Summa Teologica - II-II

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Articolo 2 - Se al dono della pietà corrisponda la seconda beatitudine: « Beati i miti »

Supra, q. 83, a. 9, ad 3; I-II, q. 69, a. 3, ad 3; In 3 Sent., d. 34, q. 1, aa. 4, 6; In Matth., c. 5

Pare che al dono della pietà non corrisponda la seconda beatitudine: « Beati i miti » [ Mt 5,3ss ].

Infatti:

1. La pietà è il dono che corrisponde alla giustizia.

Ma a quest'ultima corrisponde maggiormente la quarta beatitudine: « Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia », o anche la quinta: « Beati i misericordiosi », poiché le opere di misericordia, come si è detto [ a. 1, ad 3 ], appartengono alla pietà.

Quindi al dono della pietà non corrisponde la seconda beatitudine.

2. Il dono della pietà è diretto dal dono della scienza, che lo segue immediatamente nell'enumerazione dei doni [ Is 11,2 ].

Ma chi dirige e chi è diretto hanno di mira la stessa cosa.

Siccome dunque alla scienza corrisponde la terza beatitudine: « Beati coloro che piangono » [ cf. q. 9, a. 4 ], non pare che alla pietà possa corrispondere la seconda.

3. Come sopra [ I-II, q. 70, a. 2 ] si è spiegato, alle beatitudini e ai doni corrispondono i frutti.

Ma alla pietà sono più affini, tra i frutti, la bontà e la benignità che non la mansuetudine, corrispondente alla mitezza.

Quindi alla pietà non corrisponde la seconda beatitudine.

In contrario:

S. Agostino [ De serm. Dom. in monte 1,4.11 ] insegna: « La pietà si addice ai mansueti ».

Dimostrazione:

Nel ricollegare le beatitudini ai doni si possono tenere presenti due diverse affinità.

Una è basata sull'ordine dell'enumerazione, e su di essa pare fondarsi S. Agostino [ De serm. Dom. in monte 1,4.11 ].

Per cui egli fa corrispondere la prima beatitudine all'ultimo dei doni, cioè al timore; la seconda, ossia « Beati i miti », alla pietà, e così via.

Il secondo tipo di affinità viene rilevato invece in base alla natura dei doni e delle beatitudini rispettive.

Per cui è necessario trovare la corrispondenza tra la beatitudine e il dono in base ai loro oggetti e alle loro operazioni.

Ora, in questo senso alla pietà corrispondono meglio la quarta e la quinta beatitudine che non la seconda.

Tuttavia anche la seconda beatitudine ha una certa somiglianza con la pietà: poiché la mansuetudine serve a togliere gli ostacoli agli atti della pietà.

Analisi delle obiezioni:

1. Così è risolta anche la prima obiezioni.

2. Stando alle caratteristiche delle beatitudini e dei doni, ai doni della scienza e della pietà dovrebbe corrispondere un'identica beatitudine.

In base invece all'ordine di enumerazione ad essi corrispondono due beatitudini distinte, pur tenendo conto di una certa somiglianza, come si è detto sopra [ nel corpo ].

3. I frutti indicati, cioè la bontà e la benignità, possono essere attribuiti al dono della pietà direttamente; la mansuetudine invece indirettamente, in quanto elimina gli ostacoli che impediscono l'atto della pietà, come si è detto [ ib. ].

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