Summa Teologica - I-II

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Articolo 4 - Se la gioia, la tristezza, la speranza e il timore siano le quattro passioni principali

Infra, q. 84, a. 4, ad 2; II-II, q. 141, a. 7, ad 3; In 3 Sent., d. 26, q. 1, a. 4; De Verit., q. 26, a. 5

Pare che la gioia e la tristezza, la speranza e il timore non siano le quattro passioni principali.

Infatti:

1. S. Agostino [ De civ. Dei 14, cc. 3,7 ] al posto della speranza mette la concupiscenza.

2. Tra le passioni c'è un duplice ordine: l'ordine di intenzione e quello genetico, o di esecuzione.

Quindi o le passioni principali sono scelte in base all'ordine di intenzione, e allora soltanto la gioia e la tristezza, come finali, sono principali, oppure sono scelte in base all'ordine genetico o di esecuzione, e allora la passione principale è l'amore.

Quindi in nessun modo si devono chiamare principali le quattro passioni della gioia e della tristezza, della speranza e del timore.

3. Il timore è causato dalla disperazione, come l'audacia dalla speranza.

Quindi o si devono porre tra le passioni principali, come cause, la speranza e la disperazione, oppure, come affini, la speranza e l'audacia.

In contrario:

Boezio [ De consol. 1, metr. 7 ], enumerando le quattro passioni principali, scrive: « Togli il gaudio, scaccia il timore, metti in fuga la speranza, escludi il dolore ».

Dimostrazione:

Si dice comunemente che queste quattro passioni sono le principali.

La gioia e la tristezza per il fatto che danno compimento e fine a tutte le passioni: come infatti nota Aristotele [ Ethic. 2,5 ], esse vengono dopo tutte le altre.

Il timore e la speranza sono invece principali non perché danno l'ultimo compimento, ma perché danno compimento al moto dell'appetito verso un oggetto: infatti rispetto al bene il moto comincia con l'amore, passa attraverso il desiderio e termina nella speranza; rispetto al male invece comincia dall'odio, passa attraverso la fuga e termina nel timore.

- Perciò il numero di queste quattro passioni risulta dalla distinzione tra presente e futuro: infatti il moto dice ordine al futuro, mentre la quiete consiste in qualcosa di presente.

Del bene presente, dunque, sentiamo gioia e del male presente tristezza; per il bene futuro invece nutriamo speranza e per il male futuro timore.

Ora, tutte le altre passioni che riguardano il bene o il male, presente o futuro, si riducono e si completano in queste.

Quindi queste quattro passioni sono dette principali anche perché sono generali.

Il che è vero se le passioni della speranza e del timore vengono prese per indicare genericamente il moto dell'appetito verso un oggetto da desiderare o da fuggire.

Analisi delle obiezioni:

1. S. Agostino mette il desiderio, o concupiscenza, al posto della speranza perché si riferiscono entrambi al bene futuro.

2. Le passioni indicate si dicono principali in ordine di intenzione e di perfezione.

E sebbene il timore e la speranza non siano le ultime in modo assoluto, tuttavia sono le ultime tra le passioni tendenti verso una cosa futura.

Si potrebbe però fare eccezione per l'ira.

Ma questa non può essere una passione principale, poiché è un effetto dell'audacia la quale, come vedremo [ ad 3; q. 45, a. 2, ad 3 ], non può essere tra le passioni principali.

3. La disperazione dice abbandono di un bene, il che è quasi accidentale; l'audacia poi dice avvicinamento a un male, altra cosa accidentale.

Quindi queste passioni non possono essere principali: poiché una realtà accidentale non può mai dirsi principale.

E così non può essere considerata principale neppure l'ira, che è un effetto dell'audacia.

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