Summa Teologica - III |
In 4 Sent., d. 6, q. 2, a. 1, sol. 2, 3
Pare che non sia conveniente il rito usato dalla Chiesa nel battezzare.
1. Come dice il Crisostomo [ Cromazio, In Mt 1, su 3,15 ], « in nessun modo le acque del battesimo potrebbero lavare i peccati dei credenti se non fossero state santificate dal contatto del corpo del Signore ».
Ma ciò avvenne nel battesimo di Cristo, che è ricordato nella festa dell'Epifania.
Quindi il battesimo solenne dovrebbe essere amministrato nella festa dell'Epifania piuttosto che nelle vigilie di Pasqua e di Pentecoste.
2. Per un medesimo sacramento non si devono usare materie diverse.
Ora, il battesimo viene amministrato con l'acqua.
Quindi il battezzando non deve essere unto due volte con l'olio santo prima sul petto e poi tra le scapole, e una terza volta con il crisma sulla sommità del capo.
3. « In Gesù Cristo non c'è né maschio né femmina, né barbaro né Scita » [ Gal 3,28; Col 3,11 ], e quindi per la stessa ragione neppure altre simili differenze.
Molto meno quindi può aver peso nella fede cristiana la diversità delle vesti.
Così dunque non c'è ragione di dare ai battezzati la veste candida.
4. Il battesimo può essere conferito senza queste cerimonie.
Quindi le cose sopra ricordate sono superflue, e così non sono state opportunamente istituite dalla Chiesa nel rito del battesimo.
La Chiesa è governata dallo Spirito Santo, il quale nulla compie di disordinato.
Nel sacramento del battesimo alcuni riti sono indispensabili, e altri servono alla solennità del sacramento.
Indispensabile è la forma, che indica la causa principale del sacramento, il ministro, che ne è la causa strumentale, e l'uso della materia, ossia l'abluzione con l'acqua, che indica l'effetto principale del sacramento.
Invece tutte le altre cerimonie che la Chiesa osserva nel rito del battesimo concorrono piuttosto a una certa solennità del sacramento.
E queste cerimonie vengono osservate nel sacramento per tre ragioni.
Primo, per eccitare la devozione dei fedeli e il loro rispetto verso il sacramento.
Se infatti si facesse la sola abluzione con l'acqua, senza solennità, alcuni facilmente la riterrebbero una comune abluzione.
Secondo, per l'istruzione dei fedeli.
I semplici infatti, che non hanno cultura, vanno istruiti per mezzo di segni sensibili, p. es. con dei dipinti, e altre cose simili.
E in tal modo attraverso le cerimonie dei sacramenti o vengono istruiti, o vengono sollecitati a informarsi sulle realtà che tali segni sensibili rappresentano.
Siccome quindi intorno al battesimo occorre conoscere alcune altre cose che sono al di fuori del suo effetto principale, era conveniente che queste fossero indicate da alcuni riti esterni.
Terzo, poiché mediante le orazioni, le benedizioni e altri riti si impedisce al demonio di ostacolare l'effetto del sacramento.
1. Il battesimo di Cristo commemorato nell'Epifania è quello di Giovanni, come si è detto sopra [ q. 39, a. 2 ], mentre ai fedeli non viene conferito questo battesimo, ma il battesimo di Cristo.
Ora, questo deriva la sua efficacia dalla passione del Signore, come dice S. Paolo [ Rm 6,3 ]: « Quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte », e dallo Spirito Santo, secondo le parole evangeliche [ Gv 3,5 ]: « Se uno non nasce da acqua e da Spirito ».
Perciò il battesimo solenne viene somministrato nella Chiesa sia nella veglia di Pasqua, quando si commemora la sepoltura del Signore e la sua risurrezione, per cui anche il Signore diede ai discepoli il precetto di battezzare dopo la risurrezione, come risulta dal Vangelo [ Mt 28,19 ], sia nella vigilia di Pentecoste, quando inizia la celebrazione della solennità dello Spirito Santo: per cui si legge [ At 2,41 ] che nello stesso giorno di Pentecoste, nel quale avevano ricevuto lo Spirito Santo, gli Apostoli battezzarono tremila persone.
2. L'acqua viene usata nel battesimo come elemento essenziale del sacramento, mentre l'olio e il crisma vengono usati per una certa solennità.
Infatti il battezzando viene anzitutto unto con l'olio santo sul petto e tra le scapole «quale atleta di Dio », secondo l'espressione di S. Ambrogio [ De sacram. 1,2 ], alla maniera dei pugili.
Oppure, come dice Innocenzo III in una Decretale [ Regest. 7,3 ]: « Il battezzando viene unto sul petto affinché riceva il dono dello Spirito Santo, respinga l'errore e l'ignoranza e abbia la vera fede, poiché il giusto vive di fede; viene poi unto tra le scapole affinché rivesta la grazia dello Spirito Santo, si spogli di ogni negligenza e torpore e si applichi alle buone opere, in modo che grazie al sacramento della fede abbia mondezza di pensieri nel petto e fortezza per ogni fatica sulle spalle ».
Dopo il battesimo poi, secondo le parole di Rabano [ Mauro ] [ De inst. cleric. 1,28 ], « viene subito segnato dal sacerdote sul capo con il sacro crisma, accompagnato da un'orazione, affinché divenga partecipe del regno di Cristo, e da Cristo possa essere detto cristiano ».
- Oppure, come dice S. Ambrogio [ De sacram. 3,1 ], si effonde l'unguento sul capo perché «il sapiente ha la sua saggezza nel capo » [ Qo 2,14 ], e perché « sia pronto a rendere conto della fede a chiunque gliene faccia richiesta » [ Innoc. III, l. cit. ].
3. Si dà al battezzato la veste candida non perché non gli sia permesso di usare altre vesti, ma in segno della gloriosa risurrezione alla quale gli uomini vengono rigenerati mediante il battesimo, e in segno della purità di vita che devono mantenere dopo di esso, secondo la raccomandazione di S. Paolo [ Rm 6,4 ]: « Camminiamo in novità di vita ».
4. I riti che si riferiscono alla solennità del sacramento, sebbene non siano indispensabili, non sono tuttavia superflui, in quanto concorrono al decoro del sacramento, come si è spiegato [ nel corpo ].
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