Summa Teologica - III

Indice

Articolo 4 - Se siano convenienti i vari nomi con cui viene indicato questo sacramento

Infra, q. 79, a. 2, ad 1; In 4 Sent., d. 8, q. 1, a. 1, sol. 3

Pare che non siano convenienti i vari nomi con cui viene indicato questo sacramento.

Infatti:

1. I nomi devono corrispondere alle realtà designate.

Ma questo sacramento è uno solo, come si è detto [ a. 2 ].

Non deve quindi avere più nomi.

2. La specie non è convenientemente indicata con ciò che è comune a tutto il genere.

Ma l'Eucaristia è un sacramento della nuova legge.

Ora, tutti i sacramenti hanno in comune il fatto di conferire la grazia, il che è indicato dal termine Eucaristia, che significa buona grazia.

Inoltre tutti i sacramenti ci soccorrono nella via della vita presente: hanno cioè la funzione di viatico.

E così pure in tutti i sacramenti si fa qualcosa di sacro: il che spetta al sacrificio.

Infine con tutti i sacramenti i fedeli comunicano tra loro scambievolmente: ed è questo il senso della parola greca sinassi, e di quella latina comunione.

Perciò non è conveniente che i suddetti nomi siano riservati a questo sacramento.

3. Ostia è lo stesso che sacrificio.

Come quindi non è appropriato il termine sacrificio, così non lo è neppure quello di ostia.

In contrario:

Tali nomi sono usati dai fedeli.

Dimostrazione:

Questo sacramento ha tre significati.

Il primo riguarda il passato, in quanto cioè esso commemora la passione del Signore, passione che fu un vero sacrificio, come si è spiegato sopra [ q. 48, a. 3 ].

E da questo punto di vista è detto sacrificio.

Il secondo significato riguarda invece l'effetto presente, cioè l'unità ecclesiale, nella quale gli uomini vengono inseriti per mezzo di questo sacramento.

E per tale motivo esso è detto comunione, o sinassi: spiega infatti il Damasceno [ De fide orth., 4,13 ] che « è detto comunione perché attraverso di esso comunichiamo con Cristo, partecipiamo della sua umanità e divinità e facciamo comunione unendoci fra di noi scambievolmente ».

Il terzo significato infine riguarda il futuro: poiché questo sacramento è prefigurativo della fruizione di Dio che avverrà nella patria.

E sotto questo aspetto esso è detto viatico, in quanto ci fornisce la via per giungervi.

- E per la stessa ragione è detto anche Eucaristia, cioè buona grazia, poiché « la grazia di Dio è la vita eterna », come dice S. Paolo [ Rm 6,23 ]; oppure perché contiene Cristo, che è « pieno di grazia ».

In greco poi è detto pure metalessi, cioè assunzione, poiché, come spiega il Damasceno [ l. cit. ], « con esso noi assumiamo la divinità del Figlio ».

Analisi delle obiezioni:

1. Nulla proibisce che una medesima cosa abbia più nomi secondo le sue diverse proprietà o effetti.

2. Ciò che è comune a tutti i sacramenti viene attribuito per antonomasia all'Eucaristia a motivo della sua eccellenza.

3. L'Eucaristia è detta sacrificio in quanto rappresenta la passione di Cristo.

Ed è detta ostia in quanto contiene Cristo in persona, che è « ostia di soavità », come dice S. Paolo [ Ef 5,2 ].

Indice