Summa Teologica - III |
In 3 Sent., d. 2, q. 2, sol. 3, ad 2; d. 5, q. 1, a. 1, sol. 1; d. 7, q. 2, a. 1
Pare che l'unione della natura divina con l'umana non sia qualcosa di creato.
1. In Dio non ci può essere nulla di creato, poiché tutto ciò che è in Dio è Dio.
Ma l'unione è in Dio, essendo Dio stesso unito alla natura umana.
L'unione dunque non è qualcosa di creato.
2. Di ciascuna cosa conta soprattutto il fine.
Ma il termine dell'unione è l'ipostasi o persona divina, alla quale si è unita la natura umana.
Perciò l'unione va giudicata principalmente secondo ciò che conviene all'ipostasi divina.
Ma questa non è qualcosa di creato.
Quindi non lo è neppure l'unione stessa.
3. La causa è superiore all'effetto.
Ma Cristo come uomo è detto Creatore a causa dell'unione.
Quindi molto meno può essere qualcosa di creato l'unione stessa, che deve invece identificarsi col Creatore.
È creato tutto ciò che inizia nel tempo.
Ma quell'unione non fu eterna, bensì iniziò nel tempo.
Quindi è qualcosa di creato.
Indice |