vita. |
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10 Coloro che commettono il peccato e l'ingiustizia sono nemici della propria vita. | |||||
11 Io vi voglio manifestare tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è cosa gloriosa rivelare le opere di Dio. | |||||
12 Sappiate dunque che, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l'attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti. |
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13 Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a curare la sepoltura di quel morto, allora io sono stato inviato per provare la tua fede, | |||||
14 ma Dio mi ha inviato nel medesimo tempo per guarire te e Sara tua nuora. |
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15 Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore ». |
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16 Allora furono riempiti di terrore tutti e due; si prostrarono con la faccia a terra ed ebbero una grande paura. |
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17 Ma l'angelo disse loro: « Non temete; la pace sia con voi. Benedite Dio per tutti i secoli. |
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18 Quando ero con voi, io non stavo con voi per mia iniziativa, ma per la volontà di Dio: lui dovete benedire sempre, a lui cantate inni. | |||||
19 A voi sembrava di vedermi mangiare, ma io non mangiavo nulla: ciò che vedevate era solo apparenza. |
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20 Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio. Io ritorno a colui che mi ha mandato. Scrivete tutte queste cose che vi sono accadute ». E salì in alto. |
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21 Essi si rialzarono, ma non poterono più vederlo. | |||||
22 Allora andavano benedicendo e celebrando Dio e lo ringraziavano per queste grandi opere, perché era loro apparso l'angelo di Dio. |
Indice |
12,1-22 | L'angelo Raffaele si fa riconoscere |
12,8 | il digiuno: con B e vet. lat.; S legge: « la verità ». |
12,12 | l'attestato della vostra preghiera: l'angelo ( cf.
Tb 5,5+ ) diventa qui intercessore. Raffaele presenta davanti a Dio la « memoria » ( BC « attestato » ) delle preghiere e delle opere buone di Tobi. Il termine qui usato evoca un tono di ufficialità: può anche richiamare il « memoriale » dei sacrifici ( cf. Lv 2,2+ ), cioè la parte di offerte bruciate sull'altare 'in odore soave'. L'angelo del centurione Cornelio ( At 10,4 ) gli dirà analogamente che le sue elemosine sono salite in « memoriale » davanti a Dio. BJ con vet. lat. aggiunge: « e le leggevo » ( le preghiere ). |
12,13 | per provare la tua fede: così come, in altro modo, fece Satana con Giobbe ( cf. Gb 1-2 ). |
12,15 | dei sette angeli: le Scritture conoscono soltanto tre nomi di angeli: Gabriele ( Dn 8,16; Dn 9,21; Lc 1,19 ), Michele ( Dn 10,13.21; Dn 12,1; Gd 9 ) e Raffaele ( qui e in Tb 3,17 ). Gli scritti apocrifi completano la lista di sette in modo fantasioso. Un'eco di Tb si ritrova nei sette angeli dell'Apocalisse ( Ap 8,2 ). |
12,19 | era solo apparenza: con vet. lat.; S ha: « voi vedete che non ho mangiato nulla e che voi avete avuto una visione »; volg. traduce: « io mi cibo di un nutrimento invisibile e di una bevanda che gli uomini non possono vedere ». |